Lunedì 27  aprile 2022 il consigliere comunale PD Roberto Iovine è intervenuto ad apertura di seduta in Consiglio comunale con un intervento concordato con la consigliera comunale PD Roberta Toschi sulla rete dei PS metropolitani che funziona.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/Erh2_5v1cH4

Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento del consigliere Roberto Iovine : 47min14sec

Recentemente il Dott. Alessio Bertini, nuovo primario del PS dell’Ospedale Maggiore, in una intervista alla stampa ha riportato un episodio di superaffollamento presso il suo PS, con l’arrivo di un numero di cittadini con codici di emergenza pari quasi al doppio del normale.

Premesso che:

il PS dell’OM, al netto dei pazienti accolti dai PS specialistici (Ortopedico, Pediatrico e Ginecologico-Ostetrico), accoglie circa 58.000 pazienti all’anno (150 al giorno, 1 ogni 10’);

oltre il 50% dei cittadini giunge a bordo di un mezzo di soccorso;

il 12-15% (20-25 pz al giorno) sono codici di Emergenza che generano poi i ricoveri nelle strutture ospedaliere come la Terapia Intensiva, reparti di degenza medica o specialistica, chirurgie ecc; questi pazienti ricevono al Maggiore cure che si collocano nella eccellenza nazionale;

la attuale mancanza di spazi, occupati dai lavori di necessaria ristrutturazione rendono meno efficiente il lavoro dei professionisti (medici e infermieri) e alquanto non confortevole l’attesa dei pazienti (poco comfort, poca privacy, tempo di processo talora molto lungo), ma si tratta di una situazione temporanea e che produrrà un beneficio logistico complessivo;

l’impegno, l’attenzione, le responsabilità richieste ai colleghi medici ed infermieri del PS, oltre al fatto di essere il principale “sfogo” del malcontento e del disagio dell’utente, è tale da provocare situazioni di stress e di allontanare i giovani dalla scelta di lavorare nella Medicina d’Urgenza, creando un forte problema di ricambio medico ed infermieristico;

la AUSL ha in corso un progetto [PREMs (Patient-Reported Experience Measures)] che si propone di esplorare il punto di vista dei pazienti sul loro iter intraospedaliero e territoriale, superando i semplici questionari di soddisfazione ma cercando di capire come sia possibile migliorare i percorsi attraverso la percezione soggettiva dei pazienti;

Ciò detto è importante segnalare che tutti i Paesi occidentali hanno problemi analoghi e cioè di un eccessivo ricorso al PS anche per condizioni di non urgenza; e diverse sono le strategie intraprese, ma tutte si concentrano sul miglioramento della offerta di servizi territoriali che intercettino un bisogno, sia di salute che sociale, prima di arrivare ad un inappropriato ricorso ai PS.

L’edificazione delle case della Comunità, che ha visto la Regione Emilia Romagna all’avanguardia sul territorio nazionale per numero di case già operanti, insieme ad una profonda riorganizzazione della medicina territoriale, rappresentano cambiamenti organizzativi che porteranno in prospettiva ad una maggiore appropriatezza degli interventi socio-sanitari ed ad un minor ricorso inappropriato alle strutture deputate alla emergenza. Ad esempio, una pronta presa in carico territoriale multiprofessionale (medici di Medicina Generale, infermieri di comunità ecc) potrà migliorare la cura dei pazienti con riacutizzazioni non gravi di patologie croniche ed evitare o contenere l’accesso al PS ed il conseguente ricorso al ricovero ospedaliero (che comporta comunque un rischio generico).

La cosa più notevole però a mio parere è il fatto che, nell’occasione dello straordinario affollamento al PS denunciato dal Primario, si è dimostrata l’efficienza della rete e il coordinamento tra i PS della città e quelli degli ospedali dell’area metropolitana, che ha dato la possibilità di redistribuire, secondo un criterio di opportunità e di migliore servizio al paziente, i cittadini nei vari ospedali della città e della provincia, superando una obiettiva momentanea difficoltà.

L’aver dato vita il 31/8 al Dipartimento Interaziendale (AOSP-AUSL) per l’Emergenza, diretto dal Dott. Gordini e che comprende tra l’altro tutti i PS della città, va esattamente nel senso della costituzione di una sistema efficiente e duttile attrezzato a rispondere alle mutabili esigenze dell’utenza.

Il ragionare in rete, in una stretta collaborazione interprofessionale e tra le varie strutture sanitarie cittadine, è un buon esempio di come la nostra Regione abbia sempre inteso il mandato della Legge 833/78 istitutiva del SSN che pone al centro l’idea del diritto del cittadino di avere una risposta adeguata e ridurre al minimo le inevitabili disuguaglianza i cui determinanti sono spesso economici ma anche sociali e culturali.