Lunedì 5 maggio 2025 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Carceri nel caos”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo dell’intervento in aula.

Le carceri continuano ad essere teatro di tragedie e al minorile di Bologna le tensioni non si placano.
Si intensificano le vicende preoccupanti che descrivono una situazione al limite. Un giovane al carcere del Pratello è stato trovato nei giorni scorsi con ago e filo e la bocca sanguinante mentre cercava di cucirsela in segno di protesta. È di poche settimane fà la rivolta che ha interessato questo Istituto e ieri la CGIL ha lanciato l’allarme denunciando il caos in cui è ancora immerso, per via del sovraffollamento cronico e del personale insufficiente. La struttura ospita 49 ragazzi con ben 3 camere inagibili. È noto quanto sia difficile gestire la situazione con numeri così alti e in queste condizioni precarie e poco chiare che vedono tra l’altro alle porte nuove dimissioni del comandante impegnato anche alla sezione minorile e per cui la CGIL ha giustamente chiesto chiarimenti.
A destare, inoltre, ulteriore preoccupazione è la prospettiva dei nuovi arrivi alla Dozza .
Nel corso delle visite e dei confronti di questi mesi con le istituzioni e il personale è stata evidenziata in più occasioni e per garantire la gestione sotto tutti gli aspetti, la necessità di fermarsi ai numeri attuali che ad oggi contano 24 giovani adulti trasferiti. A quanto pare queste considerazioni volte alla tenuta della situazione e a evitare effetti esplosivi rischiano di restare inascoltate perché si aspetta l’arrivo di altri 25 ragazzi. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Lo chiedo al Ministro Nordio in quanto afferma che le sue politiche non sono sbagliate. Lo fa mentre le carceri italiane sono stracolme e pervase da numeri record e da degrado, lo fa nascondendo una linea repressiva e criminalizzante del Governo che si sta consumando sulla pelle di ragazzi e adulti reclusi. Lo fa trascurando le tensioni che queste politiche stanno generando nei detenuti, nel personale penitenziario, sanitario e sociale e lo fa avvallando l’incremento dei trasferimenti di giovani detenuti al carcere per adulti. In un luogo non adatto e in cui non dovrebbero stare perché avrebbero diritto a trattamenti diversi e lontani da contesti di quel tipo. Giovani e giovanissimi con reati minori e in custodia cautelare non ancora giudicati colpevoli, giovani strappati alle loro reti familiari e di provenienza che sono necessarie e talvolta indispensabili per supportare percorsi di recupero e di speranza.
È agghiacciante. Una pezza al buco? Molto peggio perché oltre ad essere venuto a mancare l’obbligo morale nei confronti di persone che dovremmo aiutare e che stiamo facendo ammalare, quanto si sta materializzando è solo una strategia politica della destra chiara. Il D Caivano sta completamente smantellando il principio e il sistema degli istituti penitenziari minorili e
con il D Sicurezza sarà ancora peggio perché la condizione delle carceri in cui oggi si concentrano già povertà e dove già si consumano odio, violenza atti di autolesionismo suicidi, morti e approcci punitivi a discapito delle persone più fragili, a breve si aggraverà ulteriormente e ne pagheremo le spese tutti perché oltre a non applicare la Costituzione che parla di pena e non di punizione, questo Governo sta contribuendo a rendere le nostre società meno sicure.
Insieme alle persone e alle realtà sensibili e impegnate faremo di tutto per opporci a questa deriva pericolosa e a vigilare su ogni singolo evento.