Lunedì 13 gennaio 2025 la consigliera comunale PD Loretta Bittini ha presentato un intervento ad inizio seduta dal titolo “Uffici postali, luogo di servizio e rapporti di vicinato”.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione in aula.

Di seguito il testo di presentazione.

Le ragioni per non chiudere un ufficio postale a Bologna:

1. Servizio essenziale per i cittadini: Gli uffici postali svolgono un ruolo cruciale nell’offrire servizi di base come la gestione della corrispondenza, i pagamenti e la gestione delle pensioni, particolarmente per le persone anziane, quelle con disabilità o che vivono in aree meno servite.

2. Accessibilità e inclusività: Chiudere un ufficio postale potrebbe privare i residenti di Bologna di un servizio facilmente accessibile, specialmente per coloro che non hanno altre soluzioni per svolgere operazioni postali importanti in modo semplice e veloce.

3. Impatto sociale ed economico: La chiusura di un ufficio postale potrebbe avere effetti negativi su intere comunità, influenzando negativamente la vita quotidiana di persone che dipendono da questi servizi. Potrebbe anche causare una perdita di posti di lavoro per i dipendenti dell’ufficio postale.

4. Rete di distribuzione e infrastruttura: Bologna è una città ad alta densità di popolazione e chiudere un ufficio postale potrebbe comportare un sovraccarico sugli altri uffici della zona, riducendo l’efficienza complessiva del servizio postale.

5. Valore storico e culturale: Alcuni uffici postali sono parte della storia e del tessuto urbano di Bologna, con architetture che sono simbolo della città. La chiusura di questi uffici rischierebbe di danneggiare anche l’identità storica e culturale della città.

6. Sostenibilità della mobilità: La chiusura degli uffici postali potrebbe spingere le persone a spostarsi più lontano per accedere ai servizi, aumentando il traffico, l’inquinamento e la congestione. Un ufficio postale ben distribuito riduce la necessità di spostamenti lunghi.

7. Risposta alle necessità emergenti: Con il crescente bisogno di soluzioni digitali, gli uffici postali sono anche punti cruciali per chi non ha accesso a Internet o non è in grado di utilizzare i servizi online. Questo aspetto potrebbe diventare ancora più rilevante in futuro.

In sintesi, la chiusura di un ufficio postale a Bologna non sarebbe solo un danno per i singoli utenti, ma potrebbe avere un impatto negativo anche sulla comunità più ampia, aumentando disagi sociali ed economici.

E’ con queste motivazioni che i cittadini e le  cittadine si sono attivati contro la chiusura dell’ufficio di via Zanardi,25 raccogliendo le firme. Questa azione ha trovato accoglienza nel territorio  nelle associazioni di vicinato, dal Circolo 2 agosto e particolarmente nell’edicola che è stata il fulcro di questo agire.

Il Consiglio di Quartiere Porto Saragozza ha votato all’unanimità un  O.d.G

che nei CONSIDERATO CHE ripercorre il valore del diritto fondamentale dei cittadini all’accesso ai servizi e l’ufficio postale lo é;

che la digitalizzazione non può  provocare differenze nell’accesso ai servizi;

lo spostamento di un ufficio provoca spesso difficoltà nell’ambito della mobilità e sovraffollamento nelle sedi;

è fondamentale  mantenere una rete capillare di uffici postali in modo tale da servire adeguatamente tutte le zone della città garantendo un accesso equo e tempestivo dando vivacità ai quartieri coinvolti.

E CHIEDE AL SINDACO  E ALLA GIUNTA di promuoverà un tavolo di confronto con Poste Italiane al fine di garantire la continuità ed il potenziamento degli uffici postali attualmente  esistenti evitando chiusure o riduzioni di orario, di intraprendere le azioni opportune e necessarie affinché l’ufficio postale di ia Zanardi,25 non venga dismesso.

Avendo superato il tempo a disposizione non ho potuto citare l’impegno ed il lavoro della capogruppo in Q. Elena De Benedictis ha profuso, lo faccio ora.