Lunedì 12 febbraio 2018 il consigliere comunale Nicola De Filippo è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale sulla prosecuzione della mostra ‘Bologna fotografata, Tre secoli di sguardi’.

Di seguito è disponibile il testo dell’intervento, tramite link il relativo comunicato stampa.

Possiamo definirla “una mostra che non vuole chiudere”. Parliamo ovviamente di Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi, mostra allestita da Cineteca di Bologna nel sottopasso di piazza Re Enzo dal 9 giugno scorso.
Prorogata una prima volta in settembre e successivamente in gennaio, riapre nuovamente dal 16 febbraio al 2 aprile 2018, in attesa che ne venga definito il carattere di mostra permanente.
Come sottolinea il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli “abbiamo raccolto lettere che invocano la speranza che Bologna fotografata diventi mostra permanente“.
Ed è proprio a questo che l’Area Cultura del Comune di Bologna e la Fondazione Cineteca stanno lavorando: uno spazio permanente nel quale collocare “le immagini della nostra storia”.
Tanti sguardi fotografici, contributi video e audio che, ripercorrendo le vicende storiche della nostra città e della sua gente, tracciano una linea che da metà Ottocento ci conduce al nuovo millennio, richiamando alla memoria fatti, avvenimenti, personaggi.
Il materiale fotografico esposto, che raccoglie documentazione proveniente da diversi archivi, è una ricchezza talmente grande da ritenerne impensabile l’archiviazione. Un patrimonio da godere, grazie ad una esposizione permanente, che diventi un luogo dedicato alla memoria della città e della gente che l’ha resa grande!
“Molti bolognesi sono intervenuti attivamente nella realizzazione della mostra – ricorda Gian Luca Farinelli – grazie ai materiali trovati nei propri archivi di famiglia: uno splendido esempio di costruzione di una memoria condivisa”.
E proprio il concetto di memoria condivisa che mi piace sottolineare: attraverso le immagini manteniamo vivo il senso d’identità, i valori e gli ideali della nostra comunità.
Una memoria che, rimandando ad un passato comune che coincide con la nostra storia più o meno recente; mantenga viva la singole identità, valorizzandone le differenze.
Memoria storica del passato per poter vivere nel presente, capire cosa eravamo per stabilire cosa saremo, costruendo sulla storia le basi del futuro.
Interessante, in questo senso, il contest #Bolognafotografata.
Nell’ambito della mostra, la Cineteca di Bologna ha invitato i cittadini a ritrovare uno “sguardo” sulla città attraverso nuovi scatti: i visitatori interessati al contest hanno interpretato la città attraverso quattro temi: i luoghi simbolo, la Bologna inusuale, le persone, il lavoro.
Le foto più coinvolgenti, postate su Instagram con l’hashtag #Bolognafotografata, sono state esposte nell’ultima sala della mostra.
Per promuovere l’iniziativa è stato ideato un premio ad hoc, realizzato da una rinomata gioielleria cittadina, sponsor dell’evento.
Tra le oltre 4.500 immagini pubblicate su instagram con #Bolognafotografata, quella giudicata maggiormente rappresentativa della storia della nostra città è stata la foto denominata ‘I giganti’
Il 5 febbraio, ultimo giorno di apertura, si è svolta la cerimonia di premiazione presso la sede della Mostra. La foto vincitrice è stata trasportata e incisa a mano su un piatto con margherite bugnate, dagli artigiani orafi, sponsor dell’evento.
In conclusione un po’ di dati:
dal 9 giugno 2017 al 5 febbraio 2018 si sono contati 49.941 tra ingressi e visite guidate. Inoltre, tra le attività didattiche legate alla mostra, sono stati organizzati 13 laboratori e 38 visite guidate per un totale di 858 alunni. Senza contare gli appuntamenti del sabato pomeriggio dedicati alle famiglie che hanno visto la partecipazione di 160 soggetti tra bambini e genitori
Non resta che augurarci da un lato, il moltiplicarsi di tali iniziative e, dall’altro la nascita dello spazio permanente richiesto a più voci, nel quale collocare “le immagini della nostra storia”.