Lunedì 19 maggio 2025 la consigliere comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento.

Dal 14 maggio scorso al 13 ottobre 2025, al Museo archeologico di Bologna è possibile visitare la mostra ” Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini” . Un progetto espositivo ideato e curato dall’associazione Serendippo, in collaborazione con il museo Archeologico. Un’indagine che intreccia fotografia, archeologia e riflessione antropologica, ricostruendo una dimensione femminile autentica e multiforme, capace di legare aspetti corporei, relazionali e esperenziali.

In un dialogo tra storia antica e contemporanea, il progetto spinge i visitatori a riflettere su come nel tempo si è costruita la figura della donna e su come ancora oggi si debba lavorare per superare stereotipi. La mostra è arricchita da una pubblicazione a cura dell’associazione e da un ricco programma di conferenze, incontri e performance che ospiteranno anche artisti internazionali.

La scorsa settimana ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione. In quella sede ho potuto ringraziare per conto dell’amministrazione comunale il Museo Civico per il prezioso lavoro chiave che ha svolto attraverso la direttrice e il suo staff femminile, valorizzati anche nella mostra e per l’importante offerta culturale ed educativa che quotidianamente garantisce. Con l’occasione ho rinnovato la gratitudine alla fotografa Maria Paola Landini-nota anche per la sua importante storia di medico e virologa, per l’ archivio fotografico che ha messo a disposizione e per il lavoro scrupoloso di una vita.

Ho ringraziato Etta Polico e con lei tutta l’associazione Serendippo, per la costante capacità di cogliere e accompagnare attraverso l’arte pubblica le trasformazioni sociali e per l’impegno di sempre nei confronti degli ultimi, della collettività e di un’idea di comunità solidale da preservare.
In particolare questa mostra ha impegnato per più di un anno lo staff del museo, l’autrice e l’associazione. Il risultato è il frutto di una collaborazione orizzontale che ha saputo rafforzare il legame tra ricerca e rappresentazione e la mostra è di grande rilievo. Invito tutti a visitarla.