Lunedì 13 novembre 2023 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno, presentato dalla consigliera comunale Antonella Di Pietro sul miglioramento delle condizioni detentive, attraverso il reinserimento e il potenziamento dei percorsi di formazione negli istituti penitenziari di Bologna.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmati dai consiglieri e dalle consigliere comunali PD Rita Monticelli,  Michele CampanielloMarco PiazzaMery De MartinoMaurizio GaigherCristina CerettiVincenzo NaldiLoretta BittiniRoberto IovineClaudio MazzantiRoberta ToschiGiulia BernagozziFranco CimaRoberto Fattori, nonché dai consiglieri comunali I.S.S. Negash  e G. Tarsitano.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che:

– L’art.27 della Costituzione definisce la funzione rieducativa della pena;

– La Regione Emilia Romagna favorisce il reinserimento sociale delle persone che si trovano in carcere o che stanno scontando misure alternative alle pene detentive e destina risorse per la programmazione di interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, attraverso i Comuni sede di carcere, anche al fine di sostenere l’attuazione di misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale delle persone detenute (D.G.R.634/2018,L.R.2/2003,L.R.5/2004);

– La Regione Emilia Romagna destina ai Comuni sedi di carcere, risorse per la realizzazione del “Programma per l’esecuzione penale – 2018” e prevede azioni programmate nell’ambito dei CLEPA – Comitati Locali di Esecuzione Penale Adulti, sedi istituzionali di confronto e condivisione tra i soggetti operanti in area penale (Comuni, direzioni degli Istituti Penitenziari, Uffici Esecuzione Penale Esterna, Terzo settore);

– Il Comune di Bologna, attraverso il programma Carcere, condiviso con i soggetti su indicati, ha affidato dal 2017 ad ASP Città di Bologna, la gestione degli interventi nell’area dell’esecuzione penale che sono realizzati in stretta collaborazione con le altre istituzioni coinvolte;

– Il Comune di Bologna promuove attività, servizi, interventi di informazione, orientamento, presa in carico per persone detenute ed ex detenute e individua nel Garante dei diritti alle persone private della libertà personale la funzione fondamentale nel rapporto tra amministrazione penitenziaria e reclusi;

– La costruzione di percorsi di crescita culturale e professionale durante il periodo della detenzione rappresenta un fondamentale strumento di promozione della persona, nell’ottica del reinserimento sociale e nella vita stessa del carcere. In quest’ottica, negli Istituti penitenziari sono organizzati corsi d’istruzione scolastica e di formazione professionale e sono agevolati gli studi universitari (L. 354/1975 D. P. R. 230/ 2000);

– Le iniziative e i progetti sono coordinati dal Comitato Locale per l’Area dell’esecuzione penale adulta, istituito a seguito del Protocollo di intesa tra Ministero della Giustizia e Regione Emilia Romagna;

– Il Comune di Bologna da sempre si adopera per fornire ai detenuti opportunità di reinserimento attraverso la costruzione di opportunità lavorative e abitative, aspetti decisivi per il riscatto della persona (si cita ad esempio l’esperienza avviata dall’ ex Istituzione Serra Zanetti che dal 2009 aveva promosso percorsi di co- progettazione per le assegnazioni di alloggi in comodato d’uso ad enti del terzo settore a favore di ex detenuti, o il sistema pubblico dei servizi delle politiche attive per l’inclusione lavorativa che producono, con i diversi attori del pubblico e del privato coinvolti, una ricchezza e un’eccellenza su scala nazionale in termini di piani orientamento, formazione e tirocinio);

– Nel carcere di Bologna esiste un servizio, prima gestito dal centro per l’impiego, ora denominato presidio lavoro (finanziato dalla Regione con il contributo del Fondo sociale Europeo) che rappresenta un servizio di politica attiva del lavoro per detenuti e che, oltre ad essere un’esperienza raramente replicata su scala nazionale, potrebbe avere un ruolo di integrazione fondamentale con il sistema di garanzia occupazionale;

Considerato che:

