Lunedì 12 giugno 2023 la consigliera comunale PD Cristina Ceretti ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo “Legge sulla non autosufficienza: il Governo non perda tempo nella scrittura dei decreti attuativi, nel trovare le risorse per finanziare l’assegno di invalidità e per pagare la badante, sui progetti PNRR dedicati”

Qui è disponibile il video della presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento:

Gentile Presidente
Si calcola che in Italia siano coinvolte più di 10 milioni di persone tra non autosufficienti, familiari e operatori sociosanitari dedicati.
Finalmente dopo che per 26 anni abbiamo provato ad approvare una legge sulla non autosufficienza, con 17 tentativi di cui alcuni hanno una impronta nettamente bolognese (penso alla proposta del prof. Carlo Hanau del 2002, la proposta del governo Prodi del 2006, della sottosegretaria Guerra 2012…)., nello scorso marzo è stata approvata la riforma, la Legge 33, nata da una proposta approvata dal Governo Draghi, grazie al lavoro di confronto e di collaborazione tra tanti Ministeri e attori sociali, come la Rete per la non autosufficienza, e con l’apporto fondamentale dei Ministri Speranza e Orlando.
Cambiano molte cose ma occorre essere vigili perché ancora tanto c’è da fare per la piena attuazione della legge.
Qualche giorno fa Milena Gabanelli (nel suo Data Room) ha spiegato molto bene le novità introdotte e gli ambiti da vigilare. Vorrei sottoporli alla vostra attenzione.
Vi sintetizzo cosa cambierà la riforma quando sarà pienamente attuata dai decreti legislativi e finanziata.
1) Oggi serve ogni volta una domanda diversa per chiedere l’invalidità civile, l’indennità di accompagnamento o i benefici collegati alla legge 104. Con la piena attuazione della riforma ci sarà una valutazione nazionale unica che garantirà l’accesso simultaneo a tutte le prestazioni a cui si ha diritto in base alla gravità.
2) Oggi servono ulteriori domande:
All’ASL per l’assistenza domiciliare integrata (infermiere in casa), l’accesso  alle strutture semidiurne, le protesi e pannoloni. Ai servizi sociali per i voucher per l’assistenza domiciliare (sad)
Con l’attuazione della riforma la valutazione nazionale unica sarà trasmessa alle unità di valutazione multidimensionale locali  non serviranno altri documenti, giri, valutazioni. Sarà tutto più snello.
3) Oggi la cifra è uguale per tutti (527 ero al mese di indennità di accompagnamento), il livello di gravità di disabilità non viene considerato. Con l’attuazione della riforma il minimo sarà 527 euro al mese, la cifra sarà più alta per chi ha più bisogno, in alternativa sarà possibile farsi pagare la badante assunta regolarmente. In questo caso la cifra sarà più alta.
Insomma
Con questo mio intervento richiamo tutti alla responsabilità di vigilare su tre passaggi:
Entro gennaio 2024 devono arrivare i decreti attuativi altrimenti la riforma resta solo sulla carta
• Devono essere definiti i nuovi importi per l’assegno di invalidità e per pagare la badante,  servono 5-7 miliardi a regime rispetto ad oggi che devono entrare nella legge di bilancio 2024
• Occorre una riforma dell’assistenza domiciliare per usare meglio i contributi del Pnrr, i 2,72 miliardi che si stanno investendo sulla non autosufficienza fino al 2026 con dei progetti anche a Bologna molto importanti sull’assistenza domiciliare e l’abitare in autonomia.
Vista l’urgenza del tema e dei bisogni reali delle persone e delle famiglie,  invito la presidente Meloni, la ministra Calderone e i ministri Giorgietti e Schillaci a trovare i soldi e a scrivere immediatamente i decreti attuativi.