Venerdì 20 dicembre 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato l’ordine del giorno 312.21 sullo “SCUDO BLU”, presentato dalla consigliera comunale PD Roberta Toschi e firmato, tra l’altro, dalle consigliere e dai consiglieri comunali PD Roberta Toschi, Michele Campaniello, Maurizio Gaigher, Rita Monticelli, Claudio Mazzanti, Giluia Bernagozzi, Roberto Iovine, Antonella Di Pietro, Roberto Fattori, Franco Cima, Cristina Ceretti, Vincenzo Naldi, Mattia Santori, Mery De Martino, Marco Piazza, Giorgia De Giacomi, Loretta Bittini, S. Negash (Matteo Lepore Sindaco), G. Tarsitano (Matteo Lepore Sindaco), D. Begaj (Coalizione Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica).

Di seguito il testo dell’ordine del giorno 312.21 approvato e il testo di presentazione in aula.

Tramite link ed in allegato è disponibile il comunicato stampa del Comune in merito alle votazioni della delibera relativa al DUP ed agli ordini del giorno approvati.

Una pagina specifica del nostro sito è invece dedicata a tutti gli ordini del giorno proposti dai consiglieri comunali PD collegati al Dup e al Bilancio 2025-2027 ed approvati.

Tutta la documentazione del Bilancio sarà a breve disponibile nella pagina specifica del Comune di Bologna dedicata al Bilancio preventivo, nonché in quella sul Documento Unico di Programmazione (DUP).

ORDINE DEL GIORNO N. 312.21/2024

collegato all’Odg 312 – DC/PRO/2024/114

 Il Consiglio Comunale di Bologna 

Premesso che

E’ necessario un rapidissimo cenno al ruolo assegnato dalla dottrina nell’evoluzione recente del pensiero giuridico e svolto in concreto a partire dal XIX secolo dalle diverse organizzazioni, internazionali e non, nel promuovere e conseguire l’effettiva e concreta protezione dei beni culturali in guerra, al di là della generica enunciazione di principi e norme di immunità e tutela. Da una pur sommaria analisi emerge chiaramente come vi sia stata fino a agli anni novanta del 1900, una considerazione assai limitata – e quindi una ancor meno incisiva promozione – del possibile ruolo attivo di questi soggetti, fossero essi intergovernativi o non governativi, soprattutto se raffrontata all’impegno profuso in altri settori da Istituzioni di importanza e prestigio internazionali: il paragone non può che essere fatto con l’opera e il ruolo svolto in campo umanitario – essendo stato istituzionalizzato sin dalle prime convenzioni internazionali, dunque a partire dal lontano 22 agosto 1864 – dalla Croce Rossa Internazionale, che ebbe in Henry Dunant e negli altri precursori e fondatori figure di universale notorietà e prestigio, la cui opera è stata riconosciuta in ogni epoca e contesto dall’opinione pubblica e della comunità internazionale, fino a manifestarsi con l’assegnazione di ben quattro Premi Nobel per la Pace.
Anche nel settore della protezione dei monumenti e delle opere d’arte, peraltro, si era ben compresa l’importanza della creazione di un organismo internazionale che fosse in grado di svolgere una funzione di stimolo, supervisione, controllo e garanzia dell’applicazione della normativa internazionale con tutte le prerogative di indipendenza, neutralità e universalità che l’esperienza ha dimostrato essere indispensabili per svolgere una simile opera.
Nel 1933 vennero proposte tre regole di protezione e conservazione dei monumenti, contestuali all’opera di educazione, su proposta del Comitato della stessa Commissione internazionale dei monumenti storici.
Essendo però un organo intergovernativo formato di alti funzionari designati dagli Stati interessati, aveva tutte le prerogative e i limiti di questa categoria di istituzioni internazionali; ciò nonostante, la sua opera ed il suo impulso furono indubbiamente benefici.
In tempi assai più recenti, ma in qualche modo anch’essi ormai storici, è stato invece l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (IIHL) di Sanremo a organizzare, sotto l’egida dell’UNESCO, il fondamentale convegno internazionale nel 30° anniversario della Convenzione del 1954 (Firenze 1984, Palazzo Vecchio) cui presero parte praticamente tutti i più autorevoli esperti del settore.
Con l’entrata in vigore della Convenzione dell’Aia del 14 maggio 1954, realizzata sotto l’egida dell’UNESCO ed integrata dai due protocolli aggiuntivi del 1954 e del 1999, è stata così disciplinata la tutela di ‘beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli’ e la necessità di individuarli, anche in tempo di pace, tramite lo Scudo Blu.
Solo due mesi dopo la sua nascita, lo Scudo Blu Internazionale faceva già il suo debutto ufficiale ai più alti livelli, essendo citato in un documento della NATO, scaturito da una conferenza che aveva visto la presenza e partecipazione attiva – oltre a ICOM e ICOMOS – dell’UNESCO, della stessa NATO e di rappresentanti di 15 nazioni tra le quali non possono non essere evidenziate USA e Russia.
Oggi il sistema di protezione dai rischi di una guerra riguarda tutto il patrimonio culturale, immobile e mobile: monumenti, siti di valore artistico, storico o archeologico, opere d’arte, manoscritti, libri, oggetti di interesse artistico, storico o archeologico, nonché le collezioni scientifiche di tutti i tipi, indipendentemente dalla loro origine o proprietà.
Durante un conflitto armato, i beni culturali possono essere danneggiati deliberatamente o distrutti, diventando essi stessi obiettivi militari, oppure come “effetto collaterale”, ovvero come conseguenza incidentale di un attacco. L’uso stesso che le forze militari possono fare dei luoghi della cultura una minaccia: realizzare fortificazioni a difesa o minare il territorio nelle vicinanze mette a rischio i beni. Talvolta, inoltre, la stessa mancanza di consapevolezza e conoscenza, da parte delle forze in campo, del valore di un bene è esso stesso un fattore di rischio, che rende vulnerabile il patrimonio.
Sebbene non sia possibile eliminare ogni rischio, l’apposizione dello Scudo Blu è una delle azioni preventive che possono essere pianificate in tempo di pace per mitigare e limitare questi rischi.
L’identificazione di bene culturale con lo Scudo Blu è, dunque, il primo passo per pianificarne la tutela e per definire responsabilità in caso di danneggiamento.

