Lunedì 7 maggio 2018 il consigliere comunale Francesco Errani è intervenuto in Consiglio comunale in merito alla povertà, ingiustizia sociale.
Di seguito il testo dell’ordine del giorno, online è disponibile il comunicato stampa.
Il Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso promosso dall’associazione “Avvocati di strada”, ha giudicato illegittima l’ordinanza anti mendicanti del Comune di Carmagnola.
Illegale sarebbe certamente un raket che costringa le persone all’umiliazione dell’elemosina e, se se ne ha notizia, dovrà essere comunicata alla Magistratura. Il dovere di chi ha responsabilità politiche è quello di ricercare soluzioni alla riduzione delle povertà materiali e sociali, non certo perseguendo la solidarietà ma indirizzandola verso progetti che curino il riscatto di chi vive nella esclusione e nella marginalità.
L’idea di multare chi fa elemosina, sperando così di non vedere più poveri nelle nostre città, è una risposta sbagliata, ingannevole. Non risolve il problema né di chi è costretto a chiedere aiuto, né di chi fa un gesto di solidarietà verso gli altri. Un gesto gratuito e senza secondi fini. Forse il gesto più naturale ed umano, dei gesti.
In Italia, il 12,1% di persone (circa 7,3 milioni), vive in condizioni di grave deprivazione, di forte disagio economico. Tra il 2015 e il 2016, la quota delle famiglie sotto la soglia della povertà è aumentata: dal 18,7% del 2015 al 20,7% del 2016. Nel 2016, la povertà assoluta coinvolge il 6,3% delle famiglie (4 milioni 742 mila persone), mentre il 10,6% delle famiglie è relativamente povero (2 milioni 734 mila), per un totale di 8 milioni 465 mila persone (il 14,0% della popolazione).
Tutto questo non è più tollerabile, il contrasto alla povertà deve essere priorità assoluta della politica. Serve un nuovo welfare con misure a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. In Emilia-Romagna e a Bologna ci sono progetti concreti che indicano una strada possibile: l’esperienza degli “Empori solidali” che danno un sostegno concreto a famiglie con minori; le “clausole sociali” negli appalti pubblici per sostenere l’inserimento lavorativo e contrastare il disagio e la fragilità; il “reddito di solidarietà” della Regione Emilia-Romagna per contrastare la povertà; il nuovo “Patto per il lavoro”di Comune e Curia per dare risposta a cittadini che faticano a trovare lavoro e promuovere una politica inclusiva a Bologna, promuovendo la responsabilità sociale di un intero territorio metropolitano.
La povertà non è una scelta, è ingiustizia sociale.