Lunedì 5 luglio 2021, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno della consigliera comunale PD Gabriella Montera che condanna la violenza che ha ucciso il lavoratore Adil e chiede sostegno all’approvazione di una riforma degli ammortizzatori sociali anche per la tutela dei lavoratori della logistica.
L’ordine del giorno è stato inoltre firmato dalle consigliere e dai consiglieri del Gruppo Partito Democratico Roberto Fattori, Piergiorgio Licciardello, Michele Campaniello, Raffaele Persiano, Roberta Li Calzi, Francesco Errani, Nicola De Filippo, Andrea Colombo, Loretta Bittini, Mariaraffaella Ferri, Federica Mazzoni, Isabella Angiuli, Rossella Lama, Simona Lembi, nonché dai consiglieri comunali Federico Martelloni, Marco Piazza, Emily Marion Clancy e Max Bugani.
Online ed in allegato è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.
Il Consiglio Comunale
Appresa
la drammatica notizia della scomparsa di Adil Belakhdim, sindacalista trentasettenne del settore della logistica, travolto il 18 giugno scorso da un camion di fronte allo stabilimento LIDL di Biandrate nel Novarese, dove era in corso una manifestazione di protesta insieme ad altri lavoratori;
Appreso altresì
– che Adil stava manifestando all’interno di una mobilitazione organizzata dal Si Cobas per denunciare condizioni di lavoro pesanti, di sfruttamento e rivendicare la necessità di poter fruire di tutele e diritti perlopiù negati ai lavoratori della logistica;
– che durante la manifestazione un giovane camionista, che è stato poi arrestato, ha causato la tragica fine della vita di Adil, forzando il cordone e trascinandolo per parecchi metri sulla strada, urtando anche altri due lavoratori che per fortuna non hanno avuto gravi conseguenze;
Valutato
– che prima di questo drammatico episodio, l’11 giugno scorso a Tavazzano con Villavesco, in provincia di Lodi, sono avvenuti scontri e tafferugli presso un magazzino della logistica durante un presidio organizzato dal Si Cobas, nel quale era rimasto gravemente ferito un lavoratore, Abdelhamid Elazab, che – secondo fonti sindacali – sarebbe stato colpito al volto da un pezzo di bancale scagliato dalle guardie private dello stabilimento;
– che il presidio di Tavazzano con Villavesco era l’ennesimo svolto nelle ultime settimane dopo i precedenti a Peschiera Borromeo e a San Giuliano Milanese, davanti ai magazzini della FedEx TNT di Piacenza, in cui molti lavoratori della logistica avevano protestato contro la chiusura dello stabilimento che ha comportato il licenziamento di 300 facchini e dove si erano registrati altri scontri fra manifestanti e forze dell’ordine;
– che Cgil, Cisl e Uil, il giorno dopo la morte di Adil, hanno annunciato lo sciopero in presenza dei lavoratori del polo logistico di Biandrate per due giornate con presidio davanti all’azienda e il blocco di tutti gli ingressi e le uscite dello stabilimento;
– che sabato 19 giugno, dopo un mese e mezzo di iniziative organizzate nei vari presidi, il Si Cobas ha promosso a Roma una manifestazione nazionale dei lavoratori della logistica, programmata alcune settimane fa contro lo sblocco dei licenziamenti e contro il rinnovo, definito “farsa”, del CCNL Trasporto merci e logistica e a sostegno della lotta dei lavoratori Fedex di Piacenza, nella quale migliaia di persone si sono ritrovate in una mobilitazione che è stata particolarmente sentita e partecipata anche a causa del dolore e della rabbia per la barbara morte di Adil a Biandrate;
Valutate inoltre
le prese di posizione delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil unitamente a Filcams, Fisascat e Uiltucs di Novara che subito dopo la morte di Adil Belakhdim:
