Lunedì 23 marzo 2020 il capogruppo PD Roberto Fattori i è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale ed ha presentato il seguente ordine del giorno approvato in Consiglio comunale relativo alle richieste dell’Anci al governo per chiedere misure a favore dei Comuni.
L’ordine del giorno è stato firmato inoltre dai consiglieri comunali PD I. Angiuli; N. De Filippo, L. Bittini, A. Colombo, E. Leti, P. Licciardello, G. Di Girolamo, G. Montera, M.C. Manca, R. Li Calzi, F. Mazzoni, F. Errani, R. Persiano, S. Lembi, R. Santi Casali, L. Guidone, M. Ferri, V. Zanetti, M. Campaniello, R. Lama.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
PREMESSO CHE
nell’attuale situazione di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus le conseguenze economiche sulla tenuta dei bilanci dei Comuni sono fortissime, in particolare nell’immediato per quanto riguarda la tenuta finanziaria, ma anche per i maggiori costi che si stanno sostenendo e si andranno a sostenere e per le significative minori entrate dalle quali attingere risorse, conseguenza del blocco di gran parte delle attività economiche;
numerosi Sindaci italiani, tra cui il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, hanno messo in evidenza con forza come i bilanci dei comuni sono e saranno di fronte a una prova durissima.
VALUTATO POSITIVAMENTE
le misure che il Governo ha adottato per contrastare il diffondersi del virus, sostenute dall’ANCI e applicate dai Sindaci nei territori di propria competenza;
che il decreto “Cura Italia” ha fornito prime importanti risposte alle difficoltà socio- economiche conseguenza dell’attuale situazione;
la possibilità, data ai Comuni, di utilizzare l’avanzo di bilancio per la spesa corrente.
CONSIDERATO
che lo stesso decreto “Cura Italia” non ha inserito le amministrazioni locali tra i settori in crisi in conseguenza dell’emergenza, al pari di altri settori economici;
che le difficoltà di bilancio dei comuni implicano un altissimo rischio di produrre come conseguenza tagli e riduzione dei servizi;
che una parte significativa dell’azione dei Comuni è rivolta a soddisfare i bisogni delle persone più fragili, oltre che a erogare numerosi servizi indispensabili, come ad esempio il trasporto pubblico locale;
che i Sindaci stanno facendo tutto il possibile per dare continuità all’erogazione di servizi alla cittadinanza.
CONSIDERATO INOLTRE
che la riduzione di tali servizi, oltre a danneggiare le persone in condizione di maggiore svantaggio, comporterebbe anche una riduzione significativa di posti di lavoro e ulteriori conseguenze negative sulla situazione economica generale e sul bilancio dei comuni;
che sono necessarie immediate misure di sostegno all’attività dei comuni, senza aspettare l’evolversi della crisi;
ESAMINATE
le richieste, avanzate il 20 marzo, del Presidente dell’Anci Antonio Decaro al Governo per una immediata iniezione di liquidità a favore dei Comuni, in particolare:
destinare un miliardo per le spese di questo semestre abbattere al 60% il Fondo crediti di dubbia esigibilità, obbligatoriamente accantonato per quasi 5 miliardi di euro estendere la sospensione delle rate dei mutui alla Cassa Depositi e Prestiti
CHIEDE AL GOVERNO
di dare seguito alle richieste dell’ANCI, il cui accoglimento è ritenuto “indifferibile e indispensabile per la sopravvivenza del sistema”;
di approfondire tempi e modi per dare risposta alle esigenze che progressivamente si riveleranno prioritarie per i comuni, al fine di fronteggiare adeguatamente la crisi legata all’emergenza Coronavirus.
F.to: R. Fattori, I. Angiuli; N. De Filippo, L. Bittini, A. Colombo, E. Leti, P. Licciardello, G. Di Girolamo, G. Montera, M.C. Manca, R. Li Calzi, F. Mazzoni, F. Errani, R. Persiano, S. Lembi, R. Santi Casali, L. Guidone, M. Ferri, V. Zanetti, M. Campaniello, R. Lama.