Lunedì 3 aprile 2023 il consigliere comunale PD Franco Cima è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sui Ritardi nella gestione del PNRR: basta fatti, vogliamo promesse.

Qui è disponibile il video della presentazione in aula.

Qui di seguito il testo dell’intervento in aula.

La scorsa settimana abbiamo tenuto una commissione molto interessante sull’aggiornamento della spesa sui fondi PNRR

Ringrazio ancora una volta assessore Boni perchè se c’è un dato reale e necessario quando si parla di questo genere di cose bisogna avere in mente la complessità ed il quadro generale che c’è questo genere di finanziamenti Ci vogliono strumenti tecnici ed amministrativi e soprattutto capacità di collaborare con tutti gli attori.

Dalla commissione tenuta in Comune emerge un quadro molto chiaro sullo stato di attuazione dei progetti flagship, sulla governance e sugli stakeholder coinvolti e un particolare focus sui progetti PIU, Piani Urbani integrati, sul welfare, Piano Nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQuA). Spero abbiate letto attentamente le slide. Perché quello che emerge è che noi in questa amministrazione ci siamo organizzati. E stiamo spendendo in maniera proficua queste risorse che sono opportunità.

A livello nazionale dovrebbe esserci la stessa logica Ho deciso di intervenire oggi quando in commissione ho sentito battute e facili ironie, e dispiace dirlo notato anche una certa sufficienza.
poi al di la delle battute ci come al solito ci sono i fatti che hanno una certa tenacia. Il PNRR a livello nazionale è in ritardo.

Negli ultimi giorni diversi membri del governo di Giorgia Meloni hanno ammesso ritardi e ostacoli nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il piano del governo italiano su come spendere i finanziamenti stanziati dall’Unione Europea per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia da coronavirus.

Ora. Io ho un problema. Che ascolto tutto. Magari non si nota ma ascolto tutto. E’ una memoria di lungo periodo piuttosto solida. Io sono abbastanza sicuro di aver sentito in quest’aula una grande sicurezza nel delineare soluzioni certe e quasi ovvie su tutto. Compresa la gestione del PNRR. Adesso che siete al governo è tutto un piagnisteo su come sono stati cattivoni i governi precedenti. Prima Draghi, poi il Conte II, spero non vogliate risalire ai governi di Sidney Sonnino. Questo vittimismo è semplice propaganda.

Ci sono problemi oggettivi. (materie prime, costi energia, guerra ucraina, inflazione), che però sono in parte previste dai meccanismi di (poca) flessibilità del Next Generation EU, Emergono le molte complessità strutturali del nostro paese. Lo sapevamo tutti ma ripeto voi in campagna elettorale eravate sicuri di risolvere tutto. Poi c’è dell’altro La Corte dei Conti ha anche ipotizzato dei problemi nelle modifiche alla gestione del PNRR, introdotte a febbraio, che di fatto hanno accentrato alcuni poteri in un organo che fa capo alla presidenza del Consiglio, la cosiddetta “struttura di missione”.

«L’importante azione di riorganizzazione richiede un’attuazione senza soluzione di continuità con gli attuali moduli organizzativi; ciò al fine di evitare che la fase di avvio delle nuove strutture sia caratterizzata da tempistiche e difficoltà simili a quelle già segnalate […] con conseguenti rischi di rallentamenti nell’azione amministrativa proprio nel momento centrale della
messa in opera di investimenti e riforme», ha scritto la Corte.

Come può venire in mente di mettere in discussione persone che da tempo seguono i vari progetti e task force già rodate a livello operativo, che peraltro era stato difficile mettere in piedi? È l’Abc di chiunque studi un minimo l’organizzazione ed i processi organizzativi: quando si cambiano le responsabilità poi ci sono periodi lunghi in cui nessuno si sente responsabile di nulla. È fisiologico”.
Oltretutto state parlando di un nuovo piano senza fare capire nulla di cosa ha in mente il governo italiano quali progetti voglia magari togliere e come pensi di riorientare gli investimenti: sicuramente all’interno del Pnrr c’è una certa flessibilità e c’è un po’ di flessibilità per negoziare, però non possiamo continuare a temporeggiare. Il governo è in carica da sei mesi: a quest’ora il piano modificato doveva essere pronto.

Ve lo avevamo detto anche in quest’aula quando invocavate la rioprogrammazione e il cambio della governance. Ma voi avete voluto tirare diritto

Vi manca il personale politico. Vi manca la capacità amministrativa. Avete applicato uno spoil system feroce e adesso non avete più la comprensione dei meccanismi di governo. Questa è la realtà
Perdete tempo con lingua inglese e revisionismo storico e c’è già un lungo elenco di promesse mancate. Vogliamo parlare del Pos, accise sulla benzina, del cosiddetto blocco navale, la riforma dei balneari Mi fermo ma è sufficiente per delineare un quadro molto preciso. Ora vi diamo un messaggio che spero sia molto chiaro: E’ ora di finirla coi piagnistei sul PNRR. Siete al governo? Governate!
Questi finanziamenti non vanno restituiti. Vanno programmati impegnati e spesi!

Ci giochiamo il futuro del nostro paese!

Se non riuscite e spenderli dateli a chi sa farlo. Regione Emilia-Romagna e comuni virtuosi come Bologna Non servono passerelle, o tavoli dove basta partecipare, Serve un dialogo
sociale serio, disarmato, metodologicamente fondato. Si può fare, si è fatto e ve lo abbiamo dimostrato.