Lunedì 31 maggio 2021, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno della consigliera comunale PD Elena Leti collegato alla delibera sull’istituzione della Consulta del verde.
L’ordine del giorno è stato inoltre firmato dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Andrea Colombo, Luisa Guidone, Roberto Fattori, Francesco Errani, Maria Caterina Manca, Rossella Lama, Federica Mazzoni, Roberta Li Calzi.
Online ed in allegato è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
La crisi sanitaria che stiamo attraversando mette in luce l’urgenza di ripensare il nostro modello di sviluppo in ottica effettivamente sostenibile, e di raggiungere il più rapidamente possibile gli obiettivi di neutralità climatica condivisi a livello internazionale, dando attuazione alla Dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica assunta dal Consiglio comunale di Bologna.
Le future trasformazioni della città devono pertanto essere orientate a creare infrastrutture verdi e ripristinare gli ecosistemi naturali, con la volontà di migliorare la qualità dell’aria e contrastare il cambiamento climatico. Questo è particolarmente importante in un’area come il bacino padano che rimane sotto il profilo dell’inquinamento uno dei più problematici per una serie di motivi. La densità abitativa, la presenza di attività industriali e produttive, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi, diffusione di impianti di riscaldamento a biomasse, il traffico veicolare, conformazione geografica e le condizioni meteo-climatiche.
VALUTATO CHE
I parchi i giardini e altri spazi verdi svolgono importantissime funzioni per migliorare la vivibilità urbana e garantire la salute pubblica. Contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (PM, Ozono ecc), determinano un miglioramento climatico e risparmio energetico. Favoriscono l’assorbimento delle acque piovane, con prevenzione delle alluvioni oltre alla rimozione e lo stoccaggio del carbonio dell’atmosfera. Garantiscono la produzione degli alimenti e materie prime (es orti urbani). Permettono l’attenuazione dei rumori fastidiosi. Svolgono funzioni ricreative e sociali, occasioni per attività culturali e sportive e conservazione della biodiversità locale. Contribuiscono ad innalzare la qualità urbana e la loro presenza genera anche un incremento del valore degli immobili.
RITENUTO CHE
Il verde urbano nel suo complesso offra importanti servizi ecosistemici di approvvigionamento di materie prime, regolazione dei cicli naturali, e di tipo sociale e fruitivo, come è sottolineato nel nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) di Bologna, che ha anche valore di Piano del verde ai sensi della Legge 10/2013.
CONSIDERATO CHE
il nuovo strumento urbanistico ha adottato tra i suoi obiettivi principali la Resilienza e l’Ambiente al fine di assicurare salute e benessere a chi abita la città oggi e chi la abiterà domani. In questo contesto il tema del verde viene trattato con un nuovo approccio, non solo quantitativo in termini di percentuale di suolo consumato, di territorio urbanizzato, di suolo bonificato, di quantità di verde pubblico e privato ecc. , ma anche qualitativo e prestazionale ovvero considerando le risorse di verde e di suolo in termini di prestazioni ecosistemiche. Questo con l’obiettivo di praticare effettivamente trasformazioni urbanistiche rispettose degli ecosistemi presenti e dei cambiamenti climatici in corso, in una prospettiva complessiva di rigenerazione urbana che amplia le tradizionali modalità di concezione e gestione del verde urbano (ad esempio, introducendo l’uso di dispositivi come tetti o pareti verdi, ma anche la necessità di praticare interventi di forestazione urbana in modo sistematico).
CONSIDERATO INOLTRE CHE
La rappresentazione sociale del rischio ambientale come l’attenzione verso il verde assume notevole importanza, sia perché indicativa dell’interesse e della partecipazione della popolazione nei confronti delle tematiche ambientali, sia perché necessaria ai fini della gestione e, ancor più, della prevenzione dello stesso rischio ambientale. Il punto di vista dei cittadini sui problemi ambientali, infatti, costituisce uno snodo importante per le istituzioni, in vista dell’adozione di politiche di informazione, formazione ed orientamento mirate ad incidere su scelte e comportamenti sociali determinanti rispetto allo stato dei nostri ecosistemi. Per questo sono considerate molto importanti le mobilitazioni dirette dei cittadini a difesa delle aree verdi che si sono manifestate negli ultimi anni.
