Lunedì 14 febbraio 2022 il Consigliere comunale PD Roberto Fattori è intervenuto ad apertura di seduta in Consiglio comunale sull’imbrattamento della targa Norma Cossetto, vittima delle Foibe.
Di seguito il testo dell’intervento in aula.
Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/ijG0dYJE6ww
Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento del consigliere Roberto Fattori : 46m35s
IMBRATTATA A BOLOGNA TARGA CHE INTITOLA A NORMA COSSETTO, VITTIMA DELLE FOIBE, UN’AREA VERDE.
In concomitanza con il Giorno del Ricordo, è stato imbrattato, coprendolo con vernice rossa, il cartello che intitola a Norma Cossetto un giardino in via Guelfa, a Bologna.
NORMA COSSETTO, come molti sanno, era una giovane studentessa italiana che viveva in Istria insieme con la propria famiglia.
Fu una delle vittime della strage delle Foibe, compiuta dalle milizie di Tito nel corso della seconda guerra mondiale, guerra che fu, con il suo corollario di vittime e atrocità, la più grande tragedia del secolo scorso, scatenata dalla follia del nazismo e del fascismo.
Fu uccisa ad appena ventitre anni, il 5 ottobre del 1943, nei pressi della foiba di Villa Surani, dopo essere stata arrestata, torturata e violentata.
Nel 2005 le fu conferita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la medaglia d’oro al merito civile.
A Norma Cossetto sono intitolate vie, piazze, parchi, ed edifici pubblici, o inaugurate lapidi in varie parti d’Italia, non solo a Bologna.
Al gesto, irrispettoso della memoria ed estremamente vigliacco, è seguita immediatamente la condanna del sindaco di Bologna Matteo Lepore, che lo ha definito “UN GESTO VERGOGNOSO, COME OGNI AZIONE CHE MIRA AD OFFENDERE O CANCELLARE LA MEMORIA”.
Immediata e ferma condanna anche da parte della Presidente di quartiere, Adriana Locascio.
Ritengo sia non solo giusto, ma doveroso, associarsi alla condanna di questo gesto anche da questi banchi del consiglio comunale, a nome di tutto il gruppo del Partito Democratico.
Desidero inoltre esprimere particolare vicinanza e solidarietà ALL’ASSOCIAZIONE FRIULI VENEZIA GIULIA E DALMAZIA, la cui presidente del Comitato di Bologna, Elsa Sirk, è intervenuta oggi in consiglio comunale.
Desidero citare alcune delle parole pronunciate dal PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA:
Il Giorno del Ricordo richiama la Repubblica al raccoglimento e alla solidarietà con i famigliari e i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati nelle foibe, degli italiani strappati dalle loro case e costretti all’esodo, di tutti coloro che al confine orientale dovettero pagare i costi umani più alti agli orrori della seconda guerra mondiale e al suo prolungamento nella persecuzione, nel nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo.
È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre (….).
I sopravvissuti e gli esuli, insiema alle loro famiglie, hanno tardato a veder riconosciuta la verità delle loro sofferenze. Una ferita che si è aggiunta alle altre.
La sciagurata guerra voluta dal fascismo e l’occupazione nazista furono seguite, per questi italiani, da ostilità, repressione, terrore, esecuzioni sommarie…(….)
IL RICORDO DIVENTI SEME DI PACE E DI CRESCITA CIVILE
….Questo è l’impegno di cui, in questi ultimi anni, il nostro Paese si è reso protagonista, insiame alla Slovenia e alla Croazia, per fare delle terre di confine una terra di incontro, di prosperità, di collaborazione, di speranza…
Concludo citando le parole pronunciate in occasione della cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo, tenutasi nel giardino Martiri dell’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, dal Cardinale di Bologna MATTEO ZUPPI:
Contro le guerre e il razzismo c’è solo una grande ricetta, quella di Papa Francesco: essere tutti fratelli. Su questo bisogna impegnarsi, affinché le frontiere diventino delle cerniere e non più dei muri. La loro sofferenza ci faccia scegliere la fratellanza, non l’oblio”.
Parole forti, parole alte che ci sentiamo di condividere totalmente.