Lunedì 28 maggio il consigliere comunale Francesco Errani è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla notizia dell’arrivo in Italia del piccolo Miracle, nato durante la traversata in mare a bordo della Aquarius.
Online ed in allegato è inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.
‘Benvenuto in Italia’, sono le parole del Presidente della Camera Robero Fico per accogliere il piccolo bambino nato durante la traversata dalla Libia a Catania.
Il bambino è nato sabato 26 maggio a bordo della Aquarius, la nave di Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranee. Miracle è nato in acque internazionali alle 15.45 da una donna soccorsa il 24 maggio da una nave della marina militare italiana e in seguito trasferita a bordo dell’Aquarius. La madre ha raccontato di aver trascorso un anno in Libia, di essere stata tenuta prigioniera e picchiata.
La situazione in Libia è estremamente pericolosa per rifugiati e migranti, che non hanno accesso alle cure mediche. La storia di questa donna dimostra l’importanza di Msf nel Mediterraneo e delle Ong, che non devono essere ostacolate o criminalizzate per le loro operazioni di soccorso in mare.
Se non vogliamo essere complici di questa strage a pochi km dalle nostre coste, è necessario costruire un’Europa solidale e un vero sistema di accoglienza per chi fugge da fame e guerre. Un sistema per accompagnare le persone verso una situazione di legalità.
L’attività di contrasto non ha fermato l’attività dei trafficanti di esseri umani e i campi profughi libici sono dei veri e propri “lager”. È illusorio pensare che l’Europa possa risolvere il problema degli sbarchi delegandone la soluzione ai paesi nordafricani. Il flusso non si arresterà fino a quando non verranno risolti i conflitti che sono all’origine delle guerre in Medio Oriente e fino a quando non saremo in grado di migliorare e garantire condizioni di vita dignitose per il sud del mondo.
Mi rivolgo anche al Presidente Fico. Se siamo consapevoli quindi della situazione drammatica che vivono migliaia di persone in Medio Oriente, l’Unione Europea deve lanciare una grande operazione di soccorso in mare al largo della Libia e garantire canali legali di accesso a tutti i profughi in fuga da guerre e persecuzioni, persone che non hanno altra possibilità che salire sui barconi della speranza.