Lunedì 21 giugno 2021, il consigliere comunale PD Francesco Errani è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale riguardo alla Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno.

Online ed in allegato è consultabile il comunicato stampa del Comune di Bologna. Di seguito il testo dell’intervento di inizio seduta.

Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Nessuno abbandona terra, casa e affetti, se non è costretto da guerre, povertà o disastri ambientali. Di molti di questi conflitti, siamo noi i responsabili. Nel mondo, sono oltre 80 milioni le persone che fuggono dalle loro case. La pandemia, come la crisi climatica, ci ha fatto scoprire, sperimentando ciascuno le conseguenze, l’interdipendenza fra le persone e fra le comunità locali, nazionali e planetarie. La libertà e il benessere individuale sono di conseguenza sempre anche sociali, e l’aiuto reciproco tra i paesi membri dell’Unione Europea dovrebbe essere una risposta obbligata.

Anche Bologna ha celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021, con iniziative in diversi luoghi della città dedicate al diritto di asilo, alla solidarietà e al valore dell’accoglienza, Manifestazione organizzata dal Comune di Bologna e Asp Città di Bologna, in collaborazione con BolognaCares!, i gestori del Sistema Integrato di accoglienza, Città Metropolitana e Caritas.

Serve una vera politica comune in materia di asilo e migrazione: tutti i paesi UE devono farsi carico delle responsabilità per la gestione dei migranti. Non si tratta solo di adempiere ad un obbligo morale, ma di rispettare i diritti fondamentali dell’uomo. A settembre 2020, è stato presentato il nuovo Patto europeo su Migrazione e Asilo, con l’obiettivo di costruire una politica comune europea per la gestione dell’asilo e della migrazione, sulla base dei principi di solidarietà e equa ripartizione delle responsabilità, per superare “Dublino”.

L’Europa deve impegnarsi per risolvere i conflitti che sono all’origine delle guerre in Medio Oriente e lavorare per migliorare le condizioni di vita del sud del mondo. E gli Stati membri devono essere disponibili a rafforzare l’unità politica dell’Unione Europea, impegnandosi per una politica estera comune e la costruzione di un’Europa politica e solidale.

È urgente intervenire per salvare vite umane in mare. Italia e Unione Europea devono attivare le operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, creando un meccanismo di sbarco sicuro e legale, a cui possano far seguito azioni di solidarietà degli altri Stati europei. Anche sostenendo le ONG che conducono operazioni di soccorso: i loro interventi devono essere riconosciuti quali attività che rispondono all’imperativo umanitario di salvare vite umane.
Non possiamo rimanere in silenzio, indifferenti al dramma dei migranti.