Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno che chiede l’apertura di un corridoio umanitario che consenta ai profughi oggi in Bosnia di raggiungere, in sicurezza anche sanitaria, l’Europa.
L’ordine del giorno, emendato in aula, è stato firmato anche dai consiglieri e dalle consigliere comunali PD Fattori, Errani, Mazzoni, Montera, Lembi, Lama, Ferri, Licciardello, Campaniello, Angiuli e dai gruppi consiliari Città comune, Movimento 5 stelle e gruppo misto-Al centro Bologna.
Online è consultabile il comunicato stampa. Di seguito il testo dell’ordine del giorno.
Consiglio Comunale di Bologna
Gruppo Consiliare
Premesso che
Si sta consumando una drammatica crisi umanitaria sulle rotte balcaniche, dove centinaia di migranti sono assiepati in un campo allestito a Lipa, dall’esercito bosniaco, ad una temperatura che raggiunge i – 10°.
Considerato che
Le condizioni igienico sanitarie dei migranti a Lipa e tra Tuzla, Bihac, Velika Kladusa mettono a rischio la sopravvivenza stessa di uomini, donne e bambini, come rilevato, in questi primi giorni di gennaio 2021, da molte Organizzazioni non governative.
Anche presso le istituzioni, a partire dal Parlamento europeo, si sono moltiplicate le prese di parola pubblica, affinché l’Europa metta in campo un intervento comune per affrontare ciò che sta accadendo e per impedire respingimenti (più o meno mascherati) alle frontiere
Dato atto che
in data 11 dicembre a tali iniziative si è aggiunto un appello firmato da diversi parlamentari europei – Pietro Bartolo, Brando Benifei, Simona Bonafè, Andrea Cozzolino, Paolo De Castro, Giuseppe Ferrandino, Elisabetta Gualmini, Pierfrancesco Majorino, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Giuliano Pisapia, Franco Roberti, Massimiliano Smeriglio, Irene Tinagli, Patrizia Toia – per “agire subito” anche immaginando “veri e propri corridoi umanitari”.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
Chiede al Sindaco e alla Giunta
● di attivarsi, in ogni sede opportuna, affinché si apra un corridoio umanitario che consenta ai profughi oggi in Bosnia di raggiungere, in sicurezza, i paesi europei, per assicurare accoglienza a chi fugge da situazioni drammatiche;
● di raccogliere e farsi portavoce della disponibilità dimostrata, in più circostanze, da associazioni e resti di accoglienza cittadine di Bologna, affinché – in coerenza con la tradizione della città ed in conformità alle misure di sicurezza previste per il contenimento della pandemia sanitaria – sia consentito dare seguito a tale dimostrazione di solidarietà.