Lunedì 3 settembre 2018 il Consiglio comunale ha approvato il seguente ordine del giorno presentato dal Consigliere comunale PD Claudio Mazzanti e firmato anche dai consiglieri comunali PD Elena Leti, Federica Mazzoni, Vinicio Zanetti e Simona Lembi.

Online è consultabile il comunicato stampa. Tramite i correlati si accede inoltre alla sezione dell’intervento di inizio seduta per la presentazione dell’ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che:

  • con propria deliberazione P.G. 269385/2016 del 22 agosto 2016 progr 240/2016 veniva approvata la partecipazione del Comune di Bologna al “Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” istituito dall’art. 1 commi 974 e seguenti della L. 208/2015 recante ” Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ” (legge di stabilità 2016);
  • con il medesimo atto venivano approvati i documenti con le proposte di intervento da presentarsi in candidatura per ottenere il finanziamento integrale derivante dalla partecipazione al bando; le suddette proposte di intervento riguardano due parti del territorio comunale, la zona Pilastro e la zona Arcoveggio, e sono state convenzionalmente raccolte nel “progetto” denominato Paesaggio Pilastro;
  • nella stessa si prende atto della dichiarazione di conformità degli interventi agli strumenti urbanistici vigenti, necessaria affinché gli interventi e la relativa documentazione proposti per il bando possano accedere al finanziamento e per ogni altra precisazione alla stessa si fa riferimento ;

Rilevato che:

  • il Comune di Bologna è stato selezionato ed è tra quelli che hanno avuto accesso al finanziamento, come si rileva dal DPCM 1206 del 6 dicembre 2016 che individua i progetti da inserire nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, approvando la graduatoria dei progetti e i punti di convenzionamento con gli enti interessati, che divengono parte integrante ed essenziale della convenzione;

Considerato che:

  • è stato trasmesso – in data 28/11/2017 con pec – il documento PG 432529/2017, recante lo schema di convenzione da stipularsi tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Sindaco pro tempore del Comune beneficiario al fine di disciplinare i reciproci impegni, le modalità di erogazione dei finanziamenti e di attuazione, la rendicontazione e il monitoraggio dei progetti proposti
  • con delibera di giunta PG. 436910/2017 del 5/12/2017 è stato approvato lo schema di convenzione per ottenere il finanziamento necessario alla realizzazione del Progetto Pilastro
  • in data 18 dicembre 2017 è stata sottoscritta la suddetta Convenzione tra il Comune di Bologna e la Presidenza del Consiglio dei ministri
  • i progetti per il Comune di Bologna sono molto importanti perché riguardano la riqualificazione di una biblioteca, la costruzione di una caserma dei carabinieri, un polo per la conservazione e il restauro di pellicole della Cineteca, la riqualificazione di zone ad alto valore sociale e culturale con interventi anche nei settori della mobilità e del recupero edilizio;

Preso atto che:

  •  con l’emendamento 13.2 (testo 2), approvato dall’Aula del Senato in sede di conversione del decreto Milleproroghe, la maggioranza dell’attuale governo ha disposto che l’efficacia di tutte le 120 convenzioni stipulate dalla Presidenza del Consiglio sia differita all’anno 2020, pregiudicandone quindi la realizzazione effettiva;
  • che per motivare questa disposizione la maggioranza di governo richiama una sentenza della Corte Costituzionale n. 74/2018, sostenendo che tale sentenza boccia “il decreto del precedente governo relativo al Bando periferie proprio per l’illegittima assegnazione di tali fondi ai soli capoluoghi” e che “le somme relative non sarebbero spendibili” alla luce della suddetta sentenza;
  • che per quanto riguarda il Comune di Bologna tutti i progetti esecutivi sono stati inviati al Governo entro i termini previsti del 7 agosto, mentre sono previste le prime gare a fine settembre salvo differenti disposizioni ministeriali a seguito dei provvedimenti approvati eventualmente dal Parlamento.

Valutato che:

  • Non corrispondono al vero nessuna delle due precedenti affermazioni. Infatti, la Sentenza n. 74/2018 non boccia il “Decreto relativo al Bando periferie”, boccia invece il comma 140 dell’art. 1 Legge 232/2016, cioè la legge di bilancio dello stato per il 2017, comma con il quale veniva istituito un fondo pluriennale per una pluralità di interventi dalle infrastrutture ai trasporti, e tra questi, anche quelli relativi al c.d. Bando periferie. E boccia la norma non perché riserva i fondi solo alle città capoluogo, come erroneamente affermato dal Governo, ma per mancata previsione di preventivo passaggio ed intesa nella conferenza Stato/Regioni, cioè per un vizio procedurale. Della “questione capoluoghi” nella Sentenza non c’è la minima traccia: basta leggerla.
  • Le somme sono del tutto spendibili per due principali motivi: 1) la stessa Sentenza della Corte Costituzionale in conclusione afferma testualmente: “si precisa che la dichiarazione di illegittimità costituzionale NON produce effetti sui procedimenti in corso qualora questi riguardino detti diritti” 2) Volendo superare ogni dubbio, anche il più giuridicamente infondato, bastava e basta inserire al posto dell’emendamento votato al Senato un altro che “sani” il vizio procedurale rilevato e cioè introduca nella norma la preventiva intesa della Conferenza Stato/Regioni, con contestuale immediata convocazione della conferenza stessa come richiesto già dall’Anci nazionale.

esprime

forte preoccupazione per il mancato rispetto dei patti sottoscritti tra Governo e Enti Locali, tale da pregiudicare gravemente la realizzazione di progetti prioritari per i quartieri di Bologna e la vivibilità della nostra città.

chiede al Sindaco e alla Giunta

di adoperarsi con ogni mezzo per sensibilizzare i parlamentari eletti nel nostro territorio e di conseguenza il Governo affinchè alla Camera rivedano il decreto Milleproroghe nelle parti considerate in premessa al fine di salvaguardare merito, tempi e modi del Piano Periferie alla luce dei progetti selezionati tramite bando e convenzioni successive.

F.to: C. Mazzanti, E. Leti, F. Mazzoni, V. Zanetti, S. Lembi.