Lunedì 28 settembre 2020 la Consigliera comunale PD Simona Lembi è intervenuta ad inizio seduta su un ulteriore caso di femminicidio.
Online è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito il testo dell’intervento.
Atika Garib si poteva salvare?
Si chiamava Atika Garib, aveva 32 anni. È stata trovata morta carbonizzata, il 5 settembre del 2019 a Castello d’Argile. Viveva, con due figlie a Ferrara. Il suo ex le aveva infilato in bocca uno straccio intriso di benzina e poi le aveva dato fuoco.
Non aggiungo nulla al racconto efferato di questo femmicidio, di cui si è tenuta in questi giorni la prima udienza processuale contro l’ex, accusato di averla ammazzata.
Avanzo solo due domande: Atika Garib, aveva 32 anni. È stata trovata morta carbonizzataLui era stato ‘buttato fuori di casa’, scrive la stampa, con l’accusa di avere tentato di abusare di una delle figlie, minorenne. Il procedimento giudiziario è ancora aperto. Perché non è stato emesso alcun ordine di protezione a tutela della vittima minorenne? Perché a seguito delle minacce di morte alla madre non è stata emessa alcuna misura cautelare?
Secondo: esistono nel Comune di Ferrara reti istituzionali, come quelle di Bologna per esempio, capaci di fare muovere rapidamente il sistema e le istituzioni a tutela delle vittime?
Seguiremo con cura anche questo nuovo caso. Forti anche del fatto che l’Udi sia stata ammessa a processo come parte civile al processo per tutelare la vittima da qualsiasi interpretazione dei fatti o delle norme in maniere stereotipata o discriminatoria, per non toglierle anche il diritto alla giustizia, visto che lei, in quel processo, non avrà alcun diritto di parola.