Lunedì 18 giugno il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno sul caso della nave Aquarius e su Bologna come città dell’accoglienza, presentato dalla consigliera comunale PD Isabella Angiuli e firmato dai consiglieri comunali PD Claudio Mazzanti e Francesco Errani, Federica Mazzoni e dai gruppi consiliari Coalizione civica, Città comune e Misto.

Online ed in allegato è disponibile il relativo comunicato stampa, di seguito il testo dell’ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale di Bologna
premesso che

• la nave Aquarius, gestita dalla ONG SOS Mediterranè e Medici Senza Frontiere svolge dal 2016 operazioni di ricerca, salvataggio e assistenza medica in mare nel tratto tra le coste libiche e quelle italiane in coordinamento con la Guardia Costiera Italiana;
• la Aquarius trasportava 629 persone, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne in gravidanza, oltre al personale;
• il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che non avrebbe consentito l’attracco della nave e lo sbarco dei suoi passeggeri in un porto italiano, ugualmente hanno rifiutano lo sbarco le autorità maltesi e la nave ha poi attraccato in Spagna.

Considerato che:

• secondo la Convenzione di Amburgo del 1979 sul soccorso marittimo gli sbarchi di persone soccorse in mare devono avvenire nel primo porto sicuro sia per prossimità geografica sia per rispetto dei diritti umani;
• i respingimenti di richiedenti asilo sono esplicitamente vietati dall’articolo 33 della Convenzione sullo status dei rifugiati delle Nazioni Unite, firmata a Ginevra nel 1951 e dal Protocollo Addizionale n.4 alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali del 1963, entrato in vigore il 2 maggio del1968;
considerato inoltre che
• Carlotta Sami portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati della Nazioni Unite ha lanciato un appello all’indirizzo di “stati e attori coinvolti” affinché “trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell’Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persona con urgente bisogno di assistenza”;
• si sono levate, da Palermo a Napoli, da Messina e Reggio, da Livorno a Barcellona le voci di molti sindaci pronti a da accogliere nei porti delle città da loro amministrate la nave Aquarius per la prima assistenza delle persone a bordo;
• l’UNHCR afferma che sono 750 i morti nel Mediterraneo nel 2018 e che il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo.

Considerato che

• il Comune di Bologna si è sempre distinto per le politiche di accoglienza e per le iniziative di solidarietà

Esprime

condanna verso un atto vergognoso contro la dignità umana;

forte preoccupazione verso il rifiuto del Governo Italiano ad accogliere persone che fuggono da guerre, violenza, povertà e miseria e per la situazione di tensione, anche internazionale, deteminatasi a seguito della decisione del Ministro dell’Interno di bloccare lo sbarco della nave;

Invita

il Governo a trovare una soluzione che non sia la chiusura dei porti italiani ma la richiesta a tutti gli Stati Europei di condivisione dell’accoglienza, dimostrando che umanità e sicurezza si possono conciliare.

Il Sindaco e la Giunta a qualificare Bologna come Luogo di Accoglienza, capace di mettere in campo ogni iniziativa utile ad assicurare accoglienza ai rifugiati, nel rispetto dei diritti umani.

f.to I. Angiuli, C. Mazzanti, F. Martelloni, A. Frascaroli, A. Palumbo, E. Clancy, F. Errani, F. Mazzoni.