Lunedì 5 giugno 2023 la consigliera comunale PD Mery De Martino ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Al Santo Stefano nasce la rete dei negozi amici dei bambini e delle bambine”.
E’ possibile accedere qui al video della presentazione in aula.
Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Al Quartiere Santo Stefano nasce la rete dei negozi amici dei bambini e delle bambine
Sono passate poche settimane dall’Istruttoria pubblica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E nel mio contributo avevo sottolineato come occorra lavorare sempre di più per una città che abbia le infrastrutture, le offerte formative e culturali, dei parchi, delle piazze e delle scuole progettate e orientate sui concetti come genitorialità diffusa, diritto al tempo, diritto alla propria autonomia e autodeterminazione. E come occorra farlo affinché Bologna diventi più sicura, più stimolante e più vivibile non solo per bambine, bambini e adolescenti ma anche per tutta la cittadinanza.
Per questo, presidente, sono davvero molto felice che nel quartiere santo stefano sia finalmente partito il progetto della rete dei negozi amici dei bambini e delle bambine.
Un progetto promosso da Cinnica, sostenuto dal Comune di Bologna, dal Quartiere Santo Stefano e da Ascom, Confesercenti, Cna e Fenimprese. Un progetto che ha visto per più di un anno il lavoro e la fatica di tante persone, in comune e in quartiere, ma in particolare di Cristiana Constantini, consigliera di quartiere e di Federica Martinelli dell’associazione AIMI che giusto di recente è stata chiamata dal consigliere fattori in commissione consiliare per raccontare delle sue attività.
L’idea, di cui avevamo parlato anche in un’udienza conoscitiva, è semplice ma va dritta al punto: se vogliamo davvero stimolare l’autonomia e l’indipendenza delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, nella società di oggi dobbiamo in qualche modo (ri)partire da quei fondamentali che abbiamo perso un po’ per strada. E quindi ricreare quel senso di comunità, quella maglia di protezione, che possa, da un lato, dal far sentire accolti i neogenitori in una fase delicata della loro vita, dall’altro, dal creare uno spazio pubblico sicuro per permettere ai più piccoli di sperimentare gradualmente la propria autonomia.
Per questo tutte le realtà commerciali che aderiscono alla rete espongono la vetrofania di “negozi amici” e questo significa dare disponibilità per alcuni servizi minimi come la possibilità di ricaricare il telefono o di fare una telefonata, ripararsi dalla pioggia, aspettare qualcuno, riempire una borraccia, mettere il bagno a disposizione, o in generale, comunque, di ricevere aiuto in una situazione di difficoltà.
Chi decide di esporre, inoltre, la vetrofania di colore blu metterà anche a disposizione un angolo riservato ai neo genitori (anche banalmente solo una sedia dedicata), dove, in particolare le neomamme, avranno la possibilità di poter allattare.
Da alcuni giorni il progetto è già attivo in un’ottantina di esercizi commerciali di alcune strade del Quartiere Santo Stefano in particolare Strada Maggiore, via San Vitale, via Petroni, piazza Aldrovandi, via Broccaindosso, via degli Orti e via Dagnini che si trovano intorno ai poli scolastici, IC 16 e IC 21.
L’invito, quindi, che rivolgo oggi è quello di continuare a favorire la diffusione di questo progetto, estendendolo a sempre più realtà commerciali e strade, non solo del quartiere Santo Stefano ma di tutti gli altri quartieri.
Il valore che ha in sé, spero, nel mio piccolo, con queste poche parole di averlo trasmesso. Ma c’è poi un altro elemento che lo rende ancora più strategico e importante, ovvero il fatto che sia nato tutto dal basso. Da cittadine e cittadini volontari che ne hanno sentito l’esigenza e non solo lo hanno ideato ma lo hanno anche quasi tutto realizzato da soli, con il supporto del quartiere e del comune lì dove necessario, soprattutto nella predisposizione delle vetrofanie e nella presa di contatti con le associazioni di categoria. Ma quello che vedete realizzato è oggi solo l’ultima parte perché tutti i mesi precedenti sono stati dedicati a una raccolta puntuale tramite questionari di disponibilità da parte degli esercenti rispetto a cosa poter mettere a disposizione e di raccolta di bisogni da parte delle famiglie, in particolare quelle dei due IC cui ruotano attorno le strade che citavo prima. Questo per rendere quella che era l’idea iniziale qualcosa di realmente fattibile e rispondente ai bisogni. Un lavoro immane se pensate che sono stati coinvolti davvero a uno a uno tutti gli 80 esercizi commerciali che hanno già aderito e ai quali negli scorsi giorni sono state anche consegnate a mano le vetrofanie. Un lavoro che io credo rispecchi benissimo lo spirito di Bologna che diventerà davvero sempre più a misura di bambino e bambina non solo con nuove politiche e interventi amministrativi, ma anche sapendo valorizzare al meglio tutto quello che la sua comunità elabora ogni giorno e mettendogli proprio per questo a disposizione sempre più strumenti e risorse.