Giovedì 20 dicembre 2018 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 433.22, presentato dalla consigliera comunale Isabella Angiuli con cui si invita il Sindaco e la Giunta ad estendere la sperimentazione dell’assistenza socio-sanitaria territoriale a tutti i pazienti cronici.
Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.
Tutta la documentazione del Bilancio è disponibile nella versione definitiva nella nostra sezione dedicata e online sul sito del Comune di Bologna , come indicato nel comunicato stampa.
Il Consiglio Comunale di Bologna
premesso che
Bologna è capofila nelle buone pratiche affidate all’infermiere di continuità;
con l’invecchiamento della popolazione sono in forte crescita i cosiddetti pazienti cronici, ovvero quei pazienti che si trovano nella condizione di dover convivere nel tempo con una o più patologie che, se ben controllate, permettono una buona qualità della vita;
le malattie croniche a oggi più diffuse sono quelle cardio-cerebrovascolari, respiratorie, oncologiche, i disturbi neurologici e il diabete;
per una presa in carico efficace queste patologie richiedono un approccio clinicoassistenziale diverso dai tradizionali percorsi di cura;
dopo quattro anni di sperimentazione con ospedali privati accreditati per la gestione di ammalati post acuti, Comune, Asp Giovanni XXIII, Ausl di Bologna implementano la buona esperienza esportando la pratica anche all’Ospedale Maggiore di Bologna, con i pazienti in fase acuta, cercando di evitare il ricovero, quando possibile, mandando i pazienti sulla rete territoriale;
La seconda fase è già partita da un anno e lo scopo della sperimentazione è quello di evitare ricoveri non necessari o impropri, ridurre le giornate di degenza e facilitare le dimissioni dei pazienti, anche con problemi sociali, puntando sulla valutazione e il coordinamento degli infermieri, in collaborazione con medici di ospedale e territorio e assistenti sociali;
il gruppo lavora assieme ai Punti di coordinamento dell’assistenza primaria, che si occupano di promuovere la presa in carico del cittadino sul territorio di residenza;
Considerato
che i primi risultati generali della sperimentazione sono positivi ;
che per le post-acuzie sono scese le giornate di degenza media da 20 a 18 giorni, e si sono ridotte le proroghe di ricovero;
che c’è stata, inoltre, maggiore soddisfazione sia da parte dei pazienti, che dei loro familiari, per essere stati coinvolti e ascoltati;
all’Ospedale Maggiore, nei reparti di Pronto Soccorso, Osservazione breve intensiva e Medicina di urgenza, su 143 pazienti intercettati, 121 sono stati dimessi, attivando dei percorsi di assistenza domiciliare socio-sanitaria o mandandoli in residenze per anziani non autosufficienti;
infine sono stati sviluppati dei percorsi veloci per la fornitura di ausili, come materassi e letti, di accesso a strutture residenziali e di aiuti socio-sanitari a casa.
Invita il Sindaco e la Giunta
– a proseguire nella sperimentazione avviata;
– ad estenderla al territorio metropolitano;
– ad adottare ogni azione utile a migliorare gli esiti di questa buona prassi e consentire che questa procedura diventi effettiva e non solo contenuto di una sperimentazione a tempo.
f.to I.Angiuli, F.Errani, G. Montera, R. Li Calzi.