Lunedì 22 marzo 2021, il consigliere comunale PD Roberto Fattori è intervenuto ad inizio seduta riguardo allo smart working e la necessità del bonus babysitter ed ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, firmato inoltre dai gruppi consiliari Partito Democratico, Movimento 5 stelle e Coalizione civica, sull’estensione del bonus baby sitter anche ad altre categorie di lavoratori e lavoratrici, sull’eliminazione del meccanismo dell’alternatività tra i due genitori tra smart working e congedi e bonus e sull’ampliamento dei fondi per tale misura.

Online è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’ordine del giorno.

Il Consiglio comunale di Bologna
premesso che

il Governo, con il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30, che introduce ulteriori misure urgenti in risposta all’emergenza coronavirus, ha stanziato 280 milioni di euro per far fronte alle difficoltà delle famiglie e dei genitori che lavorano;
il decreto introduce uno speciale bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per alcune categorie di lavoratori: autonomi, operatori sanitari e forze dell’ordine;
Il bonus baby sitter è un contributo economico per aiutare le famiglie con figli in cui padre e madre lavorano, durante l’emergenza epidemiologica da covid-19;
l’agevolazione ha lo scopo di garantre l’assistenza e la sorveglianza dei figli rimast a casa per la sospensione delle attività didattiche nelle scuole o perché contagiat dal virus SARS Covid19 o perché in quarantena;
tale contributo consente di acquistare servizi di baby sitting per figli minori di 14 anni. E’ quindi fruibile per i figli che frequentano le scuole fino alla scuola secondaria di secondo grado;
nel caso di figli affetti da disabilità grave è valida, invece, per le scuole di ogni ordine e grado a cui sono iscritti, e per i centri diurni a carattere assistenziale di cui sono ospit, chiusi a causa dell’epidemia da covid.

Considerato che

il bonus baby sitter può essere fruito alternatvamente da entrambi i genitori, esclusivamente, se non possono lavorare da casa, cioè se la prestazione lavoratva non può essere svolta con modalità di lavoro agile e in smart working.

Ritenuto che

lo smart working non è una misura che consente di conciliare il lavoro e la cura dei figli;
lavorare a distanza e contemporaneamente dover assistere i figli penalizza ancora una volta soprattutto le donne;
il bonus baby sitter deve essere di conseguenza previsto anche quando un genitore è presente a casa perché lavora in smart working.

Invita il Sindaco, la Giunta e tutti i parlamentari bolognesi

a farsi parte attiva con il Governo per estendere la possibilità di fruire del bonus baby sitter anche alle altre categorie di lavoratori e lavoratrici; per eliminare il meccanismo dell’alternatvita’ tra i due genitori tra smartworking e congedi e bonus;
ad ampliare conseguentemente la dotazione di fondi a disposizione per tale misura.

F.to: Roberto Fattori, Virginio MerolaFederica MazzoniIsabella Angiuli, Maria Caterina MancaNicola De Filippo, Elena Leti, Simona Lembi, Roberta Li Calzi, Loretta BittiniAndrea ColomboRaffaele Persiano, Raffaella Santi CasaliPiergiorgio LicciardelloMariaraffaella Ferri, Nicola De Filippo, Gabriella Montera, Francesco Errani, Luisa Guidone, Giulia Di Girolamo, Vinicio Zanetti.