Lunedì 9 maggio 2022 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno con cui si invita Sindaco e Giunta a promuovere il mantenimento dell’obbligo delle clausole sociali nel nuovo Codice dei contratti pubblici. L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, dai consiglieri e consigliere comunali PD Michele CampanielloGiorgia De Giacom, Mery De MartinoFranco CimaRita MonticelliAntonella Di PietroLoretta Bittini,  Claudio MazzantiVincenzo NaldiMaurizio Gaigher.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/PhCj1UZfCX4

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

Il Consiglio comunale di Bologna

Premesso che:

– è in discussione in parlamento il Disegno di Legge Delega (A.C. 3514) che andrà a riformare il Codice dei Contratti Pubblici, meglio conosciuto come Codice degli appalti, con l’obiettivo di adeguarlo alle normative europee e agli orientamenti della giurisprudenza nazionale e sovranazionale.

Visto che:

– il vigente Codice degli appalti, disciplina, agli artt. 36 e 50, le cosiddette clausole sociali, finalizzate a garantire la continuità occupazionale e salariale dei lavoratori, con il loro passaggio alle dipendenze del nuovo appaltatore in caso di cambio di appalto;
– proprio le clausole sociali sono all’ordine del giorno del DDL AC 3514, il quale ha già avuto un vaglio in prima lettura al Senato lo scorso 9 marzo e prevede di rendere queste ultime non più obbligatorie bensì facoltative.

Tenuto conto che:

– la relatrice del provvedimento alla Camera dei deputati ha già dichiarato come prioritaria una modifica dell’art.1 c.1 lettera “e” sulle clausole sociali per evitare che ci siano passi indietro rispetto al decreto legislativo n. 50 del 2016

Considerato che:

– allo stato attuale, il DDL AC 3514, nel tentativo di superare le incertezze applicative del passato, di allinearsi al Diritto Europeo, di assicurare la piena apertura alla concorrenza, di sburocratizzare la Pubblica Amministrazione semplificandone le istruttorie, procede di fatto in direzione di una vera e propria deregulation, eliminando uno strumento indispensabile che garantisce trasparenza, legalità, rispetto dei contratti e contrasto al lavoro nero e alle infiltrazioni mafiose.
– la suddetta misura rischia di favorire le esternalizzazioni, il decentramento, gli appalti al massimo ribasso e la proliferazione dei subappalti, un maggiore sfruttamento e ricattabilità dei lavoratori

Considerato infine che:

– Nel Protocollo Appalti siglato l’8 novembre del 2019 con le parti sociali si prevede che “il Comune di Bologna inserisce le clausole sociali nei bandi di gara” e che “in situazioni di cambio di soggetto affidatario, le Parti convengono sull’obiettivo di promuovere la clausola sociale per favorire la stabilità occupazionale del personale impiegato”.
– La Carta Metropolitana per la Logistica Etica promossa e sottoscritta dal Comune di Bologna il 27 gennaio del 2022 assieme a 30 soggetti tra cui sindacati, associazioni datoriali, Ispettorato del Lavoro e AUSL reca l’impegno tra tutti i firmatari a “promuovere nei casi di appalto di lavori di logistica e compatibilmente con l’organizzazione del subentrante l’applicazione o l’inserimento nei contratti di affidamento, sia di clausole sociali di salvaguardia volte a favorire la continuità occupazionale, economica e normativa del personale impiegato, sia di clausole sociali di protezione volte a favorire l’inserimento di persone fragili o in condizioni di svantaggio anche servendosi del servizio di placement di
Insieme per il lavoro nel quadro dei servizi pubblici per persone fragili”

Considerato infine il regolamento del Comune di Bologna sulle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio, che persegue l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione delle persone in condizione di svantaggio.

Tutto ciò premesso, visto e considerato:

Il Consiglio Comunale di Bologna

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

a farsi promotori presso Governo, Parlamento ed ANCI affinché non venga rimossa dal riformato Codice dei Contratti Pubblici, l’obbligatorietà̀delle clausole sociali.

F.to Detjon Begaj, Simona Larghetti, Porpora Marcasciano, Michele Campaniello, Giorgia De Giacom, Mery De MartinoFranco CimaRita MonticelliAntonella Di PietroLoretta Bittini,  Claudio MazzantiVincenzo NaldiMaurizio Gaigher. Siid Negash, Giacomo Tarsitano, Marco Piazza, Filippo Diaco, Maria Caterina Manca.