– Il Consiglio comunale ha intrapreso, tra giugno 2022 e settembre 2023 un percorso di approfondimento sulla formazione negli istituti penitenziari, coinvolgendo in tre udienze conoscitive con attori che si occupano di formazione, istruzione, alfabetizzazione, formazione universitaria, formazione professionale e esperienze lavorative, al fine di conoscere tutte le opportunità e le criticità presenti;

– Il ciclo di approfondimento ha consentito di conoscere le diverse esperienze e di rappresentare le opportunità presenti;

– In tali udienze conoscitive sono emerse criticità sia relative al reperimento di materiale di consumo e libri di testo sia all’assenza di indennizzi a favore di corsisti detenuti che partecipano a corsi lunghi (300 ore), e alla durata dei corsi che passando da 300 a 60 ore non sono più professionalizzanti, disincentivando così la partecipazione dei detenuti che preferiscono svolgere attività lavorative interne anche se saltuarie e non professionalizzanti;

– Nel confronto sono emerse criticità legate al reinserimento delle persone detenute, criticità comuni alla Casa Circondariale Rocco D’Amato e all’Istituto Penitenziario minorile al Pratello;

– Con la Provincia di Bologna il CLEPA Bologna aveva istituito tavoli (sottogruppi) per affrontare con tutti gli attori coinvolti temi sanitari, territoriali e legati alla formazione e al lavoro;

– Il 28 aprile 2023 il Quartiere Navile ha avviato un percorso di programmazione condivisa sul tema Carcere e un tavolo di coordinamento con le realtà presenti nella casa circondariale di Bologna e interessate a partecipare, con l’obiettivo di superare criticità, rafforzare le opportunità e creare un tavolo di confronto cittadino coadiuvato dall’assessorato alle politiche di welfare, utile a rendere sempre più il carcere parte della città;

– Gli aspetti di criticità emersi nelle udienze conoscitive possono sia stimolare progettualità a supporto, ma anche un raccordo tra Comune e Regione Emilia Romagna in quanto le scelte in materia di formazione professionale fanno capo alla Regione e agli enti preposti;

Tutto ciò premesso,
Invita il Sindaco e la Giunta

– A dare impulso alle attività del CLEPA Bologna attraverso il quale favorire un confronto strutturato tra Comune, Regione e tutte le parti interessate nella formazione culturale e professionale, al fine di garantire, in termini di co- programmazione e co-progettazione, un’analisi aggiornata delle esperienze e progettualità realizzate e in essere e di delineare potenzialità e prospettive per rafforzare anche in futuro le opportunità di reinserimento;

– A valutare le condizioni per riattivare attraverso il CLEPA Bologna sottogruppi di lavoro tematici con gli attori interessati quali strumenti fondamentali di coinvolgimento del territorio sulle tematiche del carcere, anche utili alla condivisione di informazioni e alla costruzione di proposte per la crescita culturale delle persone detenute, per prepararle al fine pena e per affiancarle con percorsi che tengano conto delle loro reali possibilità lavorative anche in continuità nel primo periodo di rientro nella società;

– A coinvolgere portatori di interesse e a potenziare progettualità in essere e in divenire attraverso l’impegno di maggiori materiali didattici, anche collegati alle nuove tecnologie, per migliorare le risorse e le condizioni di studio;

– A valutare con la Regione la possibilità di ristabilire indennizzi per i detenuti che frequentano corsi di lunga durata.

F.to: A. Di Pietro (Partito Democratico), R. Monticelli (Partito Democratico), M. Campaniello (Partito Democratico), M. Piazza (Partito Democratico), M. De Martino (Partito Democratico), M.  Gaigher (Partito Democratico), C. Ceretti (Partito Democratico), V. Naldi (Partito Democratico), L. Bittini (Partito Democratico), R. Iovine (Partito Democratico), C. Mazzanti (Partito Democratico), R. Toschi (Partito Democratico), G. Bernagozzi (Partito Democratico), F. Cima (Partito Democratico), R. Fattori (Partito Democratico), I.S.S. Negash (Lepore Sindaco), G. Tarsitano (Lepore Sindaco)