Lunedì 23 marzo 2020 la consigliera comunale PD Elena Leti è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale ed ha presentato il seguente ordine del giorno approvato in Consiglio comunale che chiede al Governo di estendere ai liberi professionisti i provvedimenti di sostegno al reddito previsti dal decreto “Cura Italia” e all’Amministrazione di valutare la riduzione dei tributi locali come la Tari.
L’ordine del giorno è stato firmato inoltre dai consiglieri comunali PD Roberto Fattori, Piergiorgio Licciardello, Raffaella Santi Casali, Roberta Li Calzi, Maria Caterina Manca, Francesco Errani, Isabella Angiuli.
Online è inoltre accessibile il comunicato stampa dell’intervento di inizio seduta e relativo all’approvazione dell’ordine del giorno.
Di seguito sono disponibili i testi.
L’emergenza Coronavirus non è esclusivamente un problema sanitario. Come ho avuto occasione di esprimere nell’ultimo Consiglio comunale, nell’emergenza, salta agli occhi la straordinaria importanza di tutte le attività che non si possono fermare, ovvero dell’intera economia fondamentale. La produzione e distribuzione alimentare, i servizi di cura, l’istruzione, i trasporti pubblici e le infrastrutture stradali, l’amministrazione pubblica, le telecomunicazioni, la distribuzione dell’acqua, dell’energia e del gas, il trattamento dei rifiuti. È uno spazio economico indispensabile, perequativo, che permette la riproduzione della società e occupa circa il 40% della forza-lavoro su scala continentale, con un repertorio di competenze impressionante per varietà e qualità.
Trasversalmente a tutto ciò troviamo le libere professioni, stiamo parlandi di più di 2 milioni di persone iscritte a 30 ordini professionali, che attraverso il proprio lavoro nel campo della tecnica della salute e della legge contribuiscono alla crescita del paese, al progresso materiale e spirituale della società.
Oggi, anche i liberi professionisti italiani, e nello specifico architetti, ingegneri, geologi, dottori in agraria e forestali, periti industriali, geometri, periti agrari e agrotecnici, sono stati investiti duramente dall’eccezionalità dei giorni che stiamo vivendo, vista l’impossibilità dello svolgimento del normale lavoro quotidiano.
Al momento tra le misure per il contenimento della diffusione della malattia c’è la chiusura di tutte le attività economiche e sociali. E, una accurata analisi del decreto “Cura Italia” ha messo in evidenza che mentre sono previste tutele nei confronti di dipendenti pubblici e privati (per i privati è prevista la cassa integrazione momentanea), per i liberi professionisti non sono menzionati provvedimenti. Non si può infatti, neanche accedere all’indennizzo di 600 euro una tantum.
Per questi motivi gli ordini e i collegi professionali, attraverso le proprie sigle sindacali chiedono misure di sostegno urgenti, ma anche provvedimenti strutturali, per rilanciare il settore trainante delle costruzioni, il sistema produttivo, la tutela e lo sviluppo del territorio e dell’ambiente, e con essi l’intera economia del paese.
Si chiede al Governo quindi:
– Di estendere i provvedimenti di sostegno al reddito, come il bonus mensile esentasse, a tutti i liberi professionisti iscritti agli Enti Previdenziali Privati degli Ordini di appartenenza, che devono essere autorizzati ad erogare contributi per il sostegno al reddito dei professionisti, oggi impossibilitati a svolgere la ordinaria professione;
– Di varare misure finanziarie concrete atte ad agevolare i liberi professionisti con figli, per la prolungata chiusura delle scuole, anche coinvolgendo direttamente le casse di previdenza;
– La sospensione dei versamenti per le attività professionali e dei pagamenti delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, erogati da banche e da intermediari finanziari, il pagamento dei premi derivanti da polizze assicurative, obbligatorie, nonché la moratoria di tasse, adempimenti tributari, contributi re assistenziali;
– L’accesso al credito senza garanzie, commisurato alle necessità, sia pur limitato nel tempo;
– L’attivazione di tutte le possibili forme di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, fondo integrazione salariale, ecc) con estensione in deroga anche a favore degli studi professionali, anche se costituiti da un solo dipendente, analogamente identificando altresì provvedimenti a supporto dei singoli liberi professionisti.
– Specifiche agevolazioni per promuovere lo smart working, per dotazioni e logistica, con relativi finanziamenti per investimenti e provvista della liquidità connessa.
