Lunedì 14 febbraio 2022 la Consigliera comunale PD Mery De Martino è intervenuta ad apertura di seduta in Consiglio comunale in merito alla nuova più ampia rete delle ciclabili in città da poco presentata.

Il video integrale della seduta del Consiglio comunale è disponibile a questo link: https://youtu.be/ijG0dYJE6ww

Si indica inoltre il minuto a cui è possibile riascoltare l’intervento della consigliera Mery De Martino : 1h47m38s

Di seguito il testo dell’intervento in aula. 

Un Piano Marshall per le ciclabili.

Non erano solo un insieme di buone intenzioni le linee di mandato che il sindaco Lepore ha presentato alcuni giorni fa, come qualcuno ha cercato di sostenere.

Il piano di investimento sulle ciclabili annunciato la scorsa settimana dalla assessora Orioli ne è la prova evidente.

Troppe volte, anche in questa sala, ho sentito proclami a favore della mobilità sostenibile, ma senza che dietro ci fossero progettualità concrete. Dirsi a favore della mobilità sostenibile e sostenere solo piste ciclabili su percorsi separati e possibilmente panoramici significa non aver capito quali sono le reali sfide del nostro tempo e soprattutto quali sono le esigenze e le priorità cui le cittadine e i cittadini bolognesi ci chiedono di rispondere.

5, 8 milioni di euro di investimento per 32 chilometri di nuove ciclabili e 10 chilometri di riqualificazioni di ciclabili già esistenti per il solo 2022 sono, invece, e per fortuna, qualcosa di molto concreto.

Ma a rallegrarci, oggi, non è solo questo investimento senza precedenti, un vero e proprio piano Marshall come da qualcuno è stato giustamente definito. A rallegrarci oggi è l’affermazione decisa e convinta di alcuni principi fondamentali che sono frutto di un lavoro culturale che viene da lontano e che è stato possibile solo grazie a un costante, e a volte solitario, lavoro di sponda tra cittadinanza attiva e amministrazione.

Non eravamo in molti, all’inizio, a credere nel progetto della tangenziale delle bici, voluta dall’allora assessore Colombo. Ma si sa che l’avanguardia spesso è tanto solitaria quanto fondamentale per aprire a un reale cambio di paradigma. Certo anche la pandemia ha giocato il suo ruolo, ma se oggi continuiamo ad assistere a una crescita costante di percentuali di persone che si spostano in bicicletta, o con mezzi leggeri, è anche perché sempre più amministratori e cittadini hanno deciso di aprire la strada a una nuova generazione di diritti.

Guardare alla mobilità non solo come a un tema di trasporti ma anche come a un tema di democrazia dello spazio pubblico e di restituzione di tempo di vita alle persone significa rendere realmente la nostra città più inclusiva per tutte e tutti, permettendo di godere pienamente e in sicurezza dello spazio pubblico e di vedere garantito un diritto al tempo, tempo, ad oggi, troppo spesso male investito in spostamenti frenetici e stressanti.

Ecco, la linea tracciata dall’assessora Orioli va esattamente in questa direzione.

Più persone che si spostano in biciletta significa, infatti, meno traffico per chi l’automobile dovrà continuare ad usarla e, quindi, risparmio di tempo per tutte e tutti. E se contiamo che la maggior parte degli spostamenti in auto riguardano tratti brevi, capiamo quanto perseguire questo strada non sia mera ideologia ma una risposta concreta anche ai problemi di traffico e inquinamento.

Certo, la condizione necessaria è smetterla definitivamente di considerare la biciletta o un qualsiasi altro mezzo leggero, come un passatempo di chi non ha esigenze lavorative o familiari, capendo, invece, che si tratta di mezzi di trasporto con la stessa dignità degli altri.

Per questo anche i nuovi percorsi per le biciclette non potranno che essere i percorsi più veloci, più convenienti per chi deve spostarsi esattamente come gli altri. E per questo buona parte dell’investimento in ciclabili andrà giustamente sulle Bike line che, certo, sono strisce per terra (d’altronde come tutta la segnaletica orizzontale), ma sono strisce necessarie per affermare un ridimensionamento del dominio assoluto dell’automobile, un dominio ormai fuori dal tempo e che va a scapito di tutti, anche degli stessi automobilisti. Bike line che, quindi, incrementeremo e che dovremo anche migliorare aumentandone la visibilità, ad esempio, allargando le dimensioni delle strisce o utilizzando colori differenti, ma sempre con la finalità ultima di favorire la condivisione della strada tra mezzi diversi perché favorire la condivisione significa avere strade più sicure e democratiche per tutti.

Questi stessi principi sono alla base anche del progetto città 30 e non è un caso che l’assessora Orioli l’abbia citato nella conferenza stampa sulle ciclabili. Dalla mobilità e dal diritto al tempo e allo spazio passeranno tutte le sfide del futuro, anche le sfide sociali, e su questa prospettiva l’amministrazione e il gruppo del Partito Democratico continueranno a investire con convinzione mettendo in campo risorse e progettualità concrete e lasciando da parte proclami che fino ad ora si sono dimostrati incapaci di disegnare alternative concrete e inclusive.