Di seguito l’interrogazione della consigliera Raffaella Santi resentata il 19 giugno 2017 sulla legge 194.
Bologna, 19 giugno 2017
Al Direttore Generale
del Comune di Bologna
INTERROGAZIONE
La sottoscritta Raffaella Santi Casali, Consigliera comunale del gruppo consiliare del Partito Democratico, al fine di acquisire informazioni utili alla seduta di V Commissione consiliare che tratterà, in prosecuzione della seduta del 25 maggio u.s., l’udienza conoscitiva avente ad oggetto: “Approfondimenti sull’attuazione della Legge 194 e sulle iniziative che sono in essere sul territorio”;
interroga per conoscere:
1) quanti e quali sono i Consultori pubblici funzionanti nel territorio comunale;
2) quante certificazioni di IVG sono state rilasciate da detti Consultori nell’anno 2016;
3) come avviene l’iter per la certificazione nei consultori: qual è il numero minimo di colloqui, con quali operatori (es.: ostetrica, psicologo, ginecologo…), se c’è un colloquio con un assistente sociale, se per le donne straniere è garantita la presenza di un mediatore culturale, qual è il tempo minimo per il primo colloquio, quali sono le competenze minime richieste ai soggetti che incontrano la donna (es.: counseling, relazione di aiuto…);
4) se vi sono donne che chiedono l’IVG avendo numerosi aborti alle spalle, in particolare quante sono indicativamente ogni anno quelle che hanno già effettuato 3 o più aborti volontari;
5) quante, tra le certificazioni di cui al punto 2), sono legate a rischio grave per la salute fisica e psichica della donna (art. 6 Legge 194/78) e qual è l’iter per certificare questo rischio, le figure professionali minime coinvolte ed i percorsi alternativi proposti;
6) per quante donne sono stati attivati percorsi di rimozione delle cause che inducono all’aborto, previsti dall’art. 5 della legge 194/78, e quali sono le tipologie di percorsi attivati;
7) se i consultori hanno a disposizione un budget specifico per progetti di sostegno alle maternità; in caso affermativo, a quanto ammonta l’importo impegnato nel 2016, come è stato impiegato, quante sono le mamme che hanno ricevuto aiuti;
8) se l’attività di collaborazione con associazioni del terzo settore impegnate a sostegno della maternità, prevista dalla DGR 1690/2008, sia stata effettivamente avviata in tutti i consultori, e quante donne sono state inviate ad esse nel 2016;
9) quanti sono stati i costi totali per l’attività di certificazione IVG da parte dei consultori nel 2016, comprese tutte le attività connesse (analisi mediche, ecografie…) e quale percentuale rappresentano del costo complessivo di funzionamento dei consultori;
10) qual è la percentuale di obiettori di coscienza nei consultori per le diverse figure professionali presenti.
Cordiali saluti
F.to Raffaella Santi Casali