Considerato che

La Campagna nazionale di Croce Rossa Italiana “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola” beneficia di un protocollo sottoscritto tra CRI e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), In base a tale protocollo, la proposta viene fatta da Croce Rossa Italiana attraverso i suoi Comitati, in virtù del suo impegno nella divulgazione ed implementazione del Diritto Internazionale Umanitario. Anche enti gestori, associazioni o gli stessi Comuni possono sollecitare l’apposizione di uno Scudo Blu, rivolgendosi al Comitato locale di Croce Rossa, che, col supporto di Croce Rossa Italiana, valuterà la coerenza della proposta rispetto alle indicazioni della Convenzione dell’Aia.
Il Comitato Croce Rossa di Bologna ha attivato, tramite il proprio Coordinatore OLP, un progetto Scudo Blu dedicato al Servizio Civile Universale (SCU) ed in conseguenza ha la possibilità di dedicare a tale attività 3 operatori, mettendoli a disposizione del Comune di Bologna per l’elaborazione di una o più proposte di soluzioni per l’apposizione dello Scudo Blu sul bene individuato.

Invita il Sindaco e la Giunta

affinché formuli un atto di indirizzo per l’individuazione di uno o più beni meritevoli di tutela ai sensi dell’articolo 1 della Convenzione dell’Aia del 14 maggio 1954 e per l’apposizione del contrassegno “SCUDO BLU” ai sensi degli articoli 16 e 17.2. e attivi la convenzione con il Comitato Croce Rossa di Bologna per l’elaborazione della proposta di scudare beni immobili e mobili di particolare interesse e valore cittadino.

f.to R. Toschi (Partito Democratico), M. Campaniello (Partito Democratico), M. Gaigher (Partito Democratico), R. Monticelli (Partito Democratico), C. Mazzanti (Partito Democratico), G. Bernagozzi (Partito Democratico), R. Iovine (Partito Democratico), A. Di Pietro (Partito Democratico), R. Fattori (Partito Democratico), F. Cima (Partito Democratico), C. Ceretti (Partito Democratico), V. Naldi (Partito Democratico), M. Santori (Partito Democratico), M. De Martino (Partito Democratico), M. Piazza (Partito Democratico), G. De Giacomi (Partito Democratico), L. Bittini (Partito Democratico), S. Negash (Matteo Lepore Sindaco), G. Tarsitano (Matteo Lepore Sindaco), D. Begaj (Coalizione Civica), S. Larghetti (Coalizione Civica), P. Marcasciano (Coalizione Civica).