E si chiede al Sindaco e alla Giunta,
di valutare azioni di sostegno per le libere professioni, attraverso l’eliminazione o la riduzione dei tributi locali, (TARI tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e IMU Imposta dovuta sul patrimonio immobiliare) per l’anno in corso.
Qui di seguito è consultabile il testo dell’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
PREMESSO CHE
l’emergenza Coronavirus non è esclusivamente un problema sanitario. Nell’emergenza, salta agli occhi la straordinaria importanza di tutte le attività che non si possono fermare, ovvero dell’intera economia fondamentale. La produzione e distribuzione alimentare, i servizi di cura, l’istruzione, i trasporti pubblici e le infrastrutture stradali, l’amministrazione pubblica, le telecomunicazioni, la distribuzione dell’acqua, dell’energia e del gas, il trattamento dei rifiuti. È uno spazio economico indispensabile, perequativo, che permette la riproduzione della società e occupa circa il 40% della forza-lavoro su scala continentale, con un repertorio di competenze impressionante per varietà e qualità.
Trasversalmente a tutto ciò troviamo le libere professioni, stiamo parlandi di più di 2 milioni di persone iscritte a 30 ordini professionali, che attraverso il proprio lavoro nel campo della tecnica della salute e della legge contribuiscono alla crescita del paese, al progresso materiale e spirituale della società.
CONSIDERATO CHE
anche i liberi professionisti italiani, e nello specifico architetti, ingegneri, geologi, dottori in agraria e forestali, periti industriali, geometri, periti agrari e agrotecnici, sono stati investiti duramente dall’eccezionalità dei giorni che stiamo vivendo, vista l’impossibilità dello svolgimento del normale lavoro quotidiano.
Tra le misure per il contenimento della diffusione della malattia c’è la chiusura di tutte le attività economiche e sociali. E che, una accurata analisi del decreto “Cura Italia” ha messo in evidenza che mentre sono previste tutele nei confronti di dipendenti pubblici e privati (per i privati è prevista la cassa integrazione momentanea), per i liberi professionisti, al momento, non sono menzionati provvedimenti. Non si può infatti, neanche accedere all’indennizzo di 600 euro una tantum.
VALUTATO CHE
per questo gli ordini e i collegi professionali, attraverso le proprie sigle sindacali chiedono misure di sostegno urgenti, ma anche provvedimenti strutturali, per rilanciare il settore trainante delle costruzioni, il sistema produttivo, la tutela e lo sviluppo del territorio e dell’ambiente, e con essi l’intera economia del paese.
Provvedimenti calibrati con criterio di progressività considerando i livelli di reddito.
CHIEDE AL GOVERNO
– di estendere i provvedimenti di sostegno al reddito, come il bonus mensile esentasse, a tutti i liberi professionisti iscritti agli Enti Previdenziali Privati degli Ordini di appartenenza, che devono essere autorizzati ad erogare contributi per il sostegno al reddito dei professionisti, oggi impossibilitati a svolgere la ordinaria professione;
– di varare misure finanziarie concrete atte ad agevolare i liberi professionisti con figli, per la prolungata chiusura delle scuole, anche coinvolgendo direttamente le casse di previdenza;
– la sospensione dei versamenti per le attività professionali e dei pagamenti delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, erogati da banche e da intermediari finanziari, il pagamento dei premi derivanti da polizze assicurative, obbligatorie, nonché la moratoria di tasse, adempimenti tributari, contributi re assistenziali;
– l’accesso al credito senza garanzie, commisurato alle necessità, sia pur limitato nel tempo;
– l’attivazione di tutte le possibili forme di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, fondo integrazione salariale, ecc) con estensione in deroga anche a favore degli studi professionali, anche se costituiti da un solo dipendente, analogamente identificando altresì provvedimenti a supporto dei singoli liberi professionisti;
– specifiche agevolazioni per promuovere lo smart working, per dotazioni e logistica, con relativi finanziamenti per investimenti e provvista della liquidità connessa.
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
a valutare azioni di sostegno per le libere professioni, attraverso l’eliminazione o la riduzione dei tributi locali, (TARI tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e IMU Imposta dovuta sul patrimonio immobiliare) per l’anno in corso. Valutazioni che sono correlate alla tenuta economica e finanziaria del bilancio dell’amministrazione.
F.to : E. Leti, R. Fattori, P. Licciardello,R. Santi Casali,R. Li Calzi,M.C. Manca,F. Errani, I. Angiuli.