Venerdì 22 dicembre 2023 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno 377.27 sulle strategie di accessibilità digitale attraverso la sistematizzazione di un percorso di monitoraggio e valutazione d’impatto, presentato dalla consigliera comunale PD Antonella Di Pietro e firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Michele Campaniello, G. De Giacomi, G. Bernagozzi, L. Bittini, C. Ceretti, F. Cima, M. Gaigher, M. De Martino, R. Fattori, R. Iovine, C. Mazzanti, R. Monticelli, V. Naldi, Marco Piazza, M. Santori, R. Toschi.
Di seguito il testo dell’ordine del giorno 377.27 approvato e il testo di presentazione in aula.
Tramite link è disponibile il comunicato stampa sull’approvazione del Dup.
Tutta la documentazione del Bilancio è disponibile nella pagina specifica del Comune di Bologna dedicata al Bilancio preventivo, nonché in quella sul Documento Unico di Programmazione (DUP).
Intervento in aula:
Nei giorni scorsi sono intervenuta sul DUP per portare il mio contributo attraverso un Ordine del giorno sul divario digitale, oggi intervengo per sottolineare degli aspetti di questo bilancio perché credo che sia giusto ribadirli in quanto confermano che la nostra Amministrazione, malgrado sia evidente l’insufficienza delle risorse su scala nazionale, malgrado siano evidenti i tagli apportati dal Governo (ho perso il conto delle manifestazioni di protesta che sono state promosse e a cui ho partecipato), malgrado il caro vita, gli effetti disastrosi della pandemia e dell’alluvione, per tutte le difficoltà legate a non risposte o risposte inadeguate del Governo, nonostante tutto, la nostra Amministrazione continua a lavorare per garantire e mantenere un livello dei servizi, sociali educativi, alla persona adeguato. E questo è un punto fondamentale perché delinea una differenza netta tra una strategia di Governo e una strategia locale. Si vede chiaramente da questo bilancio, la nostra amministrazione lo fa valorizzando e coinvolgendo soggetti del volontariato, del terzo settore e della società civile. Un lavoro che è assolutamente in continuità con la nostra tradizione bolognese, che nel tempo e storicamente, attraverso una strategia amministrativa chiara, ha sempre saputo promuovere la sussidiarietà, la solidarietà e politiche sociali rispondenti ai diversi bisogni. Tutto questo è sempre stato promosso con strategie innovative. Cito ad esempio le esperienze di contrasto alle povertà sociali, alimentari e abitative realizzate attraverso il modello della co – progettazione, o il regolamento dei beni comuni, che negli anni precedenti a questo mandato ha reso Bologna un fiore all’occhiello e un’apripista a livello nazionale e Europeo. E quale è il valore più grande che ha prodotto questo regolamento che ha sancito la possibilità ai cittadini e a gruppi informali di prendersi cura del territorio? Quello di aver favorito la costruzione dei legami sociali. E i legami sociali sono l’elemento fondamentale per il benessere delle persone. Perché lo dico? Per sottolineare che tale strategia è stata implementata in questo mandato con il patto con il terzo settore e il nuovo regolamento del Comune di Bologna, proprio per salvaguardare e valorizzare la ricchezza del capitale umano sociale e relazionale della nostra città.
E tutto questo lavoro risponde a una necessità, quella di contrastare la solitudine e l’isolamento. E ora va fatto più che mai, soprattutto nei tempi in cui viviamo, difficili complessi e talvolta dolorosi per tanti, tempi caratterizzati da denatalità precarietà, allungamento della vita. Ma l’allungamento della vita, di per sé, va letto come una grande conquista, ma allo stesso tempo è una grande sfida perché per far si che sia davvero una grande conquista è fondamentale mettere in atto politiche che possano garantire alle persone salute e benessere, e non riguarda solo gli anziani ma tutto l’arco della vita, tutte le generazioni, e tutte le fragilità e in tal senso vanno rafforzate politiche di accompagnamento e sostegno ai caregivers e a generazioni schiacciate. A proposito, ci tengo a sottolinearlo, noi quando pensiamo a caregiversi pensiamo ad adulti, familiari, operatori professionisti, ma ci sono anche tanti giovani invisibili che sono caregivers di familiari con un carico addosso enorme. E quindi per far si’ che la longevita’ sia una conquista, e per garantire una vita in salute e di qualita’ a tutti, dobbiamo creare le condizioni per incidere su determinanti sociali che rappresentano fattori di svantaggio e disuguaglianze ( e questi fattori sono il basso livello di istruzione, la poverta’ sociale, economica, la disoccupazione, la precarieta’ abitativa e l’ assenza di reti familiari), perché incidere su questi fattori significa incidere sullo sviluppo delle persone. E quindi tutte queste grandi sfide richiedono strategie adeguate. E non è un caso che il nostro bilancio investa nella presa in carico comunitaria e nella partecipazione, perché la presa in carico comunitaria e la partecipazione, il coinvolgimento, l’analisi e il raccordo con i diversi soggetti e le diverse risorse è fondamentale, sia per colmare il vuoto delle risorse nazionali sia per restituire il tutto a una dimensione collettiva, dove la salute e il benessere delle persone non vanno visti come aspetti individuali, ma collettivi. E in questo senso non è un caso che si stia lavorando al ripensamento di modelli che oggi non bastano piu’, al potenziamento di politiche di prossimita’.
