Lunedì 19 maggio 2025 il consigliere comunale PD Marco Piazza ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Scomparsa di Luigi Lepri, grande perdita per la città”.
E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.
Il comunicato stampa sul ricordo è disponibile a questo link.
L’intervento del consigliere delegato alla Cultura popolare Marco Piazza.
“Domenica mattina Bologna ha perso il più grande cultore e studioso della lingua bolognese. Luigi Lepri, se ne è andato a 87 anni.
Fu valente servitore di Bologna lavorando al fianco dei sindaci Renato Zangheri e Renzo Imbeni. È stato autore, giornalista, linguista, conduttore radiofonico, animatore di spettacoli. Ma è stato soprattutto un appassionato e competente divulgatore della lingua bolognese e promotore della sua miglior tradizione. Tanto da farsi chiamare Gigén Lîvra, il suo nome in bolognese.
Ci lascia un’eredità preziosissima frutto di una vita dedicata alla salvaguardia della nostra lingua locale: libri, pubblicazioni e soprattutto il dizionario Bolognese-Italiano che Lepri ha redatto insieme a Daniele Vitali e che costituisce e costituirà il punto di riferimento per la lingua Bolognese.
Il lavoro di Gigén Lîvra contribuirà in modo decisivo alla salvaguardia della lingua di Bologna, che lui ha saputo codificare in modo chiaro dirimendo dubbi fino a chiarire (sempre con ricerche storiche e documentate) persino la sfumatura giusta tra le tante esistenti. Ha saputo anche mantenere vivo il bolognese con le sue pubblicazioni e anche divulgarlo con capacità nei frequentatissimi corsi di dialetto.
Tutto questa passione e impegno perché Gigén Lîvra aveva chiara non solo l’importanza storica della lingua Bolognese, ma anche il valore culturale, la straordinaria capacità di coesione, la potenza di un simbolo identitario e soprattutto la capacità di inclusione della lingua Bolognese quale strumento formidabile per tutti coloro che vogliono far parte della nostra comunità cittadina.
Proprio per questo impegno e imponente lavoro di conservazione e divulgazione, gli fu conferito il 15 marzo 2019 il Nettuno d’Oro.
Quel venerdì pomeriggio io ero presente qui, in questa sala strapiena del Consiglio Comunale, ne conservo ancora un bellissimo ricordo, video e tante foto. Fausto Carpani e il gruppo Emiliano animarono la cerimonia e devo dirvi che non ho mai visto la sala del Consiglio così movimentata e piena d’energia.
Insieme a Luigi Lepri quel venerdì pomeriggio, entrò qui in Consiglio Comunale lo spirito Petroniano più genuino che Gigén rappresentava e che lo seguiva ovunque. Lo spirito di Bologna dotta e allegra, che sa coniugare studi, ricerche e impegno con divertimento,
gioia e anche tanta umanità e generosità.
Personalmente ho avuto la fortuna di conoscere Luigi Lepri oltre 10 anni fa. Collaborava al Lunario Bolognese già da prima che me ne occupassi io e ho avuto modo di apprezzare la sua competenza, la sua precisione, la sua immensa disponibilità guidata dalla
passione. Ma soprattutto posso testimoniare anche la sua modestia. Non credo fosse pienamente consapevole del suo grande valore. O forse lo era, ma tendeva a nasconderlo e minimizzare. Per esempio, non voleva essere chiamato professore, titolo che io
mi ostinavo a tributargli perché secondo me lo meritava appieno per le sue competenze frutto di anni di studio e ricerche. Mi diceva “Basta Luigi Lepri”.
Anche dopo li conferimento del Nettuno D’Oro minimizzava il suo valore per esempio, rifiutò quando gli proposi di dedicargli una pubblicazione in occasione di quell’importante riconoscimento.
Davvero una persona anche umanamente preziosa. La definirei, pienamente bolognese in tutte le sue accezioni: dotta, allegra ma anche solidale, disponibile e generosa. Ecco posso dire che Luigi Lepri, nel suo amore per la città, ne era anche (a pieno titolo) un simbolo vivente del suo spirito.
Oggi dalla sala del consiglio comunale dove ho avuto l’onore ed il piacere di vederti premiato sei anni fa, voglio dirti un grande grazie per il tantissimo che ha fatto per la nostra città per la tua amata Bologna. So già che il tuo lavoro Luigi, resterà e segnerà la cultura
della città per molti anni.
Grazie Gigèn davvero di cuore dalla tua amata Bologna che non ti dimenticherà mai.
Chiedo alla presidenza di invitare il Consiglio a un minuto di silenzio”.
Il Consiglio comunale ha osservato un minuto d silenzio.