Lunedì 11 novembre 2019 il Consiglio comunale ha approvato un ordini del giorno presentato, tra l‘altro, dal consigliere comunale PD Raffaele Persiano con cui si chiede la revisione della Risoluzione del Parlamento Europeo che equipara nazismo e socialismo reale.
Di seguito i testi dell‘ordini del giorno. Online e’ inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.
IL CONSIGLIO COMUNALE
letta e attentamente valutata la risoluzione del Parlamento Europeo sulla MEMORIA EUROPEA PER IL FUTURO DELL’EUROPA, approvata il 19 settembre 2019 presso la sede di Strasburgo;
col pensiero rivolto, nei giorni della Commemorazione degli eccidi di Monte Sole, alle vittime della furia nazifascista in Italia e in tutta l’Europa;
ricordando e onorando tutti i combattenti, nazionali e internazionali, che sacrificarono la loro vita per annientare il male assoluto, rappresentato dal Nazismo;
in rappresentanza di Bologna città medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza;
consapevoli dell’enorme impegno bellico e del sacrificio altissimo di vite umane che venne sostenuto anche dall’esercito dell’Armata Rossa e da migliaia di partigiani in tutti i paesi occupati, moltissimi dei quali comunisti, per sconfiggere nazismo e fascismo e porre fine al sanguinoso secondo conflitto mondiale;
consapevoli del ruolo fondamentale dei militanti e dei dirigenti comunisti, prima nella Lotta di Liberazione Italiana, poi nella costruzione dello Stato democratico e del patto costituzionale, nonché nella difesa dei diritti sociali, civili e di libertà;
consapevoli altresì delle molteplici distorsioni degli ideali socialisti e dei crimini commessi, nel tempo, della dittatura comunista dell’URSS e da altri regimi a questo allineati;
rilevando, nella Risoluzione, una pericolosa commistione ed equiparazione tra fatti storici e ideologie diverse e, in ampia misura, opposte, nei principi e negli obiettivi;
rilevando una altrettanto pericolosa equiparazione fra movimenti neo nazisti e neo fascisti contemporanei e forze che si richiamano, ancora oggi, a valori e principi socialisti e comunisti;
rilevando l’implicito invito a cancellare dalle città monumenti, targhe commemorative, nomi di strade, parchi e locali facenti riferimento ad una non meglio precisata “esaltazione dei regimi totalitari”, senza distinzione fra chi scatenò l’apocalisse in Europa e chi la sconfisse;
STIGMATIZZA
la recente RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLA MEMORIA PER IL FUTURO DELL’EUROPA in quanto gravemente lesiva della lezione storica consolidata e quale maldestro tentativo di revisionismo o, addirittura, di ribaltamento storico, arrivando ad attribuire al Trattato di Non Aggressione, noto come Patto Molotov-Ribbentrop fra Germania e URSS del 1939, la causa iniziale dello scatenarsi della Seconda Guerra Mondiale, mostrando in questo scarsa conoscenza storica circa i complessi e contraddittori rapporti politici e diplomatici fra le potenze in gioco all’epoca del secondo conflitto mondiale;
RICHIAMA
la lezione storica sottesa alla nascita degli Stati democratici dell’Europa nel secondo dopoguerra e al costituirsi dell’embrione dell’Unione Europea, secondo i principi del Manifesto di Ventotene.
CONDANNA PERTANTO
l’approvazione di tale Risoluzione e se ne dissocia, insieme ai tanti esponenti di diverse formazioni politiche, sociali e culturali che già lo hanno fatto;
CHIEDE
a tutti gli Eurodeputati che si richiamano ai valori dell’antifascismo e della democrazia di rivedere la loro posizione a sostegno di questa Risoluzione, proponendo una ampia e approfondita analisi e revisione del documento, nel rispetto della Storia e dei milioni di vittime che la follia nazista ha causato in Europa e nel mondo.
F.to: E.Clancy , F. Martelloni, R. Persiano.