Dopo l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno per il conferimento della cittadinanza onoraria di Bologna alla Senatrice Liliana Segre, nella seduta di lunedì 11 novembre 2019, di seguito riportato, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera che accoglie la proposta.
Nelle motivazioni si ricorda che “La Senatrice Segre subito dopo la sua nomina è stata ospite a Bologna nell’aula Magna Santa Lucia dove ha incontrato i ragazzi delle scuole medie e superiori di Bologna raccontando la sua storia sia nel campo di concentramento di Auschwitz, sia della sua vita dopo la liberazione” e che “anche la città di Bologna ha visto deportare tantissimi nostri cittadini nei lager nazisti: 85 le vittime accertate, tra cui il Rabbino Alberto Orvieto”.
Unanime anche il voto sull’immediata esecutività della delibera.
Lunedì 11 novembre 2019 il Consiglio comunale aveva approvato due ordini del giorno collegati per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e per promuovere azioni di contrasto ai reati d’odio.
Di seguito i testi della delibera e degli ordini del giorno. Online sono inoltre disponibili i relativi comunicati stampa degli ordini del giorno e della delibera.
DELIBERA
CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A LILIANA SEGRE
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO che, con ordine del giorno 270 dell’ 11 novembre 2019, il Consiglio ha approvato la proposta di attribuzione della cittadinanza onoraria di Bologna alla Senatrice a vita Liliana Segre;
RICHIAMATO quanto affermato in tale ordine del giorno:
“Bologna è città medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza; la lotta contro il razzismo, la xenofobia e ogni forma di totalitarismo è il cuore di ogni politica dei diritti umani, perché la tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista;
il clima di odio, intolleranza e antisemitismo nel Paese assume ogni giorno livelli sempre più preoccupanti;
razzismo e xenofobia, in ogni loro forma e manifestazione, sono incompatibili con i valori e le regole su cui si fonda l’Unione Europea;
nel 2008 l’Unione europea ha adottato la decisione quadro secondo la quale gli Stati membri devono garantire che siano punibili i discorsi di incitamento all’odio, intenzionali e diretti contro un gruppo di persone o contro un singolo membro di esso, con riferimento alla razza, al colore, alla religione o all’etnia, fatti con ogni mezzo d’istigazione pubblica;
il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno riconosciuto come la lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia debba operarsi anche con il ricorso al diritto penale;
nel nostro paese la legge contro il negazionismo della Shoah (L.155, del 16 giugno 2016) è già stata una risposta significativa ad un pericolo particolarmente grave e un’indicazione per ulteriori azioni legislative, ma che resta da normare la risposta relativa ai discorsi pubblici di odio;
vi sono anche amministratori locali italiani che ricevono, sempre più spesso, insulti e minacce istigati dall’odio razziale;
la Rete, che è aperta e senza confini di Stato, è il mezzo principale con il quale si diffonde l’incitamento
all’odio;
CONSIDERATO che:
La Senatrice Segre è da mesi oggetto di insulti e minacce via web.
Lunedì 4 novembre questo Consiglio ha già votato l’O.d.g. numero 265 per dare solidarietà alla senatrice Liliana Segre per i vergognosi attacchi ricevuti;
il 5 novembre, davanti ad un teatro di Milano che ospitava un incontro tra la Senatrice e gli studenti per parlare di memoria e di Shoah, è stato esposto uno striscione, da parte di Forza Nuova, in cui c’era scritto :” Sala ordina, gli antifà agisce, il popolo subisce”;
dopo l’istituzione della commissione parlamentare Segre gli attacchi e le minacce nei confronti della Senatrice sono aumentati tanto da far ritenere necessaria l’assegnazione della scorta alla sua persona dal COSP di Milano presieduta dal Prefetto Renato Saccone;
la senatrice Segre rappresenta con la sua storia e il suo agire un simbolo un esempio tanto da indurre il Presidente Mattarella a nominarla Senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”;
La Senatrice Segre subito dopo la sua nomina è stata ospite a Bologna nell’aula Magna Santa Lucia dove ha incontrato i ragazzi delle scuole medie e superiori di Bologna raccontando la sua storia sia nel campo di concentramento di Auschwitz, sia della sua vita dopo la liberazione;
CONSIDERATO inoltre che:
anche la città di Bologna ha visto deportare tantissimi nostri cittadini nei lager nazisti: 85 le vittime accertate, tra cui il Rabbino Alberto Orvieto;
tra i cittadini ebrei bolognesi che parteciparono alla guerra di liberazione, numerosi furono quelli decorati al valore”.
RITENUTO pertanto di riconoscere, con la più alta onorificenza civica, l’impegno di Liliana Segre;
DATO ATTO che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente;
PRESO ATTO , ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, così come modificato dal D.L.n. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Staff del Consiglio Comunale e della dichiarazione del Responsabile dell’Area Risorse Finanziarie che il parere in ordine alla regolarità contabile non è dovuto;
VISTO l’art. 2, comma 2, del Regolamento per la concessione delle civiche onorificenze;
SU PROPOSTA di almeno un terzo dei Consiglieri comunali;
SENTITA la Commissione consiliare competente;
DELIBERA
– di conferire, per le ragioni esposte in premessa, la cittadinanza onoraria della città di Bologna a Liliana Segre che rappresenta con la sua storia e il suo agire un simbolo, secondo principi e idealità che rispecchiano i valori fondanti della città di Bologna.
