Lunedì 11 giugno la consigliera comunale Roberta Li Calzi ha presentato il seguente intervento di inizio seduta in Consiglio comunale sul tema della recente vincita e qualificazione per i Mondiali della squadra azzurra del calcio femminile.
Online ed in allegato è disponibile il relativo comunicato stampa.
Questo fine settimana, mentre ero in piscina per assistere al Memorial Carmen Longo (nuotatrice della squadra Nazionale Italiana che perse la vita a soli 18 anni nell’incidente aereo di Brema del 28 gennaio 1966), pensavo a quanto sia bella l’immagine di questa giovane e sfortunata atleta, ritratta sorridente nella foto affissa sul vetro della piscina, a bordo vasca.
L’evento ha visto giovani atlete e atleti sfidarsi per migliorare i propri tempi nelle varie specialità, con la voglia, lo spirito di sacrificio, l’entusiasmo e la determinazione che caratterizza il fantastico mondo dello sport. Il tutto sotto lo sguardo sorridente e vispo della meravigliosa nuotatrice bolognese che già così giovane aveva vinto tanto ed era una delle promesse del nuoto italiano.
Negli stessi giorni la Rari Nantes (la squadra in cui militava Carmen Longo) si stava giocando la semifinale play off di serie A2 femminile di pallanuoto.
É uscita a testa alta, così come il mese scorso a testa altissima era uscita nella stessa fase (semifinale play off di serie A2) la Matteiplast, squadra femminile di pallacanestro.
E poi come non ricordare la grandissima impresa della Nazionale femminile di calcio, che ha ottenuto la qualificazione ai Mondiali del 2019 dopo aver battuto 3-0 il Portogallo nella penultima partita delle qualificazioni europee. Nel passato, la Nazionale ha partecipato a sole due edizioni dei Mondiali, l’ultima delle quali nel 1999. La vittoria ottenuta venerdì sera ha quindi riportato l’Italia nel più importante torneo internazionale dopo quasi vent’anni di assenza, peraltro da prima classificata del suo girone dopo sette partite vinte su sette giocate. È un risultato fondamentale per la crescita del movimento calcistico femminile italiano, in ritardo rispetto ad altri paesi europei, ma che da qualche tempo sta crescendo molto e sta ricevendo sempre più attenzioni.
Ci sono storie che hanno il lieto fine. Che riescono a commuovere e a prendersi la ribalta sportiva e mediatica dopo anni di sacrifici, insulti, discriminazioni (anche da parte dei massimi dirigenti). Ricordiamo bene le parole di qualche anno fa dell’allora Presidente LND, la sua definizione delle calciatrici nulla aveva a che fare con lo sport.
Sport che invece viene esaltato nel suo massimo splendore in questa bellissima avventura di qualificazione ai Mondiali, che si svolgeranno a luglio 2019 in Francia, dove l’Italia ci sarà, rappresentata dalla Nazionale femminile.
Dopo tanti anni vissuti sui campi, tra fatica, sudore, caldo torrido, freddo glaciale, neve, acqua, vittorie, sconfitte, posso dire con un po’ di esperienza che questo risultato è il frutto di un lavoro fatto sui singoli campi, nelle singole società, dentro ogni spogliatoio. E allora penso che dietro quel goal del 3-0 al Portogallo nell’ultima partita ci fossero tante gambe che correvano, tanti piedi che calciavano, tante teste che pensavano e tante braccia che alla fine esultavano. Quelle braccia erano le nostre, delle giocatrici ormai “vecchiette” come me, di quelle più giovani che abbiamo sempre cercato di accompagnare con i giusti consigli e i buoni esempi, di quelle che hanno smesse dopo aver vissuto periodi in cui giocare a calcio per una donna non era cosi facile, e delle tante persone (dirigenti, tecnici, accompagnatori, famiglie, amici, tifosi) che hanno dedicato tanto del loro tempo per far crescere questo movimento sportivo.
Se avesse visto la partita della Nazionale e i successi delle atlete della nostra città, mi piace pensare che forse anche Carmen Longo sarebbe oggi qui con noi per festeggiare questo bel momento di sport, a guardare i sorrisi delle campionesse che fanno tanto bene allo sport italiano.