Le stesse case di comunita’ vanno nella direzione di rafforzare l’alleanza tra sanita’ sociale educazione e terzo settore, la stessa territorializzazione è una strategia che vuole avvicinare sempre piu’ i cittadini ai servizi, lo stesso approccio multidisciplinare, dove l’ente locale assume sempre piu’ il ruolo di un’agenzia capace di orchestrare nel territorio rappresenta una strategia chiara; la stessa strategia locale e metropolitana che sta cercando di innovare il paradigma va in questa direzione: sempre piu’ si sta lavorando per far si’ che il concetto di volontariato e terzo settore venga ampliato e inserito all’interno di una discussione che ponga al centro l’economia sociale, che superi la divisione tra profit e non profit, per avanzare una visione in cui sempre piu’ l’economia deve essere contaminata dall’economia sociale, proprio per contrastare le disuguaglianze, prevenire disagi e promuovere lo sviluppo della persona, riconoscendo sempre piu’ nella societa’ il ruolo del volontariato. E questa visione comprende tutte le generazioni e lo dico anche pensando al disagio giovanile e al lavoro che la nostra amministrazione sta facendo per rafforzare alleanze tra scuola educazione famiglia sociale e in un momento in cui vediamo quanto le disuguaglianze si acuiscono quando le persone sono prive di reti familiari e sociali; in un momento in cui il ruolo delle alleanze e del confronto con la sanita’ e la salute mentale sono fondamentali . Tutto questo per dire che servono strategie per contrastare le disuguaglianze e per produrre equita’ e giustizia sociale e il modello di amministrazione condivisa e le strategie di partecipazione vanno in questa direzione. Pensiamo al lavoro che si sta facendo nelle Case di Quartiere, luoghi fisici in cui promuovere intergenerazionalita’, prossimita’ opportunita’ solidarieta’, pensiamo a quanto sia importante l’economia sociale per il superamento dell’individualismo e la ricostruzione di una dimensione collettiva, perché questo modello è fondamentale per prevenire e contrastare disagi. Purtroppo sarebbe tutto piu’ agevole e organico se il Governo la smettesse di pensare che la sanita’ e il welfare sono un costo ma capisse finalmente che sono un investmento sul futuro delle persone.
Ma al contempo è importante ricordarci che Bologna è questa, citta’ inclusiva e solidale, grazie a una politica organizzata aperta concreta e reale.
