Lunedì 7 novembre 2022 il Consigliere comunale PD Maurizio Gaigher è intervenuto ad apertura di seduta in Consiglio comunale sugli sbarchi delle navi ONG: Bologna si schiera per l’accoglienza.
Di seguito il testo dell’intervento e il video della presentazione in aula.
Il mio intervento di oggi riguarda quanto accaduto in questi giorni sulle coste siciliane ma non voglio entrare nello specifico dei fatti perché meglio di me hanno detto i colleghi Negash e Begaj intervenuti prima di me.
Consentitemi quindi di cogliere l’occasione di quanto successo a Catania e dalle posizioni espresse mezzo stampa dal nostro Sindaco, che condivido pienamente, per aprire un ragionamento sul delicatissimo tema immigrazione: comincio col ricordare a tutti noi ben scolarizzati, che per il poeta Virgilio, autore dell’Eneide, noi italiani saremmo i discendenti di un rifugiato politico! E’ quindi un fatto come i fenomeni migratori, oltre ad esistere da sempre, abbiano interessato tutte le nazioni del mondo.
L’Italia, ad esempio, dalla sua nascita avvenuta nel 1861 e fino al 1985, ha assistito all’espatrio di 29 milioni di persone, 10 milioni delle quali rientrate in patria ma i 19 milioni rimasti stabilmente all’estero hanno fatto nascere generazioni di italiani oriundi che oggi, numericamente, rappresentano praticamente un’altra Italia! Si stima infatti che gli italiani oriundi siano tra i 60 e gli 80 milioni!
Ma un’altra ondata di emigrazione economica l’abbiamo sperimentata in occasione della crisi del 2007: se nel 2006 gli italiani residenti all’estero erano 3 milioni, nel 2017 sono diventati 6 milioni.
Nel 2019 gli sbarchi sulle coste della regione Sicilia hanno portato in Italia 13.000 persone a fronte di 285.000 italiani andati via!!!
Quando si parla di migrazioni pensiamo sempre alla barchetta in mezzo al mare ma il fenomeno si porta dietro altri fenomeni interessanti di cui la politica si dovrebbe occupare, come ad esempio la demografia.
Di solito l’argomento demografico viene brandito dalle destre per terrorizzarci rispetto alle invasioni ma come direbbe il Professor Stefano Allievi, a terrorizzarci dovrebbe essere la demografia Europea: pensate che per mantenere stabile la popolazione, l’Europa entro il 2050 dovrebbe “importare” 50 milioni di persone;
per mantenere gli stessi livelli occupazionali dovrebbe importarne 80 milioni! La differenza è dovuta all’invecchiamento del vecchio continente dove l’Italia guida la classifica dei paesi con età media più alta. Pensate che fra soli 10 anni, 1 italiano su 10 potrebbe non essere più autosufficiente: aumenta l’età media ma non aumentano gli anni in cui si gode di buona salute con conseguente aumento della spesa pubblica come, ad esempio, su welfare e sanità. E’ dal 1995, non da ieri, che l’Italia sta sperimentando la decrescita demografica: ogni 5 persone morte nascono solo 3 bambini. Nel nostro paese, oggi, ogni 3 lavoratori attivi ci sono due pensionati, fra qualche anno questo rapporto sarà di un lavoratore per ogni pensionato, giusto per darvi l’idea di che paese stiamo diventando.
Al di là delle politiche familiste e nataliste su cui direi che siamo tutti d’accordo, mi piacerebbe che cominciassimo a dare qualche segnale anche sull’immigrazione che, come ho detto brevemente prima, esiste da sempre e non può essere affrontata esclusivamente litigando sui salvataggi in mare!
E allora chiediamoci se non sia il caso di tornare a gestire i flussi migratori, chiediamoci se non sia il caso di tornare a consentire come prima del 1983, anno della c.d. “crisi del petrolio”, gi ingressi da quei paesi extra europei (ad oggi in Italia vivono 6 milioni di immigrati, 3 dei quali provenienti da paesi europei) da dove oggi non è possibile partire in modo regolare.
Cari colleghi della destra, siete contro l’immigrazione irregolare? Lo siamo tutti, ed è per questo che tutti quelli che hanno a cuore la legalità e la lotta alle mafie dovrebbero essere impegnati a ripristinare la regolamentazione dei canali di ingressi del nostro Paese!
Una gestione regolare ci consentirebbe di attrarre i talenti, magari le persone formate di cui le nostre imprese e quindi il nostro paese avrebbe bisogno, anche per affrontare l’inverno demografico che stiamo sperimentando: ai colleghi delle destre vogliono essere “selettivi” dico che avete l’opportunità di continuare ad esserlo gestendo in modo intelligente i flussi d’ingresso regolari, non siatelo compiendo scelte inumane che fanno grondare le vostre mani di sangue!
E’ da anni che in Italia non si fanno politiche attive sull’immigrazione ma si continua a gestire in modo emergenziale l’accoglienza: mi sembra evidente che continuare a “subire” il fenomeno non stia
funzionando, cambiamo prospettiva!