Lunedì 1 luglio 2024 la consigliera comunale Antonella Di Pietro ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo “Sullo stabile occupato in Via Carracci”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

La destra ha annunciato che presenterà un ordine del giorno per chiedere lo sgombero dello stabile di via Carracci, l’edificio occupato da PLAT che ospita 100 persone. Sono diverse le dichiarazioni che in questi giorni si sono susseguite dopo che una trentunenne ha denunciato di essere stata violentata da suo marito e un amico nel contesto in cui viveva. La destra ha attribuito la responsabilità dell’occupazione al Comune, sottolineando che in quei luoghi occupati, illegali e insicuri si consumano violenze.
Non mi stupisce, ma in politica vanno evitate le strumentalizzazioni a cui stiamo assistendo, riportando la questione a una priorità morale, abitativa e sociale perché la casa è un diritto inviolabile e imprescindibile.
Nessuno nega che in via Carracci ci sia un’occupazione abusiva e illegale e tutti sappiamo che in quel contesto sono presenti 100 persone che vivono sulla propria pelle il problema abitativo. Prima di puntare il dito e chiedere lo sgombero, la politica dovrebbe chiedersi dove collocare quelle famiglie, come fu per l’ex Telecom, per cui si trovò la soluzione al Galaxy. Ricordiamo tutti quella vicenda e il grande e difficile lavoro svolto dai servizi sociali per affiancare allo sgombero una soluzione abitativa. Siamo anche tutti a conoscenza del grande lavoro che continuano a svolgere i servizi e degli ostacoli che ogni giorno incontrano a causa delle scelte nazionali adottate.
Leggere dalla stampa che l’opposizione chiede al Comune di ristrutturare gli stabili è indignante perché il Comune tutto quello che può, sta facendo e lo sta facendo nell’assenza totale di un piano casa nazionale e di risorse che la destra ha cancellato. Non è un caso che di recente abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere anche di regolarizzare forme di autorecupero.
Per quanto riguarda la violenza descritta dalla stampa, è opportuno sottolineare che siamo contro ogni forma di violenza e di genere, ma dire che in quei luoghi insicuri si produce violenza è pura strumentalizzazione perché sappiamo benissimo che la violenza di genere è un tema trasversale che si consuma in vari luoghi, dalle mura domestiche ai luoghi di lavoro, come è anche successo di recente alla giovane uccisa con un colpo di pistola in un ufficio formalmente preposto a garantire la sicurezza dei cittadini.
Inoltre, da quanto mi risulta, il nucleo descritto era già stato segnalato da PLAT ai servizi sociali e alle associazioni 2 mesi fa ed era già stato attivato un fascicolo e un percorso sui minori e sui genitori. Sono parole di operatori e associazioni sconcertate dalle posizioni che sta assumendo la destra, che come sempre, non coglie minimamente la complessità e la drammaticità di una questione abitativa e sociale che tra l’altro, ha contribuito a produrre e logorare.

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