Di seguito l’intervento della Presidente del Consiglio comunale:
Dal momento in cui gli è stata diagnosticata la malattia, il rapporto tra Mihajlovic e la città si è trasformato, Sinisa non era più l’allenatore della salvezza ma l’uomo che senza paura di mostrare la sua fragilità, annunciava a tutti che da quel momento iniziava per lui la partita più importante e ancora una volta aveva scelto Bologna per giocarla.
Tutta la città si è stretta intorno al suo allenatore, giocatori e società, tifosi ma anche semplici cittadini.
Una delle cose che ci ha maggiormente colpiti è stato quando in conferenza stampa ha detto di sentirsi figlio di Bologna e noi ci crediamo perché Bologna è così, una mamma che ti accoglie e ti protegge coi suoi portici, che ti coccola con le sue bellezze, che ti cura nelle ferite dell’anima e del corpo, mettendoti a disposizione il meglio della medicina a livello internazionale.
Il suo importante ruolo pubblico come allenatore del Bologna, non meno della sua esperienza di vita, lo hanno avvicinato alla comunità bolognese, alla quale ha creduto e manifestato di appartenere.
Troviamo in lui un esempio di carattere, di tenacia e di forza, nell’esprimere il proprio talento e anche nell’affrontare la triste sfida della malattia, che è stato di forza ed esempio per tanti.
Accogliamo con tristezza questa brutta notizia e lo ricordiamo emozionato e felice quando, il 17 novembre 2021 ha ricevuto, in quest’aula, per mano del Sindaco, la cittadinanza onoraria di Bologna. Un riconoscimento a un grande sportivo non per meriti sportivi, ma umani. Quello di Sinisa, in quel frangente, è stato un discorso sentito di riconoscenza, di amore per i bolognesi e per quella città nella quale si era fermato più che in tutte le altre.
‘D’altronde nella vita ci sono due cittadinanze, una è sana e una è la malattia. Può capitare a tutti di dover usare il secondo passaporto e a chi deve esibirlo dico non vergognatevi è un momento della vita, va vissuto anche quello, si vive nonostante i problemi e, proprio nella malattia, si imparano le cose essenziali della vita: la famiglia, gli affetti, gli amici. Bologna, Bologna tutta, grazie di cuore’. Così era intervenuto Sinisa, con un discorso scritto: ‘perché non voglio dimenticare nessuno’, disse, ringraziando tutti i medici e infermieri, le strutture sanitarie cittadine, i familiari, gli amici, il club, lo staff, i giocatori e soprattutto insieme la comunità bolognese e la città tutta.
Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze e vicinanza alla famiglia, alla moglie e ai figli che amava profondamente e a cui era legatissimo e rendiamo omaggio alla sua figura con un minuto di silenzio”.
Online ed in allegato è consultabile il relativo comunicato stampa.