Lunedì 9 settembre 2024 il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere comunale PD Marco Piazza ad inizio seduta con l’intervento dal titolo “Teatro comunale: i lavoratori meritano il premio“, e che riguarda il pagamento del premio di produzione concordato per il 2024 ai dipendenti del Teatro Comunale.
L’ordine del giorno è stato firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Michele Campaniello, Cristina Ceretti, Franco Cima, Maurizio Gaigher, Claudio Mazzanti, Vincenzo Naldi, Rita Monticelli, Giulia Bernagozzi, Antonella Di Pietro, Roberto Iovine, Roberta Toschi, Giorgia De Giacomi, Roberto Fattori.
E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di inizio seduta in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
Nel 2015 si sono avviati i piani di risanamento per le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane coinvolgendo quindi anche la Fondazione Teatro Comunale di Bologna.
Il piano di risanamento ha comportato, tra le altre cose, il taglio degli organici di circa il 20% del personale nelle maestranze tecniche e amministrative.
La rinuncia temporanea al premio di produzione da parte dei lavoratori del Teatro Comunale di Bologna (circa 2 milioni di euro complessivi) avvenuta nel 2012, è risultata essere un contributo decisivo al piano di risanamento. I premi costituivano una parte importante della retribuzione dei dipendenti del teatro e integravano in modo significativo il salario previsto da un contratto nazionale non rinnovato dal 2006.
Contestualmente al congelamento dei premi, fu sottoscritto un accordo con l’allora sovrintendente Ernani e il Presidente della Fondazione Sindaco Merola, che prevedeva il reintegro dei premi quando la fondazione avrebbe raggiunto le opportune condizioni economiche finanziarie
Il piano di risanamento ha visto anche il forte impegno del Comune di Bologna che ha più volte aumentato il suo contributo annuo passando dagli 1,4 milioni del 2011 fino agli attuali 2,5 Milioni ed è inoltre intervenuto con il conferimento straordinario di un immobile in via Oberdan e con un contributo aggiuntivo straordinario da 1,8 milioni nel 2017
Grazie anche agli impegni dei dipendenti del Teatro Comunale e del Comune di Bologna, la Fondazione Teatro Comunale ha potuto chiudere i suoi bilanci in attivo a partire dal 2017.
PREMESSO INOLTRE CHE
Dal 2022 sono iniziati importanti lavori nella sede storica del Teatro Comunale che hanno comportato la necessità di trasferire il teatro in una nuova sede individuata presso la Fiera.
L’allestimento della nuova sede ha comportato un importante ulteriore impegno economico del Comune di Bologna (4,26 Milioni di euro tra 2023 e 2025) e della Fondazione stessa anche per gli stessi dipendenti che sono comunque riusciti a gestire nel migliore dei modi il trasloco e l’avvio della produzione artistica nella nuova sede denominata Comunale Nouveau.
PREMESSO INOLTRE CHE
Pur essendo il piano di risanamento ancora non formalmente concluso, nel 2023 è stato sottoscritto un accordo per la reintroduzione di un premio a favore di dipendenti del Teatro Comunale da erogare nel 2024 per un importo complessivo di circa 500.000 euro.
Nel frattempo, l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale si è concluso prevedendo una quota una tantum anche a carico delle singole Fondazioni. Nel corso dell’udienza conoscitiva del 5
settembre, il Sovrintendente ha spiegato che la quota a carico del Teatro Comunale di Bologna è circa pari all’importo accantonato per il pagamento dei premi nel 2024 che sono quindi rimasti senza copertura.
Dopo aver preso ulteriore tempo per trovare una copertura alternativa per il pagamento del premio dovuto ai dipendenti, il Teatro Comunale ha mandato alla Corte dei Conti un’ipotesi che è stata rigetta oltre che per i tempi, anche per non ritenere idonea la proposta di finanziare il pagamento del premio con risparmi sulla produzione artistica. E’ necessario pertanto trovare altri fondi aggiuntivi per poter procedere al pagamento del premio.
PRESO ATTO INOLTRE DEI SEGUENTI ELEMENTI
Nonostante il 30 novembre 2023 sia stato raggiunto l’accordo e sottoscritto il nuovo contratto nazionale dei dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, questo è ad oggi ancora non applicato e fermo nell’iter di validazione. Le Organizzazioni Sindacali hanno pertanto indetto lo stato di agitazione che hanno già portato ad uno sciopero a Venezia in occasione della prima della Turandot.