ORDINE DEL GIORNO
SULLE STRATEGIE DI ACCESSIBILITA’ DIGITALE ATTRAVERSO LA
SISTEMAZIONE DI UN PERCORSO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE D’IMPATTO,
PRESENTATO DALLA CONS.RA DI PIETRO ED ALTRI IN DATA 14 DICEMBRE 2023
collegato all’Odg 377 – DC/PRO/2023/81
Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che
– In coerenza con quanto sancito dall’Unione Europea che definisce la transizione digitale una priorità per gli stati membri che entro il 2030 devono dotare l’80% delle persone di competenze digitali, i comuni e il nostro Comune in particolare, da avvio mandato stanno mettendo in campo azioni e strategie per ridurre il digital divide e accompagnare il processo di accessibilità digitale a favore dei soggetti anziani e più fragili che presentano difficoltà con l’utilizzo delle tecnologie digitali;
– Il Comune di Bologna, tra il 2022 e il 2023 ha partecipato alle opportunità PNRR per il coinvolgimento e l’attivazione del servizio civile digitale con la realizzazione di 2 progetti per supportare attraverso presidi diffusi la facilitazione digitale;
– Il Comune di Bologna, a partire dall’avvio del mandato amministrativo e attraverso il settore di Innovazione digitale, ha consolidato e mantenuto attivo nel confronto e nel raccordo il tavolo sul contrasto al digital divide composto da soggetti pubblici legati a settori dell’amministrazione e del privato sociale e che tale collaborazione ha favorito la realizzazione di una mappa dei luoghi in cui vengono svolte le attività di supporto digitale;
– Con il processo di accelerazione digitale provocato dalla pandemia, tra il 2022 e 2023 si è assistita ad una crescita esponenziale e continuativa di nuove esperienze di facilitazione, supporto e formazione digitale, proposte da terzo settore, privato sociale e società civile in autonomia o in collaborazione con enti pubblici;
– tra i luoghi accreditati per la creazione dello spid e il fascicolo sanitario elettronico gratuito, sono state inserite nel corso dell’anno anche le farmacie;
– Il Comune di Bologna, attraverso la Scuola Achille Ardigò ha attivato un corso base per accreditare gli sportelli URP all’attivazione del fascicolo sanitario elettronico;
– nel contesto cittadino e metropolitano si sta svolgendo un’azione di sensibilizzazione importante sul tema anche attraverso il festival delle tecnologie e manifestazioni mirate ad approfondire le pratiche volte a ridurre le disuguaglianze digitali;
– Il Comune di Bologna ha partecipato al bando regionale relativo alle risorse PNRR sulla facilitazione digitale e tra il 2023 e il 2024, come è stato condiviso nell’ambito dell’ultimo incontro del tavolo sul contrasto al digital divide, verrà avviato un percorso di co progettazione rivolto a Case di Quartiere e ETS per l’attivazione, attraverso l’utilizzo di risorse pari a 325.000 euro, di 10 punti di facilitazione digitale;
– tale percorso ha durata biennale.
Considerato che
– Il suddetto percorso di co progettazione relativo al bando regionale e alle risorse PNRR ha coinvolto nella costruzione dell’iter l’area Quartiere, Terzo Settore, Amministrazione condivisa e il Comitato d’Impulso attivato nell’ambito dell’amministrazione condivisa e in termini di co-programmazione il tavolo sul contrasto al digital divide;
– Nell’ambito delle progettualità finanziate dal PNRR sono previsti e da prevedere strumenti di monitoraggio e valutazione;
– Nell’ambito del confronto con il tavolo è emersa la necessità di cogliere le diverse opportunità finanziarie e progettualità in campo per monitorare e valutare in maniera organica e in una cornice più ampia che includa tutte le esperienze l’impatto delle azioni e di apportare in maniera costante aggiornamenti e migliorie alla mappa realizzata;
-Le procedure digitali mutano velocemente e richiedono un’attenzione costante per garantire alla cittadinanza sicurezza e accessibilità.
Tutto ciò premesso
Invita il Sindaco e la Giunta
– A rafforzare strategie organiche di monitoraggio e valutazione attraverso la definizione di una cabina di regia comprendente i settori di Innovazione digitale, Quartieri Terzo settore e Amministrazione condivisa, comitato d’impulso e figure del tavolo sul contrasto al digital divide;
– A potenziare processi di raccolta informazioni e strutturazione dei dati legati alla mappa digitale e ai bisogni dei cittadini;
– A valorizzare le opportunità, le risorse e le collaborazioni presenti nell’amministrazione e nel tavolo sul contrasto al digital divide per potenziare l’accessibilità e la sistematizzazione delle esperienze in atto;
– A garantire un processo di aggiornamento sugli strumenti, le risorse e le azioni in campo.
F.to.: A. Di Pietro (Partito Democratico), M. Campaniello (Partito Democratico), G. De Giacomi (Partito Democratico), G. Bernagozzi (Partito Democratico), L. Bittini (Partito Democratico), C. Ceretti (Partito Democratico, F. Cima (Partito Democratico), M. Gaigher (Partito Democratico), M. De Martino (Partito Democratico), R. Fattori (Partito Democratico), R. Iovine (Partito Democratico), C. Mazzanti (Partito Democratico), R. Monticelli (Partito Democratico), V. Naldi (Partito Democratico), M. Piazza (Partito Democratico), M. Santori (Partito Democratico), R. Toschi (Partito Democratico), D. Begaj (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), G. Tarsitano (Matteo Lista Lepore Sindaco), S. Negash (Matteo Lepore Sindaco). F. Diaco (Anche Tu Conti).