Lunedì 21 marzo 2022 la Consigliera comunale PD Roberta Toschi è intervenuta ad apertura di seduta in Consiglio comunale in merito all’accoglienza dei profughi ucraini a Bologna: gli ingredienti sono collaborazione e gioco di squadra.
Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/S58W9jaDTtc
Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento della consigliera Roberta Toschi : 1h11min40sec
Bologna apre all’accoglienza dei profughi ucraini, gli ingredienti sono collaborazione e gioco di squadra “Toschi Roberta”
Da ormai parecchi giorni, Bologna ha aperto le sue braccia all’accoglienza delle persone che stanno arrivando dopo la fuga dalle loro abitazioni, paesi e città in Ucraina, in seguito al feroce attacco sferrato dall’esercito russo.
L’ultimo dato aggiornato ci parla di poco oltre 2500 persone che sono state registrate e certificate come STP, straniero temporaneamente presente, suddivise quasi equamente tra minori e adulti, questi ultimi prevalentemente donne.
Le cronache quotidiane e anche gli inviati presenti nel territorio ucraino ci raccontano di un esodo sempre più numeroso di donne, soprattutto giovani madri, accompagnate dai loro bambini, ma anche di bambini soli, grandi abbastanza da potersi unire a gruppi che partono, camminando con loro verso il confine e la salvezza, senza parenti adulti che li accompagnino.
Non è difficile immaginare le condizioni psicologiche in cui versano le persone che arrivano nella nostra città, dopo aver visto distrutta la propria vita precedente ed aver lasciato affetti importanti, gli uomini adulti non possono accompagnare le loro famiglie, sapendo che sarà molto difficile ritrovarsi in futuro.
Per questi motivi a Bologna è stata predisposta un’accoglienza che affianca agli interventi di Protezione Civile, come la predisposizione della tensostruttura, anche e soprattutto un sostegno sociale e sanitario, infatti il Comune, oltre a supportare il lavoro della Prefettura, si è fatto parte attiva, concreta e operativa di questa accoglienza.
La campagna di solidarietà ed accoglienza lanciata dal Sindaco e da Monsignor Zuppi ha raccolto la disponibilità di circa mille famiglie, pronte ad accogliere profughi, sia mettendo a disposizione parte delle loro abitazioni che spesso anche appartamenti interi, attualmente non occupati, dimostrando che la comunità bolognese metropolitana è predisposta fortemente alla solidarietà ed all’intervento attivo, quando chiamata in causa.
Il modello della collaborazione e del gioco di squadra è anche quello voluto e utilizzato dal Comune per programmare il Punto di accoglienza presso la sede di Piazza XX Settembre in cui è stato predisposto una sorta di circuito in cui le persone vengono guidate nel percorso a step; in primo passaggio è appunto la certificazione STP, che consente i passaggi successivi, per poi passare all’esecuzione del tampone antigenico rapido. In caso di tampone negativo si procede verso i passi seguenti, esecuzione di test della Mantoux, anamnesi clinica e invito alle vaccinazioni, da eseguire nei giorni seguenti, registrazione presso il posto di Polizia ed infine il contatto con gli operatori del sociale e la Caritas che si occupano di intercettare e rispondere ai bisogni specifici di ogni nucleo o persona che si presenti.
Il completamento di tutto il percorso richiede circa un paio d’ore di permanenza all’interno della struttura e, ancora una volta, la collaborazione del volontariato come Croce Rossa e molte altre Associazioni, fa la differenza…i volontari, esattamente come abbiamo visto fare negli hub vaccinali, si occupano di accogliere le persone con un sorriso ed una parola di incoraggiamento, collaborano con i mediatori linguistici e culturali ed hanno anche organizzato un piccolo angolo in cui i bambini possono trovare giocattoli, merendine, succhi di frutta, in modo da distrarli e impegnarli, mentre gli adulti procedono nell’iter burocratico.
E’ necessario tenere presente che i profughi che man mano riusciranno ad arrivare nei prossimi giorni e settimane, saranno sempre più provati fisicamente e psicologicamente, per aver vissuto un tempo lungo in un teatro di guerra e non è di minor conto la recente denuncia dei sindaci ucraini in merito all’aumento di casi di violenza e abuso sessuale delle donne.
Nessuno si salva da solo, lo sapevamo e la pandemia ce lo ha ribadito con forza.
Bologna lo ha compreso ed assimilato e il gioco di squadra, anche in questa tragica situazione, è l’unica vera strada da percorrere. Comune , Prefettura, Ausl, Volontariato e tutta la Comunità devono continuare a muoversi come un corpo unico.
Per approfondire con tutto il Consiglio questo delicato ed attuale tema di accoglienza, venerdì prossimo la V commissione convocherà su iniziative della Presidente un’udienza conoscitiva urgente.