Giovedì 21 dicembre 2017 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimita’ l’ordine del giorno 420.31, presentato dal consigliere comunale Andrea Colombo con cui si invita ad ”inserire il tema degli spazi urbani a misura di bambino e bambina all’interno della pianificazione comunale in materia di scuola, urbanistica, mobilita’ e inclusione, e a effettuare una mappatura di risorse e servizi dedicati all’infanzia e all’adolescenza”.
Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.
Tutta la documentazione del Bilancio sarà disponibile entro breve nella versione definitiva online, come indicato nel comunicato stampa .
Il Consiglio comunale
Premesso che:
– la città di Bologna fa parte della rete delle Città Educative e aderisce all’Associazione Camina (Città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza);
– la Carta delle città educative raccomanda ad ogni governo municipale di “dotare la città di spazi, attrezzature e servizi pubblici adeguati allo sviluppo personale, sociale, morale e culturale di tutti i suoi abitanti, rivolgendo speciale attenzione all’infanzia ed all’adolescenza”;
– l’educazione all’aperto è una tradizione nel progetto pedagogico generale dei servizi educativi e scolastici del Comune di Bologna, i quali ritengono che attraverso l’esplorazione dell’ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l’utilizzo dei sensi e il contatto diretto con gli elementi della natura, i bambini possano imparare a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri, in una società in cui il rapporto con la natura il più delle volte risulta ormai saltuario, approssimativo e povero;
– con il patto di Amsterdam del maggio 2016 l’Unione Europea ha adottato l’Agenda Urbana Europea per uno sviluppo sostenibile delle città e inclusivo per tutti i suoi cittadini;
Valutati:
– la Convenzione sui diritti del fanciullo, resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176, specie all’articolo 31 in cui si riconosce ‘al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica’;
– la Legge nazionale n. 285 del 1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” e l’inserimento di Bologna tra le città riservatarie del Fondo Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza;
– le linee Guida approvate dalla Giunta Comunale di Bologna nel documento ‘Per restituire la natura ai bambini’ in data 16 giugno 2015, volte a indirizzare gli interventi per progettare spazi ‘per costruire relazioni, accrescere il senso di appartenenza e di cura, per valorizzare lo spazio esterno e cogliere la ricchezza educativa propria del gioco spontaneo e del libero interagire con gli elementi naturali’;
– i materiali e le progettazioni, risultati del Progetto Internazionale chiamato ”La città dei bambini”, curato dall’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR per la ricerca relativa allo sviluppo di meccanismi di autonomia e partecipazione urbana dei bambini;
Considerato che:
– esistono già a Bologna singole esperienze educative all’avanguardia, numerose agenzie che partecipano alla rete della Città Educativa e un importante numero di eventi di grande valore culturale e sociale dedicati ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze;
– i dati demografici del Comune rilevano indici di invecchiamento complessivo della popolazione e tendenze alla costituzione di nuclei monopersonali sempre più consistenti, con una necessità di incentivare, di conseguenza, la vivibilità della città e dei suoi quartieri in modo da farli diventare più a misura di famiglia e di bambino;
– nella società si sta diffondendo sempre più una sensibilità al tema della salute, dell’alimentazione e degli stili di vita sani, con la conseguente richiesta di spazi e politiche che mettano il benessere psicofisico al primo posto;
Visti:
– le Linee programmatiche di mandato 2016-2021, che affermano tra l’altro che “le azioni nelle quali si declinerà il nostro impegno consentiranno di realizzare questi obiettivi prioritari: (…) sostenere e affiancare la scuola nel compito educativo, (…) d) coinvolgendo le risorse del territorio per qualificare l’offerta formativa e le opportunità educative extrascolastiche, anche attraverso progettualità che favoriscano la diffusione di “scuole aperte”; e) promuovendo l’educazione all’aperto in un’accezione ampia di esperienze e dimensioni relative all’ambiente naturale e sociale”;
– il DUP 2018-20 (capitolo 2.3.5 – “Scuola e formazione, un diritto universale”), che conferma le strategie e politiche fin qui citate, ponendosi l’obiettivo di “aumento delle opportunità educative per i bambini”;
Visti altresì:
– l’ordine del giorno n. 24/2017 (P.G. n. 325110/2017), approvato dal Consiglio del Quartiere Porto – Saragozza, nella seduta del 19/09/2017;
– l’ordine del giorno n. 46/2017 (P.G. n. 435987/2017), approvato dal Consiglio del Quartiere Santo Stefano nella seduta del 06/12/2017;
INVITA il Sindaco e la Giunta
– ad integrare anche il tema degli spazi urbani a misura di bambina e bambino nell’attività di analisi e progettazione oggetto dei Tavoli sull’infanzia e sull’adolescenza già attivi o in corso di costituzione da parte dell’amministrazione comunale, coinvolgendo a tal fine anche i Settori Piani e progetti urbanistici e Mobilità sostenibile e infrastrutture;
– ad assumere lo specifico punto di vista di bambine e bambini e dedicare specifica attenzione al tema degli spazi urbani accessibili e sicuri a loro disposizione, nei nuovi Piani, in materia di urbanistica, mobilità e inclusione, di cui è prevista la redazione nel corso del 2018: “Piano per l’inclusione (PEBA)”, “Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS)”, “Piano generale del traffico urbano (PGTU) e “Piano urbanistico generale (PUG)”;
– ad assicurare il coinvolgimento del Consiglio comunale e della VI Commissione consiliare, tramite un’interazione che consenta sia di dare contributi di idee e proposte sia di ricevere aggiornamenti periodici sullo stato di avanzamento dei Tavoli e dei Piani di cui ai punti precedenti;
– a predisporre una mappatura dei luoghi, delle risorse, dei servizi e degli strumenti dedicati ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, che possa far conoscere le opportunità e migliorare la qualità di vita, di formazione e di gioco, in modo da rendere attrattiva la città anche per la cura e l’attenzione che si riserva ai più piccoli;
– ad assicurare che nella progettazione e nel ripensamento degli spazi pubblici sia dedicata un’attenzione specifica affinché ci siano delle aree a misura di bambino, nelle quali i ragazzi e le ragazze possano muoversi in sicurezza incontrando dimensioni ludiche a loro dedicate, in un’ottica di partecipazione alla vita collettiva, commisurata alla loro età;
– a dedicare un’attenzione specifica al tema della salute e della vivibilità dal punto di vista dei bambini e delle bambine, con misure specifiche di mobilità dolce (pedibus , bicibus, aree pedonali e zone 30 km/h) e con incentivi a tutti quei progetti che creino spazi di didattica e di gioco per i bambini e le bambine;
– a istituire delle giornate per i giochi nelle piazze in collaborazione con le associazioni del quartiere in vari luoghi itineranti dello stesso, in modo da educare i ragazzi, le ragazze e le famiglie alla condivisione degli spazi collettivi e promuovere una cultura del gioco e della partecipazione.
f.to A. Colombo, S. Lembi, I. Angiuli, M. Ferri, N. De Filippo, R. Fattori, F. Errani, L. Bittini, C. Mazzanti.