Il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio per Francesca Ciampi e Luigi Lepri

Li hanno ricordati in apertura di seduta l’assessore alla Scuola Daniele Ara e il consigliere delegato alla cultura popolare Marco Piazza

In apertura della seduta di oggi del Consiglio comunale, l’assessore alla Scuola Daniele Ara ha ricordato la figura dell’insegnante Francesca Ciampi.

Il consigliere delegato alla Cultura popolare, Marco Piazza, ha poi ricordato Luigi Lepri anche lui scomparso in questi giorni. Tra i correlato e tramite questo link si accede alla pagina dedicata del nostro sito.

Il Consiglio comunale ha poi osservato un minuto di silenzio per entrambi.

L’intervento dell’assessore alla Scuola Daniele Ara
“Sabato scorso ci ha lasciato Francesca Ciampi, all’età di 89 anni. Riteniamo sia giusto un ricordo nella sala più importante per la vita democratica nella nostra città. Concedetemi un po’ di emozione e anche il fatto che il mio intervento sarà inevitabilmente un po’ parziale. Saluto Anna Malservisi, la figlia, qui presente insieme a tanti amici e parenti che volevano bene a Francesca.

Francesca è stata un’insegnante, una maestra, una scrittrice, un’animatrice sociale e culturale, militante della politica e del volontariato. Ha insegnato per anni alla zona Lame, allora quartiere, in particolare alle scuole Silvani, a Pescarola, lasciano ricordi indelebili a generazioni di bambini e di bambine, poi cresciuti. Fu una delle voci della scuola innovativa e inclusiva degli anni ’60 ’70 e ’80. È la scuola che sentiva le influenze di Lodi, di Don Milani, di Ciari, che insieme all’assessore Tarozzi impresse alla scuola bolognese una svolta molto importante, soprattutto di rapporto decisivo con il territorio, in quartieri che stavano crescendo, in comunità che si stavano consolidando e vedeva nella scuola un punto di riferimento fondamentale per le relazioni tra le persone. Credo che questo aspetto della vita di Francesca sia molto importante, nell’ottica della cooperazione educativa, due parole molto importanti in una fase in cui pare che anche l’istruzione debba avere dei momenti di competizione tra le persone.

Scrittrice, poetessa, ha raccontato la storia sociale della città, in particolare di Corticella, dove era nata. Per lei Corticella era veramente il luogo del cuore, basti ricordare la sua importantissima opera “La casa lunga di Corticella”, che traccia un affresco di una Bologna operaia, povera, ma ricca di quei valori che hanno messo le basi, grazie al lavoro e all’impegno politico e a una grande umanità popolare, allo sviluppo sociale ed economico della Bologna democratica di cui ancora oggi continuiamo a beneficiare. Era per lei la Corticella di Zelinda Resca, partigiana, l’edicolante di Corticella che finì in un processo ingiusto subito dopo la guerra. Era la Corticella di Nerio Nesi, che fu partigiano, recentemente scomparso, partigiano, deputato, banchiere, ministro ma che mai si scordò di Corticella e di quei legami con quel territorio come esattamente era per Francesca, che lasciò Corticella per andare a vivere con Cesare Malservisi, suo marito e – come dire – complice di tutta la vita, ma che di fatto non abbandonò mai Corticella. Nei giorni scorsi ho sentito Anna, che mi diceva che stanno telefonando a tutto il mondo. Anna aveva questa capacità: di rimanere sempre corticellese e di essere completamente aperta al mondo, perché era aperta al mondo.
È importante ricordare la vita condivisa con Cesare Malservisi: insegnante, primo bibliotecario della biblioteca Lame – a cui adesso è intitolata la biblioteca – cantautore e poeta dialettale.
La stanno ricordando in tanti Francesca per il suo impegno, per la sua umanità, da Corticella e da tutto il mondo. Volontaria dell’Avis, attivista per le Cucine popolari, pacifista, antifascista, laddove l’antifascismo è un lavoro quotidiano di relazioni, di manutenzione delle istituzioni democratici, della partecipazione, di insegnamento ai bambini e alle bambine e a chi si è scordato. MI ricordo quando con Francesca si andava in Corticella nelle scuole, le discussioni su come si poteva raccontare la Resistenza, la Costituzione ai bambini e alle bambine. Di lei si è scritto molto, si dovrà ricordare ancora molto. Ricordo il lavoro importante fatto dalla professoressa D’Ascenzo che ci sta aiutando a costruire la memoria della scuola bolognese. In questi giorni ci ha lasciato anche Luigi Lepri e abbiamo lanciato il ricordo del centenario di Odette Righi. Sono figure molto importanti, che non sono nella cronaca di tutti i giorni, ma che con il loro essere semplicemente cittadini e brave persone, hanno saputo costruire ogni giorno legami di comunità molto importanti per il nostro progresso collettivo.
Voglio leggervi due cose, una ci dice di quanto Francesca fosse orgogliosa di appartenere alla propria città, quando ricevette, giovanissima un premio dal sindaco Dozza: “C’era una manifestazione alla sala Farnese, mi chiamarono sul palco e il sindaco Dozza mi appuntò sul bavero una spilla d’oro. La motivazione era, più o meno “giovane, figlia di operai, brava a scuole, lavora, fa l’università con borsa di studio, donna di domani”. Lei era orgogliosa di queste cose perché per quella generazione uscita dal dopoguerra portava la nostra città dal mondo contadino a una cultura municipalistica molto più avanzata.
L’altra è una poesia, lei scriveva molte poesie e nel 2022 le pubblicò nel libro “Verso sera”, nella consapevolezza di andare verso la fine, ma di lasciare qualcosa di importante: “Il lavoro della maestra è fatto di tensione, di dubbi, di attese. Spesso non sai se fai bene, riprovi, cerchi la strada. Poi arriva un momento speciale, inaspettato, quasi per magia senti che ti vengono le parole giuste e gli occhi dei bambini rispondono. Senti che spendi bene il tuo potere, sì un bel mestiere”.
Ricorderemo Francesca, che mi immagino in bicicletta con Cesare canticchiando una bella canzone o ballare un ballo popolare in un’aia, ora che entrambi ci hanno lasciato. Figure come loro, e questa città ne ha tante, vanno ricordate perché ci aiuteranno a lavorare per il futuro”.

Online ed in allegato è consultabile il comunicato stampa.