Lunedì 10 febbraio 2025 il Comune di Bologna ha approvato l’ordine del giorno, presentato dalla consigliera comunale PD Cristina Ceretti e la cui trattazione era iniziata la seduta precedente, che riguarda la condivisione e sostegno all’appello lanciato dalle associazioni Carer ETS (associazione caregiver familiari) e CittadinanzAttiva, sul riconoscimento della figura del cargiver familiare, con diritti e tutele che rispondano a principi di inclusività ed equità sociale e che si garantisca la possibilità, da parte della persona assistita, di scegliere come proprio caregiver anche una persona con la quale abbia una relazione affettiva o amicale stabile.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmato dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Isabella AngiuliLoretta Bittini, Rita Monticelli.

E’ possibile accedere qui al video dell’intervento di presentazione dell’ordine del giorno in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato in aula.

ORDINE DEL GIORNO PER SOSTENERE L’ APPELLO PUBBLICO LANCIATO DALLE ASSOCIAZIONI CARER ETS (ASSOCIAZIONE CAREGIVER FAMILIARI ETS) E CITTADINANZATTIVA E CHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DEL CAREGIVER. PRESENTATO DALLA CONS. CERETTI ED ALTRI IN DATA 03/03/2025

Il Consiglio Comunale di Bologna

Premesso

il caregiver familiare svolge – per motivazioni affettive – una funzione chiave nel dare supporto, assicurare una forma di relazione sociale e, più in generale, garantire il benessere di una persona cara che, per disabilità e/o non autosufficienza, ha bisogno di cure a lungo termine. Il ruolo del caregiver familiare è fondamentale per garantire la sostenibilità del welfare assistenziale, nell’integrare e accompagnare gli interventi di assistenza territoriale rivolti alla persona assistita. Tuttavia, dare cura a lungo termine produce sul caregiver familiare impatti rilevanti in termini emotivi, di salute, di opportunità sociali e professionali, comportando spesso enormi difficoltà di accesso al mercato del lavoro e allo studio oppure la necessità di abbandonare la professione svolta per incompatibilità di tempo con la propria funzione di cura.

Considerato:
che per tutti questi motivi, a fianco dei diritti propri della persona assistita, è improcrastinabile identificare e riconoscere diritti ed interventi specificamente rivolti a sostenere il caregiver familiare nelle sue funzioni di cura, al fine di prevenire gli impatti negativi che queste comportano sulla sua vita;
che nel corso dell’attuale legislatura, diverse sono state le iniziative attivate dalle istituzioni per garantire una cornice normativa di tutela alla figura del caregiver familiare. In particolare:
1. Il Dlgs 29/24 dedica un intero articolo, il n.39, ai Caregiver familiari;
2. è stato attivato da parte del Ministero della Disabilità e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, i cui lavori si sono conclusi il 18 settembre 2024;
3. sono stati depositati alla Camera e incardinati alla Commissione Affari sociali nove Disegni di Legge già oggetto di specifiche audizioni informali e di cui è in corso un accorpamento che consenta l’adozione di un testo base su cui proseguire la discussione.

Visto che:

le associazioni Carer ETS (associazione caregiver familiari ETS) e CittadinanzAttiva hanno lanciato un appello pubblico con cui si rivolgono alle istituzioni responsabili della definizione e successiva approvazione della proposta di legge per chiedere che la definizione di caregiver familiare e il relativo riconoscimento di diritti e tutele rispondano a principi di inclusività ed equità sociale:
a) con il mantenimento di una definizione “ampia” del caregiver familiare che non determini – ponendo il vincolo della convivenza – una restrizione del numero dei potenziali beneficiari rispetto a quanto già previsto dal comma 255, crt.1, L.205/17 e garantisca la possibilità, da parte della persona assistita, di scegliere come proprio caregiver (oltre a quanto già previsto nel comma 255 già citato) anche una persona con la quale abbia una relazione affettiva o amicale stabile;
b) con l’identificazione dei bisogni del caregiver familiari nell’ambito del Progetto di Vita o del PAI (vedi in tal senso normative regionali e art. 39 Dlgs 29/24);
c) con l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti/bisogni di cui alla
lettera precedente e alla loro possibile evoluzione;
d) con risorse congrue per la garanzia di una effettiva esigibilità delle tutele, rendendo la legge non una mera affermazione di diritti.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Bologna,

Esprime

condivisione e sostegno all’appello lanciato dalle associazioni Carer ETS (associazione caregiver familiari ETS) e CittadinanzAttiva, i cui contenuti sono riportati in premessa;

Invita il Sindaco e la Giunta

– ad attivarsi presso i parlamentari che rappresentano il nostro territorio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per la Disabilità Lavoro e il Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali, per chiedere che la definizione di caregiver familiare e il relativo riconoscimento di diritti e tutele rispondano a principi di inclusività ed equità sociale:

a) con il mantenimento di una definizione “ampia” del caregiver familiare che non determini – ponendo il vincolo della convivenza – una restrizione del numero dei potenziali beneficiari rispetto a quanto già previsto dal comma 255, crt.1, L.205/17 e garantisca la possibilità, da parte della persona assistita, di scegliere come proprio caregiver (oltre a quanto già previsto nel comma 255 già citato) anche una persona con la quale abbia una relazione affettiva o amicale stabile;

b) con l’identificazione dei bisogni del caregiver familiari nell’ambito del Progetto di Vita o del PAI (vedi in tal senso normative regionali e art. 39 Dlgs 29/24);

c) con l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti/bisogni di cui alla
lettera precedente e alla loro possibile evoluzione;

d) con risorse congrue per la garanzia di una effettiva esigibilità delle tutele, rendendo la legge non una mera affermazione di diritti;

– a trasmettere il presente ordine del giorno a tutti i parlamentari/e bolognesi eletti/e, affinché raccolgano l’essenza ed il contenuto di quanto in esso riportato e se ne facciano valorosamente istanti nelle opportune sedi.

f.to.: C. Ceretti, I. Angiuli, L. Bittini, R. Monticelli.