Lunedì 7 aprile 2025 il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sulla lotta alle mafie e la riforma della giustizia, presentato dalla consigliera comunale PD Isabella Angiuli e firmato dal gruppo consiliare Lepore sindaco e dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Maurizio Gaigher, Giulia Bernagozzi, Antonella Di Pietro, Loretta Bittini, Rita Monticelli, Vincenzo Naldi, Roberta Toschi, Claudio Mazzanti, Franco Cima, Roberto Iovine, Marco Piazza.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

ORDINE DEL GIORNO TESO A PRENDERE POSIZIONE NEI CONFRONTI DELLA LEGGE DI MODIFICA DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI E PIU’ IN GENERALE NEI CONFRONTI DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA NORDIO

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso che

In data 19 marzo 2025, la Camera dei deputati ha approvato, in via definitiva, il progetto di legge “Modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione” (A.C. 2084).

Contestualmente sta prendendo forma una riforma della giustizia che abroga il reato di abuso d’ufficio, rimodula il traffico di influenze, limita l’uso e la pubblicazione delle intercettazioni, rafforzando la segretezza delle comunicazioni tra imputato e difensore con divieti specifici e sanzioni per violazioni e vieta la pubblicazione estesa per garantire riservatezza, riduce i poteri della Corte dei Conti, interviene sulle misure cautelari, garantendo un preavviso la riduzione dei poteri della Corte dei Conti, riforma le misure cautelari, notificando la misura alla persona sottoposta alle indagini preliminari e al suo difensore almeno cinque giorni prima di quello fissato per il compimento dell’atto;

Il provvedimento di modifica della disciplina delle intercettazioni, composto da un solo articolo, introduce il limite massimo di durata di 45 giorni limitando sensibilmente l’efficacia delle indagini.

Considerato che

Le opposizioni in parlamento hanno denunciato il rischio gravissimo che il cosiddetto DDL Zanettin diventi un enorme regalo ai criminali, rendendo più difficile perseguire reati gravissimi come l’omicidio, la violenza sessuale, le violenze in famiglia, quelle sui minori, i sequestri di persona, il reato di stalking, soltanto per fare alcuni esempi.

Considerato Inoltre

Che anche l’ANM, attraverso le parole del Presidente Cesare Parodi, ha espresso preoccupazione sul disegno di legge dichiarando che rende più difficile per reati come le rapine, le violenze sessuali, i maltrattamenti sui minori in ambito familiare l’accertamento della verità e ci ricorda che è “grazie alle intercettazioni che molte volte si individuano elementi fondamentali per le indagini , che altrimenti non sarebbe possibile avere”. E dunque “la riforma è una scelta che potrebbe avere un impatto negativo su molte indagini”

Che in questi due anni e mezzo il governo Meloni è intervenuto sul delicatissimo settore della Giustizia innumerevoli volte, e sempre con provvedimenti disorganici, parziali, insufficienti, ideologici, incoerenti come il  decreto rave, il decreto Cutro, il decreto giustizia del 2023, il decreto Caivano, la riforma della prescrizione, l’abolizione dell’abuso di ufficio, il decreto carceri, il ddl sicurezza, la separazione delle carriere.

tutto ciò premesso esprime

una forte preoccupazione nei confronti della narrazione che il Governo sta facendo della bontà di queste riforme

ritiene

che queste riforme rappresentino un danno per la collettività tutta

valuta

queste riforme come un errore gravissimo (a partire dalla modifica sulle intercettazioni) poiché anche in caso di reati gravissimi come l’omicidio celano sotto il paravento della tutela della privacy un vero e proprio indebolimento degli strumenti a disposizione del Pubblico Ministero, rendendo di fatto ancor più difficile la lotta alla criminalità e ai reati gravissimi quali l’omicidio, le violenze sessuali, i maltrattamenti in famiglia, le violenze sui minori;

e impegna, pertanto, il Sindaco e la Giunta

a proseguire nel promuovere la storia recente di questo Paese di lotta alle mafie e alla criminalità;

a proseguire nel porre in essere tutte le azioni necessarie per contrastare la diffusione delle mafie e della criminalità organizzate nel contesto economico e sociale cittadino;

a diffondere una cultura giuridica affinché sia universalmente nota la capacità di alcune norme di legge di combattere sul piano sostanziale mafie e criminalità e di come, alcune modifiche normative, di fatto indeboliscano enormemente l’efficacia della lotta alle mafie.

F.to I. Angiuli (Gruppo PD), M. Gaigher (Gruppo PD), G. Tarsitano, G. Bernagozzi (Gruppo PD), A. Di Pietro (Gruppo PD), L. Bittini (Gruppo PD), R. Monticelli (Gruppo PD), V. Naldi (Gruppo PD), R. Toschi (Gruppo PD), C. Mazzanti (Gruppo PD), F. Cima (Gruppo PD), R. Iovine (Gruppo PD), M. Piazza (Gruppo PD),  S. Negash (Lista Lepore Sindaco).