Lunedì 30 marzo 2020 la consigliera Pd Giulia Di Girolamo è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale su come il coronavirus aiuta l’economia delle mafie.

Online è inoltre consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’intervento.

Le emergenze, i terremoti, le alluvioni e anche le pandemie, come quella che stiamo vivendo con il Covid-19, sono da sempre una grande forma di guadagno per le imprese illegali e mafiose. E anche in questo tempo, dove tutto sembra essersi fermato, dobbiamo porci una domanda importante: cosa fanno le mafie e come si stanno organizzando?

In questi ultimi giorni, numerosi sono stati i gridi di allarme lanciati da istituzioni, magistrati, giornalisti sul tema della proliferazione dell’economia criminale in questo momento così delicato.

Negli anni le mafie, hanno investito in settori strategici (pensiamo ai trasporti, le mense, le imprese di pulizia, la sanità, la grande distribuzione alimentare, farmacie), settori che oggi più che mai si rivelano cruciali.

Il rischio più grande, in questo momento di forte crisi economica, è la capacità delle organizzazioni criminali di sostituirsi, soprattutto in alcune zone del nostro paese, allo Stato, favorendo aiuti e sostegno, sfruttando la povertà, secondo le loro regole e condizioni, facendo leva sulla disperazione delle persone.

In altri casi, in territori più abbienti, il grande rischio è quello del reclutamento di imprenditori e dell’acquisizione delle aziende che, data la situazione odierna, stanno attraversando una forte crisi e alcune rischiando il fallimento. Pensiamo ad esempio al settore alberghiero, che nella nostra regione è da anni nel mirino delle organizzazioni mafiose.

Inoltre nella nostra città, nel solo anno 2019, sono state 20 le aziende raggiunte dal provvedimento di interdittiva antimafia, segno che la presenza di organizzazioni criminali e illegali non deve in alcun modo essere sottovalutata.
Secondo quanto riportato dal procuratore Nicola Gratteri, il rischio più concreto in questi settori è quello dell’usura proprio nel momento in cui gli imprenditori sono in forte difficoltà e hanno bisogno di liquidità per poter ripartire passata l’emergenza.

E, nello specifico, la ‘ndrangheta, ben presente anche in Emilia Romagna, ha tutto l’interesse ad incentivare e invogliare i commercianti e gli imprenditori ad accedere alle loro ingenti disponibilità economiche (che costituiscono una consistente economia parallela), a dei tassi agevolati, sostituendosi in questo modo alle banche.

Per questo motivo si rende assolutamente necessario in questa fase sostenere con forza e con aiuti concreti le imprese, il commercio, le piccole attività (e in questo senso anche gli aiuti europei si riveleranno fondamentali), perché non cadano in maniera irreversibile nella rete della criminalità che, sfruttando questo momento, si presenta come benefattrice e alimenta un sistema economico illegale oggi più di ieri estremamente pericoloso per il nostro Paese”.