A Bologna lo stato di agitazione, oltre che per il contratto nazionale, chiede anche il pagamento del premio dovuto per il 2024 e non erogato essendo venute meno le coperture finanziarie dirottate alla copertura dell’una tantum prevista dal nuovo contratto nazionale.
In questo momento e fino al 2026 il Comune di Bologna è impegnato nell’esecuzione dei progetti PNRR con un esborso finanziario molto rilevante e allo stesso tempo una notevole lentezza nell’ottenere i rimborsi corrispondenti. Gli ultimi dati riportano circa 60 milioni di euro di fondi comunali non ancora rimborsati.
E’ stata annunciata l’intenzione dell’attuale governo di tagliare i trasferimento di fondi per la spesa corrente agli enti locali legandoli alle risorse PNRR erogate. La gravità di questi tagli sarà molto rilevante sui bilanci degli enti interessati. Il Sindaco di Bologna è intervenuto il 27 maggio 2024 in Consiglio Comunale esprimendo fortissima preoccupazione per questi tagli ai fondi per la spesa corrente che costringeranno a forti sacrifici il Comune di Bologna in particolare essendo destinataria di molti fondi PNRR (la stima è tra i 12 e i 20 milioni di euro in 4 anni).
CONSIDERATO CHE
Tra la rinuncia ai premi di produzione, il contratto nazionale fermo dal 2006, gli alti tassi di inflazione degli ultimi anni, il potere d’acquisto dei dipendenti del Teatro Comunale ha subito un forte ridimensionamento. Ad oggi le retribuzioni percepite dalle maestranze e dai musicisti del nostro teatro sono tra le più basse rispetto alle altre fondazioni lirico sinfonica italiane, nonostante quella di Bologna sia una delle realtà teatrali e musicali più antiche e prestigiose a livello italiano e mondiale.
ESPRIME
Sincera gratitudine e riconoscenza alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna e a tutti i suoi lavoratori, per il contributo economico e lavorativo dato in questi anni al Teatro Comunale. In particolare, con la rinuncia ai premi (parte rilevante della loro retribuzione), permettendo così il raggiungimento del pareggio di bilancio e il buon esito del piano di risanamento. Oltre che con il grande impegno che ha permesso l’operatività nella nuova sede Comunale Nouveau mantenendo la grande qualità artistica che da sempre caratterizza le produzioni del Teatro Comunale di Bologna.
AUSPICA
Che la validazione del nuovo contratto nazionale avvenga in tempi rapidissimi uscendo da questa situazione di stallo che contribuisce allo stato di agitazione e a scioperi che hanno un forte impatto (economico e di pubblico) sulle singole fondazioni. Che i lavoratori possano così recuperare un po’ del potere di acquisto perso in questi anni e soprattutto vedere riconosciuto il loro grande impegno lavorativo.
INVITA IL SINDACO
Quale presidente della Fondazione Teatro Comunale di esplorare alternative fonti di copertura per il pagamento del premio concordato per il 2024 considerando anche le ben note difficoltà di bilancio del comune di Bologna ricordate in premessa.
A ripristinare strutturalmente i premi di produzione una volta dichiarata la chiusura dei piani di risanamento
INVITA IL SOVRINTENDENTE
ad una sempre assidua e stretta collaborazione con il Consiglio di Indirizzo ed il Collegio dei revisori dei Conti della Fondazione per concordare soluzioni che consentano di mantenere e consolidare sempre più la sostenibilità del bilancio anche in vista del ripristino strutturale del premio di produzione di cui al capoverso precedente.
F.to.: M. Piazza (Gruppo PD), M. Campaniello (Gruppo PD), C. Ceretti (Gruppo PD), F. Cima (Gruppo PD), M. Gaigher (Gruppo PD), C. Mazzanti (Gruppo PD), V. Naldi (Gruppo PD), R. Monticelli (Gruppo PD), G. Bernagozzi (Gruppo PD), A. Di Pietro (Gruppo PD), R. Iovine (Gruppo PD), R. Toschi (Gruppo PD), G. De Giacomi (Gruppo PD), R. Fattori (Gruppo PD).