– hanno fermamente condannato quanto avvenuto e annunciato che si attiveranno in ogni sede, sia istituzionale che con azioni sindacali concrete, affinché venga fatta giustizia sul drammatico episodio;
– hanno evidenziato di aver denunciato da tempo le condizioni lavorative alla LIDL, chiedendo risposte e soluzioni che sono state ancora una volta disattese, favorendo così un clima di esasperazione fra i lavoratori;
– hanno affermato che non si può morire mentre si esercita il diritto a manifestare e che non si possono mettere i lavoratori gli uni contro gli altri;
le parole del Ministro del Lavoro Andrea Orlando secondo cui ogni morte che avviene sui luoghi di lavoro “è una ferita e anche un’onta per tutto il paese”, e che problemi come quello avvenuto nello stabilimento del Novarese sono sempre legati agli appalti delle grandi aziende ad altre più piccole, o a cooperative, nelle quali i dipendenti non possono godere di contratti collettivi e sono quindi maggiormente soggetti a sfruttamento;
Condivide
la denuncia delle Organizzazioni sindacali di categoria e le valutazioni e le analisi del Ministro del Lavoro, secondo il quale la logica dell’esternalizzazione produce un doppio regime che ha portato a questi episodi di scontro, per cui alcuni dipendenti fruiscono delle condizioni di lavoro di un contratto regolare negoziato con i sindacati, mentre i dipendenti dell’appaltatore sono soggetti ad un altro contratto, sempre che gli venga applicato;
le preoccupazioni espresse anche dall’Autorità Garante degli scioperi per il proliferare dei contratti collettivi, che alimentano la catena degli appalti, con fenomeni di concorrenza al ribasso e di dumping sociale;
l’invito del Ministro alla responsabilizzazione da parte dei grandi gruppi, perchè non si affermi più che quello che accade fuori dai loro capannoni non li riguarda, poichè se cambia il modo di organizzare la logistica, cambia naturalmente tutto il mondo che ruota attorno al subappalto;
Esprime ferma condanna
per l’inaudita violenza di cui è stato vittima Adil e per gli scontri avvenuti negli altri presidi;
Esprime altresì
profondo cordoglio e vicinanza ai familiari e agli amici, a cui Adil è stato improvvisamente e drammaticamente strappato;
Invita il Sindaco e la Giunta
a promuovere e sollecitare l’attività dei tavoli istituzionali per vigilare e far emergere il fenomeno presente anche nel nostro territorio;
ad intervenire nelle sedi deputate per dare il proprio contributo:
– ad una discussione seria sulle tutele e sui diritti che bisogna garantire anche ai lavoratori della logistica, che vivono da troppi anni una condizione di sfruttamento insostenibile;
– all’analisi delle dinamiche del settore per rendere efficace il tavolo di filiera sulla logistica, già avviato dal ministero, composto dall’Ispettorato del Lavoro, dall’Inps, dall’Agenzia delle Entrate e dai rappresentanti degli altri ministeri competenti;
– ad un confronto rigoroso e più generale sulle condizioni economiche e normative dei lavoratori che prestano la propria attività negli appalti e nei sub-appalti, affinchè si pervenga ad un’adeguata tutela di quest’ultimi, anche attraverso il principio di parità di trattamento tra dipendenti dell’appaltante e dipendenti dell’appaltatore, al fine di limitare l’utilizzo degli appalti come strumento di mera riduzione del costo del lavoro;
ad impegnarsi per sollecitare il Governo e il Parlamento ad approvare in tempi rapidi l’approvazione della legge di riforma degli ammortizzatori sociali, in senso inclusivo e universalistico delle tutele.
F.to: G. Montera, R. Fattori, F. Martelloni, P. Licciardello, M. Campaniello, R. Persiano, R. Li Calzi, F. Errani, N. De Filippo, A. Colombo, L. Bittini, M. Ferri, F. Mazzoni, I. Angiuli , M. Piazza, E. Marion Clancy, R. Lama, S. Lembi, M. Bugani.
f.to: