Lunedì 13 marzo 2023 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro é intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale sul tema dello Spid e dell’utilizzo da parte di tutta la popolazione adulta.
Qui è disponibile il video della discussione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Transizione digitale e SPID : a che punto siamo
Riprendo velocemente la breve lettera uscita sulla stampa locale pochi giorni fa, in cui un’ anziana signora ha sottolineato le difficoltà che ha nell’utilizzo dei servizi sanitari digitali. Questa lettera è stata riproposta al Question time di venerdì scorso per porre all’Assessore Bugani domande specifiche su quanto si sta facendo in Comune. Con l’occasione l’Assessore ha potuto rappresentare esaustivamente quanto si sta facendo a Bologna, valorizzando anche tutte le progettualità in essere, il lavoro con il tavolo sul contrasto al digital divide, il lavoro di approfondimento del consiglio comunale su questo specifico tema e il percorso che l’amministrazione sta portando avanti con la Regione e la Città metropolitana per utilizzare al meglio le risorse PNRR. Ringrazio l’Assessore e i consiglieri che venerdì scorso hanno posto le domande, perché innanzitutto è importante tenere il punto sulla transizione digitale. Trattandosi inoltre di un tema trasversale fondamentale , la transizione digitale va monitorata e non solo a livello locale perché come più volte abbiamo ribadito, il tema del raccordo sul piano locale, regionale, nazionale e europeo è imprescindibile ed è imprescindibile in questo momento tenere l’attenzione su quelle che sono le attuali linee di indirizzo e scelte del Sottosegretario Butti e del Governo, perché ad oggi sono veramente un’incognita e un elemento di forte preoccupazione. Lo abbiamo già detto in altre occasioni , il governo ha tolto un Ministero che gestiva il 27 %delle risorse PNRR sulla transizione digitale e ancora non sono state emanate le linee guida sulla delega dell’identità digitale; ma soprattutto – tema più discusso di questi giorni- di fronte a 34 milioni di cittadini che in Italia utilizzano lo spid non si capisce ancora se e come il Governo nel lungo periodo vorrà sostituirlo.
Vista la preoccupazione diffusa su un impostazione che stanno adottando a livello nazionale, in termini di accompagnamento e investimento, invierò oggi stesso una richiesta di udienza conoscitiva sullo SPID e sulle misure che il Governo intende adottare, invitando a partecipare i parlamentari che si interessano del tema della transizione digitale e altri attori interessati.