Lunedì 11 febbraio 2019 la consigliera comunale PD Gabriella Montera intervenuta ad inizio seduta in merito alle lezioni sui migranti da parte dei docenti del liceo Copernico.

Online è consultabile il relativo comunicato stampa. Di seguito è disponibile il testo dell’intervento.

In questi ultimi giorni, dopo l’appello dei 60 docenti del liceo Copernico rivolto a dedicare alcune ore dell’insegnamento al tema delle migrazioni, c’è stato un grande fermento.
Ci sono state reazioni allarmate da parte di alcuni esponenti della Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia rivolte al Ministro dell’Istruzione Busetti, con la presentazione di interrogazioni, addirittura con la richiesta di effettuare un’ispezione nel liceo, sostenendo che il dirigente scolastico non avesse svolto il corretto ruolo di educatore, tenuto alla lealtà verso lo Stato, ma avesse fatto azioni da agitatore politico”. Abbiamo letto frasi come “Le scuole non possono diventare madrasse del buonismo”.

D’altro canto si sono espressi docenti, come l’economista Stefano Zamagni, che  ha apprezzato l’iniziativa, ritenendola un segnale importante del ruolo educativo della scuola, chiamata a svolgere non una semplice attività di istruzione, dato che con i mezzi a disposizione l’istruzione oggi la si può fare anche senza scuola, ma ad educare. Se la scuola non svolge un ruolo educativo e tace su un fatto di importanza straordinaria, di grande attualità come il fenomeno migratorio, fenomeno che riguarda centinaia di migliaia di  persone consapevoli di rischiare la vita nelle traversate del mediterraneo, pur di migliorarne le condizioni rispetto al paese di provenienza, così come riguarda i tanti  profughi che tentano di scappare dai luoghi di guerra, allora è come dire che i giovani devono stare dentro le classi, ma fuori dalla realtà che li circonda.

In questa settimana, docenti di altri licei come il Galvani e il Sabin, hanno condiviso l’appello di affrontare il tema con gli studenti, così come le maestre delle scuole primarie Longhena e, leggiamo oggi, 22 insegnanti delle scuole Guercino che richiamano uno dei padri costituenti Piero Calamandrei, per riaffermare il principio che la scuola è parte integrante della democrazia di un paese, che ha un ruolo centrale in quel complesso di organi che formano la Costituzione e che affermano che il seme dell’accoglienza sono proprio i ragazzi nelle scuole.

Gli insegnanti del Galvani precisano che “l’intento è quello di fornire ai ragazzi strumenti per orientarsi nel magma caotico di notizie, false notizie, proclami “cinguettati”, logiche del capro espiatorio e non certo quello di offrire soluzioni precostituite o politicamente connotate”; gli insegnati del Sabin comunicano che “porteranno il tema nelle classi per tutto il mese, continuando a sensibilizzare gli studenti e aiutandoli a sviluppare un pensiero autonomo e critico“.

Il Prof. Roberto Fiorini, dirigente scolastico del Liceo Copernico, al quale desidero esprimere stima e solidarietà, risponde con una lettera su Repubblica al Deputato Bignami con grande garbo e disponibilità, invitandolo ad un incontro a scuola, per un confronto aperto, per poter offrire agli alunni punti di vista differenti sul medesimo problema; perché, cito testualmente “è proprio qui che batte il cuore educativo della questione che si affronta“.

Il tema è destinato a crescere ed ingigantirsi, perchè crescente è il fenomeno dei flussi migratori.

Preoccupa pensare che l’attività pedagogica e la proposta educativa dei docenti, chiamati ad aiutare i giovani e le giovani a sviluppare un pensiero critico ed autonomo, vengano interpretate da chi governa oggi il paese alla stessa maniera in cui venne considerata solo un paio di settimane fa la protesta civile e silenziosa dei magistrati emiliano romagnoli verso la chiusura dei porti, all’apertura dell’anno giudiziario.