Lunedì 29 aprile 2025 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno, firmato tra l’altro dalla consigliera comunale PD Giorgia De Giacomi e dal consigliere comunale PD Franco Cima e sostenuto da tutti i gruppi di maggioranza con cui si chiede al Governo e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il ripristino delle risorse tagliate dalla Legge di Bilancio 2025 per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, per l’attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030 e per la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

ORDINE DEL GIORNO TESO AD IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA AFFINCHE’ RICHIEDANO AL GOVERNO IL RIPRISTINO DELLE RISORSE GIÀ ASSEGNATE A PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA E L’EFFICIENTAMENTO DELLA RETE VIARIA PROVINCIALE

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che:

E’ notizia di questi giorni che la Legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) e il Decreto Milleproroghe (D.L. 27 dicembre 2024, n. 202, convertito con modificazioni dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15) hanno operato una drastica riduzione delle risorse già assegnate a Province e Città Metropolitane per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento della rete viaria provinciale, con un taglio complessivo pari a 1,7 miliardi di euro.

Sempre la Legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207), ha definanziato anche ulteriori fondamentali voci di investimento per i Comuni in materia di sicurezza stradale e mobilità sostenibile, in particolare:

– oltre 46 milioni di euro che erano destinati a finanziare, tra il 2025 e il 2028, i programmi di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS 2030), ai sensi dell’art. 32 della legge 144/1999, cioè gli interventi che avrebbero dovuto contribuire all’obiettivo di dimezzare, cioè ridurre del 50%, il numero di morti sulle strade nel 2030 rispetto al 2019 (l’ultimo dato disponibile è -5%, in 5 anni sul decennio);

– 47 milioni di euro che erano stati stanziati dalla legge 160/2019 per gli anni 2025-2026, per finanziare la progettazione e la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane da parte dei Comuni, al fine di dare attuazione alle previsioni di potenziamento della rete infrastrutturale ciclabile in ambito urbano contenute nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica e nei Biciplan approvati dagli enti locali, ai sensi della legge 2/2018.

Considerato che:

I fondi per la manutenzione delle strade provinciali erano stati stanziati in precedenza dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205, con l’obiettivo dichiarato di sostenere un programma decennale di investimenti per la sicurezza della rete stradale provinciale e per il recupero di un gap infrastrutturale accumulato negli anni precedenti.

I tagli previsti riguarderanno in particolare il biennio 2025-2026, con una riduzione di 385 milioni di euro, pari a oltre il 70% delle risorse previste per il solo 2025, che si somma a tagli ulteriori di 275 milioni per il 2029 e a una riduzione complessiva del 50% delle risorse previste fino al 2036, già assegnate e in larga parte oggetto di progettazione e programmazione da parte degli enti locali.

Come immediatamente denunciato dall’Unione delle Province d’Italia (UPI), questi tagli stanno bloccando cantieri già progettati e finanziati, in alcuni casi già appaltati e avviati, con ripercussioni immediate sulla sicurezza stradale, sulla continuità delle opere pubbliche e sulla credibilità delle amministrazioni locali.

Considerato inoltre:

L’impatto sulla sola Regione Emilia-Romagna sarà di 71,5 milioni di euro entro il 2028, passando dagli iniziali 137,5 milioni a 66 milioni, colpendo in modo trasversale tutte le Province.

La città di Bologna vedrà una inaccettabile riduzione del 70% nel biennio 2025-2026, passando da 9.808.325 € di risorse assegnate a 2.942.498 € di risorse rimanenti, e del 48% per gli anni dal 2025 al 2028 con un passaggio da un totale di 24.520.813 € di risorse totali assegnate a un totale di poco superiore alla metà (12.750.823 €). Si tratta di un taglio che risulta ancora più drastico se considerato che già a partire da quest’anno il Ministero andrà a sottrarre 3.120.727 €, che si sommano ai 356.520 € già tagliati con l’ultima finanziaria, dai 4.904.000 € annui previsti dal MIT e he rappresentano il cuore della manutenzione stradale della nostra città. Facendo così passare i fondi a disposizione per gli interventi di manutenzione stradale da quasi 5 milioni di euro a meno di un milione e mezzo (1.426.000 €), risorse attualmente congelate dal momento che non è ancora stato formalizzato il taglio.

Il Presidente dell’UPI Emilia-Romagna ha parlato apertamente di una “scelta incomprensibile e scellerata”, respingendo la decisione del Governo e denunciando come “inaccettabile” il fatto che i tagli per il 2025 siano stati comunicati a progettazioni già avviate e a procedure di gara in corso, generando danni tecnici, finanziari e amministrativi per gli enti provinciali.

Valutato che:

Nel nostro contesto locale, tutti i tagli rischiano di andare fortemente a depotenziare e danneggiare quelle misure legate agli obiettivi di sicurezza stradale e mobilità sostenibile,
a partire dalla Città 30, che come Amministrazione abbiamo sottolineato la grande importanza a partire dalle linee di mandato e nelle misure attuative.

IMPEGNA, PERTANTO, IL SINDACO E LA GIUNTA:

– a richiedere al Governo e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il ripristino delle risorse tagliate dalla Legge di Bilancio 2025 per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, per l’attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030 e per la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane secondo il Piano Generale della Mobilità Ciclistica e i Biciplan locali;

– a sostenere politicamente e istituzionalmente ogni azione dell’UPI e dell’ANCI affinché sia affermato il diritto dei territori e della città a disporre delle risorse necessarie per garantire l’incolumità pubblica sulle strade e la continuità degli investimenti pubblici in materia di sicurezza stradale e mobilità sostenibile;

– a sostenere in sede nazionale, di concerto con tutti gli Enti locali coinvolti da simili tagli, la necessità di una riforma strutturale della governance della viabilità provinciale in
grado di garantire risorse stabili, competenze chiare e strumenti operativi certi, nonché la necessità di un sistema stabile e certo di finanziamento dei programmi di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, del Piano Generale della Mobilità Ciclistica e dei Biciplan metropolitani e comunali, per gli interventi di competenza locale.

f.to: Simona Larghetti, Detjon Begaj, Porpora Marcasciano, Giorgia De Giacomi, Franco Cima, Giacomo Tarsitano, Siid Negash, Filippo Diaco.