Infine, con votazione separata
DELIBERA
– di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
F.to R. Persiano, L. Guidone, M. Piazza, C. Mazzanti, F. Scarano, M. Bugani, De Biase, F. Martelloni, M.Lisei, A. Frascaroli, A. Palumbo, M. Cocconcelli.
ORDINI DEL GIORNO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
Bologna è città medaglia d’oro al calor militare per la Resistenza.
La lotta contro il razzismo, la xenofobia e ogni forma di totalitarismo è il cuore di ogni politica dei diritti umani, perché la tolleranza e il rispetto per la dignitià altrui costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista.
Il clima di odio, intolleranza e antisemitismo nel Paese assume ogni giorno livelli sempre più preoccupanti.
Razzismo e xe4nofobia, in ogni loro forma e manifestazione, sono incompatibili con i valori e le regole su cui si fonda l’Unione Europea.
Nel 2008 l’Unione europea ha adottato la decisione quadro seconeo la quale gli Stati membri devono garantire che sian punibili i discorsi di incitamento all’odio, intenzionali e diretti contro un gruppo di persone o contro un singolo membro di esso, con riferimento alla razza, al colore, alla religlione o all’etniza, fatti con ogni mezzo d’istigazione pubblica.
Il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno riconosciuto come la lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia debba operarsi anche con il ricorso al diritto penale;
Nel nostro paese la legge contro il negazionismo della Shoah (L. 155, del 16 giugno 2016) è già stata una risposta significiativa ad un pericolo particolarmente grave e un’indicazione per ulteriori azioni legislative, ma che resta da normare la risposta relativa ai discorsi pubblici di odio.
Vi sono anche amministratori locali italiani che ricevono, sempre più spesso, insulti e minacce istivati dall’odio razziale.
La Rete, che è aperta e senza confini di Stato, è il mezzo principale con il quale si diffconde l’incitamento all’odio;
CONSIDERATO CHE
La Senatrice Segre è da mesi oggetto di insulti e minacce via web.
Lunedì 4 novembre questo Consiglio ha già votaton l’O.d.g. numero 265 per dare soldiarietà alla senatrice Liliana Segre per i vergognosdi attacchi ricevuti.
Il 5 novembre, davanti ad un teatro di Milano che ospitava un incontro tra la Senatrice e gli studenti per parlare di memoria e di Shoah, è stato esposto uno striscione, da aprte di Forza Nuova, in cui c’era scritto: “Sala ordina, gli antifà agisce, il popolo subisce“.
Dopo l’istituzione della commissione parlamentare Segre gli attacchi e le minacce nei confronti della Senqatrice sono aumentati tanto da far ritenere necessaria l’assegnazione della scorta alla sua persona dal COSP di Milano presieduta dal Prefetto Renato Saccone.
La sentrice Segre rappresenta con la sua storia e il suo agire un simbolo, un esempio tanto da indurre il Presidente Mattarella a nominarla Senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
La Senatrice Segre subito dopo la sua nomina è stata ospite a Bologna nell’aula Magna Santa Lucia dove ha incontrato i ragazzi delle scuole medie e superiori di Bologna raccontando la sua storia si anel campo di confentramento di Aschwitz, sia della sua vita dopo la liberazione.
CONSIDERATO INOLTRE
Che anche la città di Bologna ha visto deportare tantissimi nostri cittadini nei lager nazisti: 85 le vittime accertate, tra cui il Rabbino Alberto Orvieto.
Che tra i cittadini ebrei bolognesi che parteciparono alla guerra di liberazione, numerosi furono quelli decorati al valore.
VISTO
Il Regolamento per la concessione delle civiche onorificenze del Comune di Bologna
PROPONE
L’attribuzione della Cittadinanza onoraria di Bologna alla Senatrice a vita Liliana Segre, ai sensi e per gli effetti dell-art. 2 comma 2, del Regolamento citato.
f.to R. Persiano, C. Mazzanti, F. Martelloni, A. Palumbo, M. Bugani, L. Bittini, E. Leti, N. De Filippo, F. Mazzoni, R. Li Calzi, A. Colombo, F. Errani, P. Licciardello, R. Santi Casali, V. Zanetti, R. Fattori, M. Campaniello, I. Angiuli, G. Di Girolamo, G. Montera, M. C. Manca, M. Piazza.
IL COMUNE DI BOLOGNA
VISTO
l’ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE L’ATTRIBUZIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA DI BOLOGNA ALLA SENATRICE A VITA LILIANA SEGRE PRESENTATO DAL CONSIGLIERE PERSIANO E ALTRI L’11 NOVEMBRE 2019
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
– a coltivare la memoria dell’antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi, dei crimini compiuti nelle guerre coloniali, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei e dalla Shoah, collaborando con le associazioni per la tutela e la valorizzazione della memoria della Resistenza, aiutando la ricerca storica, lo studio della storia contemporanea e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole;
– a creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo e la xenofobia e contro le discriminazioni di religione, in collaborazione con le diverse comunità di fede ed etniche, anche con lo scopo di promuovere e condividere le regole di cittadinanza;
– a sollecitare il Parlamento perché si completi la legislazione in contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza e le istituzioni preposte all’impegno alla vigilanza preventiva e all’applicazione più rigorosa delle misure previste dalla legislazione vigente
ad aderire alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”
F.to C. Mazzanti, R. Persiano, M. Campaniello.