PRESO ATTO CHE
L’art. 4 comma 2 dello Statuto del Comune di Bologna: “Libere forme associative”: “Per facilitare l’aggregazione di interessi diffusi o per garantire l’espressione di esigenze di gruppi sociali il Comune può istituire consulte tematiche, autonomamente espresse da gruppi o associazioni, con particolare attenzione alle problematiche dei giovani, delle donne degli anziani. Le consulte vengono ascoltate in occasione della predisposizione di atti di indirizzo di particolare interesse sociale o di provvedimenti che riguardino la costituzione di servizi sul territorio;”
Il Regolamento delle Consulte del Comune di Bologna, è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale ODG n. 236/2009, entrato in vigore il 5/12/2009.
Tale regolamento prevede attraverso Deliberazione Comunale l’Istituzione della Consulta, con l’individuazione dell’ambito tematico. La proposta di deliberazione può essere avanzata da un Consigliere, Oppure come avvenuto sin ora, per prassi, la proposta è stata formulata dalla Commissione consiliare competente per materia.
RITIENE CHE
L’istituzione di una Consulta tematica sul Verde sia un modo per accompagnare il diffuso incremento di consapevolezza sull’importanza di questo tema con un organismo capace di svolgere una funzione propositiva o consultiva su tutte le tematiche riguardanti la tutela e la valorizzazione del verde, sia pubblico che privato.
La Consulta potrà svolgere anche compiti di orientamento in tema di tutela del verde, attivandosi per determinare la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza, facilitando la promozione di una adeguata informazione e tutela del patrimonio verde urbano, dell’applicazione di corretti criteri gestionali e sugli indirizzi a livello pianificatorio.
Scopo della Consulta sarà anche quello di favorire una corretta informazione, la divulgazione e l’applicazione della Legge 14 gennaio 2013, n. 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e di quanto emanato periodicamente dal Comitato Nazionale per lo Sviluppo del Verde (quali Linee Guida nazionali, Strategia nazionale per il Verde) o di nuove norme (per esempio, l’adozione dei Criteri Ambientali Minimi).
La Consulta si propone in particolare di creare un rapporto permanente con l’Amministrazione comunale per collaborare alla pianificazione, alla gestione, alla progettazione, alla tutela, alla cura, alla valorizzazione e allo sviluppo del verde sul territorio comunale e per la risoluzione delle problematiche inerenti.
Ha eventualmente anche lo scopo di esaminare e valutare le istanze di particolare rilevanza territoriale e favorire la partecipazione attiva di tutti i cittadini alla pianificazione, alla gestione, alla progettazione, alla tutela, alla cura, alla valorizzazione e allo sviluppo del verde pubblico.
La Consulta rappresenta quindi un luogo di confronto, apprendimento e divulgazione, nell’ambito del quale diffondere le buone pratiche colturali, le innovazioni tecniche, le caratteristiche delle varie specie botaniche in relazione alla loro efficacia ed efficienza sotto il profilo ecologico e ambientale, nonché altre notizie utili e importanti per la corretta gestione del verde (diffusione di nuovi parassiti, contenuti dello specifico regolamento comunale, convegni e incontri tematici, ecc.).
In definitiva la Consulta possa rappresentare un momento di confronto costruttivo tra enti pubblici, mondo accademico, associazioni ambientaliste, professionisti del settore e cittadini.
Sulla scorta di queste premesse
INVITA IL CONSIGLIO COMUNALE
ad Istituire la Consulta del Verde.
F.to: E. Leti, A. Colombo, L. Guidone, R. Fattori, F. Errani, M. C. Manca, R. Lama, F. Mazzoni, R. Li Calzi, M. Bugani, M. Piazza, E. Foresti E.