Lunedì 9 maggio 2022 la consigliera comunale PD Roberta Toschi è intervenuta ad apertura di seduta in Consiglio comunale relativo all’aiuto ai Pronto Soccorso dal Territorio.
Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/PhCj1UZfCX4
Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento della consigliera Roberta Toschi : 1h21min31sec
Di seguito il testo dell’intervento in aula:
Non appena il morso della pandemia Covid si sta un po’ allentando, ecco il riaccendersi delle proteste per i tempi di attesa in Pronto Soccorso, la vita torna a scorrere ripartendo proprio dove l’avevamo lasciata…ad una Sanità Pubblica che necessita di una profonda riforma culturale ed organizzativa, per essere sostenibile ed appropriata.
Il problema della continua pressione nei Pronto Soccorso, degli accessi non urgenti e dei tempi d’attesa è senza dubbio articolato e multifattoriale, e non è sicuramente patrimonio esclusivo di Bologna, bensì è un tema caldo in tutto il Paese, infatti come tale richiede un approccio che tenga conto della complessità della soluzione.
E la complessità è tale che non possiamo certo immaginare che un’unica misura possa essere risolutiva, sicuramente è necessario programmare una serie di step progettuali, perciò ben vengano soluzioni rapide di rinforzo sia remunerativo che quantitativo in termini di personale sanitario, impiegato per far fronte alle carenze attuali nella gestione delle emergenze, e ben vengano anche le misure organizzative di decompressione, che prevedono la gestione di casi di minore gravità o specialistici, in ambiti e con risorse dedicate, come in parte già si fa con i percorsi Fast in uso.
Ed è assolutamente doverosa, anche se avrà le sue benefiche ricadute nel medio periodo, un’adeguata programmazione della formazione dei medici e degli operatori sanitari, in base alle reali necessità del Sistema, mentre è di necessaria attualità ogni intervento rivolto ad una loro piena valorizzazione, che renda attrattivo il ruolo di chi si occupa di emergenza, a fronte dell’innegabile impegno e dedizione richiesti.
Ma se l’obiettivo finale che vogliamo perseguire prevede che le misure, spesso palliative di oggi, si trasformino in soluzioni stabili, è indispensabile avere la forza e il coraggio, sfruttando le condizioni attuali di investimento economico (PNRR) e normativo (DM 71 e altri), per riorganizzare la Sanità Territoriale tutta, partendo dal ruolo della Medicina Generale fino alle Case della Salute, presto Case della Comunità, affinché, dotate di tutte le professioni sanitarie e tecnologie adeguate, possano diventare veramente il luogo di prossimità, vicino, conosciuto ed accessibile, in cui le persone possono trovare le risposte che cercano, senza dover entrare nell’ormai troppo frequente passaggio di lunghe attese in Pronto Soccorso, a competere con la contemporanea gestione dei bisogni di persone in situazione di urgenza o di emergenza.