Lunedì 27 marzo marzo 2023 la consigliera comunale PD Antonella Di Pietro è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale dal titolo sul tema della carenza d’acqua.

Qui è disponibile il video della discussione in aula.

Intervengo perché ci tengo a ricordare che la scorsa settimana, in particolare il 22 marzo si  è celebrata la giornata mondiale dell’acqua , lo ricordo in questa sede perché è un tema attualissimo e all’ordine del giorno e uno dei temi al centro dell’agenda 2030 in termini di raggiungimento di obbiettivi per preservare il pianeta e per contrastare le disuguaglianze e il rischio di siccità ( lo ricordo, il dato del rapporto ONU sulle disuguaglianze della distribuzione dell’acqua ci dice che  Il 20% della popolazione mondiale utilizza l’80 % delle risorse idriche del pianeta ed è  un dato davvero eclatante ).
L’acqua è un problema globale, un’emergenza , il nostro pianeta è a rischio di siccità, non è un fattore occasionale  ma  un trend che andrà avanti perché la siccità è strettamente collegata al surriscaldamento della terra e allo squilibrio che questo surriscaldamento  crea.
Siamo di fronte quindi a una situazione allarmante ma ancora bisogna lavorare tanto per diffondere questa consapevolezza, basti pensare che le risorse idriche sono in calo ma il consumo è in aumento e gli italiani sono quelli che in Europa ne consumano di più.
Sappiamo   qual è il lavoro da portare avanti nel nostro paese, e lo dico anche perché la scorsa settimana il Governo si è riunito per  nominare il super commissario delle dighe ,  e per raggiungere gli obbiettivi dell’agenda 2030 dobbiamo lavorare tantissimo proprio  per far sì che venga contrastata questa scarsità idrica e per farlo dobbiamo creare  infrastrutture.   Le risorse del PNRR ci sono e nel nostro paese  vanno utilizzate al meglio.
Credo però  che oggi ci sia anche  un forte  bisogno di stimolare un grande dibattito sul tema e vorrei che partisse proprio da questa città, non solo perché Bologna è la città dell’acqua che ha fatto della gestione della risorsa il principale volano di sviluppo dal medioevo, ma perché è ricca di esperienze nelle scuole (è la città con il maggior numero di scuole e studenti coinvolti sui temi della sostenibilità che riguardano acqua energia e ambiente)  ed anche  la città che ha gli  strumenti- cito ad esempio il modello dell’amministrazione condivisa , l’assemblea per il clima- e le condizioni per favorire un grande dibattito pubblico e partecipato su un  tema così complesso e globale.
E su questo tema sarà importante sollecitare e monitorare la politica a tutti i livelli, e cito il   Governo l’Europa e i 193 paesi delle Nazioni Unite perché il problema dell’acqua e della siccità non si risolve con accorgimenti tecnici, l’acqua è una questione  profondamente politica culturale e economica e dobbiamo lavorare ancora tanto per maturarlo. Pensiamo ad esempio al rapporto ONU,  questo rapporto   ci dice  chiaramente che dobbiamo abbattere le ingiustizie sociali e ci ricorda che di fatto ci sono paesi  del terzo mondo in cui 1000 bambini al giorno muoiono per siccità, perché ci sono acque contaminate e quindi non potabili, perché mancano  strumenti per sanare e aiutare queste comunità. Lo ricordo perché credo che  sia fondamentale  tonare a ragionare globalmente e dobbiamo far sì che l’acqua torni ad essere un bene comune e universale e non un bene finanziario perché purtroppo anche se è stato sottoscritto anche  nel patto delle Nazioni unite che deve essere un bene universale  per tutti , purtroppo l’acqua è diventata anche strumento di speculazione  e potere finanziario quotato in borsa; perché di fatto la finanza ha capito che è una risorsa  utile ed è  per questo che si parla anche  di rischio  di guerra blu .
E proprio perché siamo tutti interconnessi- aspetto questo, reso evidente dalla pandemia o dalla guerra Russo Ucraina-   dobbiamo riflettere su questo e colmare quel divario tra nord e sud tra paesi sviluppati e del terzo mondo e dobbiamo cambiare il paradigma con cui ragioniamo e far capire che le nazioni devono smetterla anche di guardare in maniera individualistica i fenomeni perché siamo tutti interdipendenti. L’acqua è un tema che sta a cuore a tutti e abbiamo una responsabilità enorme su questo tema, verso le nuove generazioni e verso tutte quelle persone che vedranno ancora di più esplodere questo problema e la Scienza non è un’opinione.  Abbiamo quindi il dovere di sviluppare politiche all’altezza per evitare la siccità e dobbiamo tornare a pensare anche che siamo tutti parte di una comunità, di un pianeta che è la nostra comunità e batterci con questa consapevolezza per i Diritti umani.
Gli strumenti ci sono,  lo dimostrano anche  le associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano in questa direzione, non solo localmente ma anche nei paesi più bisognosi  e credo che sia giunto il momento di sostenere ancora di più  questa battaglia culturale e globale e di  renderci parte attiva di questa battaglia insieme a coloro che ogni giorno la fanno, grazie.

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