Lunedì 16 settembre 2024 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato ad inizio seduta un intervento dal titolo “Donne incinte e neonati in carcere con il decreto sicurezza del Governo“.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

La scorsa settimana alla Camera è stato approvato l’art.15 del decreto sicurezza che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l’anno. Forza Italia, che aveva annunciato la propria contrarietà a questa misura, ha fatto dietro front ritirando il proprio emendamento e votando a favore. Ancora una volta la propaganda prevale sulla civiltà e il buon senso. Nel pacchetto sicurezza, sempre più forcaiolo, entra, per la prima volta, una norma contro una etnia, ispirata da una campagna e da servizi televisivi che rappresentano le zingare e le donne rom come le borseggiatrici da perseguire. La destra fomenta lo stereotipo che le donne rom si farebbero mettere incinta per evitare il carcere e continuare a fare furti, quando tutte le statistiche e i rapporti confermano tra l’altro che la percentuale di donne rom borseggiatrici è bassissima. Se perfino il codice penale fascista prevedeva in questi casi il rinvio obbligatorio della pena, significa che siamo di fronte a una destra estrema che si muove ogni giorno per minare i diritti delle persone ignorando anche norme già esistenti, come dimostra la proposta di una relazione annuale sull’attuazione delle misure cautelari che è già prevista. Questo provvedimento è una vera barbarie, in netto contrasto con i diritti dell’infanzia e con quanto previsto dalle regole penitenziarie europee. Nella fase più drammatica del sovraffollamento nazionale, in cui si registrano 70 suicidi dall’inizio dell’anno, il governo italiano conferma la sua matrice securitaria e incivile, realizzando norme che giorno dopo giorno vengono proposte per cancellare i principi fondanti della nostra costituzione e per scrivere una nuova pagina di storia nera e discriminante. Un Governo che non ha problemi a incarcerare donne incinte e bimbi con meno di un anno, si dovrebbe solo ritirare.