Lunedì 12 settembre 2022 in Consiglio comunale di Bologna la consigliera comunale PD Mery De Martino ha presentato un intervento di inizio seduta dal titolo “Fermiamo gli uomini che odiano le donne”.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile online al seguente link https://youtu.be/X9unR4yt93A

Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento della consigliera : 2 h.  34 min. 06 sec.

Di seguito il testo dell’intervento in aula:

Solo negli ultimi giorni, dopo il drammatico caso Matteuzzi, si sono verificati nel nostro Comune altri casi gravissimi di violenza contro le donne, da parte dei loro compagni o ex compagni.

I dati ci dicono che nel nostro Paese viene uccisa una donna ogni tre giorni. Non credo di esagerare nel dire che si tratta ormai di una guerra civile e che in questi termini dobbiamo affrontarla. Per fermare davvero gli uomini che odiano le donne dobbiamo triplicare da subito gli sforzi a tutti i livelli, anche nel nostro Comune che ha già messo in campo azioni importanti costruendo un’ampia rete di attori che si occupano di violenza di genere e aumentando i finanziamenti per i centri antiviolenza.

Se è vero che è importante e necessario intervenire con un lavoro culturale ed educativo basato sulla parità di genere, sul rispetto delle differenze, sulla decostruzione del patriarcato, è anche vero che il lavoro culturale deve andare anche oltre. Non tutte le relazioni malate sfociano nel dramma del femminicidio e proprio per questo non abbiamo la piena percezione di quanto questi tipi di rapporti, se di rapporti si può parlare, siano diffusi trasversalmente in ogni fascia di età. Non esistono caratteristiche personali che più facilmente possono renderci vittime di violenza psicologica o fisica. Il percorso è infido e graduale e proprio per questo può colpire tutte. La maggior parte delle volte lo si realizza quando è troppo tardi e quando si arriva a denunciare, la situazione ha già ampiamente superato limiti invalicabili del rispetto della propria persona.

Per questo credo che parallelamente sia fondamentale:

Accettare il fatto che tutte in potenza possono essere vittime di violenza da parte del proprio partner. Uscire dallo stereotipo della donna debole e insicura, che ancora permane, aiuta a riconoscere e denunciare prima la situazione in cui ci si è, proprio malgrado, ritrovate.

– Promuovere incontri per imparare a riconoscere da subito i primi campanelli di allarme che identificano una relazione come deviata.

– Considerare i giorni dopo la denuncia i più delicati in assoluto, proprio perché spesso si arriva a denunciare quando la situazione ha già superato il limite. E’ fondamentale quindi rivolgersi sempre anche ai centri antiviolenza, gli unici in grado di fornire un’analisi accurata della situazione e attivare ogni strumento preventivo, come i braccialetti elettronici, per evitare ritorsioni sulla donna che denuncia.

Continuiamo quindi ad aumentare e differenziare gli sforzi perché a Bologna non vogliamo piangere mai più la vita spezzata di una donna per mano di un uomo che la odia.