Lunedì 17 aprile 2023 il consigliere comunale PD Roberto Iovine è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla rete Gracer, eccellenza riabilitativa dell’Emilia Romagna.
Qui è disponibile il video della presentazione in aula.
Qui di seguito il testo dell’intervento in aula.
La rete Gracer, eccellenza riabilitativa dell’Emilia Romagna
Prendendo atto della complessità e dell’entità delle problematiche specifiche delle persone colpite da GCA, la regione ha istituito sin dal 2005 la “rete GRACER” (DGR n. 2588/2003, DGR n.2125/2005) adottando il modello organizzativo “Hub & spoke” per i percorsi di riabilitazione.
Il progetto GRACER è rivolto alle persone con grave cerebrolesione acquisita che risiedono nel territorio regionale o che sono ricoverate in strutture sanitarie dell’Emilia Romagna. Attraverso il collegamento in rete dei servizi, la rete GRACER ha l’obiettivo di garantire tempestività nella presa in carico dei pazienti, garanzia di adeguati livelli di cura e di continuità di cura, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione.
In questi centri opera un team riabilitativo dedicato che si compone di professionisti altamente preparati e formati, come l’infermiere della riabilitazione, il fisioterapista, il logopedista, l’OSS ed il medico fisiatra, associati alla psicologa ed assistente sociale. Grande importanza viene poi data al coinvolgimento della famiglia durante tutto il ricovero, con momenti informativi, educativi e di affiancamento/addestramento nonché attraverso momenti specifici di supporto psicologico individuali e di gruppo.
Nella presa in carico del paziente e della sua famiglia, nell’ ottica bio-psico-sociale, i centri, oltre ai programmi di riabilitazione medica, si attivano anche in programmi di riabilitazione sociale. Durante la fase di ricovero vengono attivati programmi di “Scuola in Ospedale” rivolta ai bambini/ragazzi degenti e programmi di attività sportiva, nonché di inserimento professionale.
Nella area vasta centro, rappresentata dal triangolo Bologna-Ferrara-Imola, esistono 3 centri pubblici di eccellenza riabilitativa dedicati ai pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite ed esiti di coma. Tali centri sono le unità per gravi cerebro lesioni di ferrara, montecatone e la casa dei risvegli dell’ospedale Bellaria. Il fabbisogno di pl riabilitativi per queste patologie è stabilito da un tavolo tecnico regionale ed in questo momento è ampiamente sufficiente ad assorbire la richiesta locale ma anche a rispondere alle richieste di ricovero di pazienti fuori-regione, collaborando ad un saldo positivo per le nostre casse.
La regione ha la scorsa settimana inspiegabilmente autorizzato un consorzio privato accreditato profit alla trasformazione di una parte dei suoi pl riabilitativi in pl dedicati alle gravi cerebro lesioni, che sino ad ora non aveva. La cosa non è passata inosservata e già alcune organizzazioni professionali si stanno mobilitando sulla base di alcune semplici considerazioni:
– non abbiamo bisogno di ulteriori pl per le gravi cerebro lesioni, essendo già ora il 30-40% dei ricoveri delle 3 strutture di eccellenza citate sopra occupate da pazienti di altre regioni;
– la apertura al privato convenzionato profit, seppure per pazienti extra-regione, creerebbe una indesiderata concorrenza tra strutture pubbliche e private, con l’ulteriore rischio di vedere sottoutilizzate le strutture pubbliche a favore delle convenzionate.
Questo per la parte tecnica.
Dal punto di vista politico, mi chiedo se una tale operazioni non preluda al passaggio al privato convenzionato profit di tutte le attività riabilitative.
Già ora a Bologna contiamo, a fronte di 60 pl letto riabilitativi a gestione pubblica (14 a Persiceto, 12 al maggiore, 16 al Sant’Orsola, 6 allo IOR, 10 casa dei risvegli, 2 OB) , ben 133 pl a gestione del privato convenzionato profit.
Come ricordava il Dott. Cartabellotta del Gimbe, le strutture riabilitative di degenza dal 2011 al 2021 in Italia passano da 746 a 1.154 (da 75,1% al 78,2% del totale).
L’Emilia Romagna ha da tempo scelto un modello sanitario pubblico, che si è dimostrato un esempio di efficienza e qualità delle prestazioni in questi anni e confermato durante l’emergenza covid.
Essendo la rete Gracer cittadina tutta nell’alveo pubblico e operando a livelli riconosciuti unanimemente come eccellenti, non vorremmo che iniziative come quella che la regione ha preso portassero ad un indebolimento di queste strutture uniche per competenza ed esperienza, creando una inopportuna concorrenza in un contesto in cui non se ne sentiva il bisogno.
Ribadisco quindi la necessità di una udienza conoscitiva sulle scelte che la regione intende fare sia sulla medicina riabilitativa che sul più generale tema della gestione privata delle strutture sanitarie.